Filosofi mosconiti: differenze tra le versioni

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L'attività del ''mona'' si manifesta attraverso la distruzione di porte, maniglie, cardini, vetri, targhette e, secondo il Mosconi, questa è la prova definitiva dell'entropia che divora l'Universo e che può essere arrestata solo a colpi di bestemmie. Contro il disfacimento del cosmo Mosconi leva il suo grido di battaglia: "Ma che ohhhhhhhh!" e ciò, anche se non interrompe il processo entropico, almeno salva qualche porta, sebbene oramai già sgangherata.
 
 
Il pensiero hegeliano giunge ad un postulato che Hegel considera definitivo: '''Tutto ciò che è reale, è razionale'''.
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Per Cartesio l'autoaffermazione dell'uomo consiste nel pensiero: '''Cogito, ergo sum''' (penso, dunque sono). Il Mosconi traduce questo postulato a modo proprio; probabilmente per un refuso tipografico è saltata la ''g'' del ''co'''g'''ito'' cartesiano e Mosconi, non avvedendosene (o, anche, ritenendolo l'ennesimo errore dello stronzo che non mette i punti e le virgole), così declina: '''Coito, ergo sum''', e perciò contesta Cartesio in quanto il ''cogito'' ha sempre ed in ogni caso pensabile per oggetto il ''coito'', cui è perennemente diretta ogni attività umana, in ultima '''ana'''lisi.
==Cartesio e Mosconi==
Per Cartesio l'autoaffermazione dell'uomo consiste nel pensiero: '''Cogito, ergo sum''' (penso, dunque sono).
 
Parmenide afferma: '''Ciò che esiste è e ciò che non esiste non è''', al che Mosconi commenta con almeno 18 punti interrogativi (??????????????????) e replica: '''Ciò che è esiste, e ciò che non è non esiste''' completando così il rovesciamento della filosofia eleatica. Spesso al profano sfugge il contenuto esistenziale di queste affermazioni, cioè la differenza, tutta parmenidea, tra essere ed esistere. Mosconi la porta all'estrema conseguenza, ma sembra avere ragione perchè, secondo Parmenide ''se sei una ciofeca, allora esisti'', ma secondo Mosconi no, ''se esisti, allora e solo allora, puoi essere una ciofeca''.
Il Mosconi traduce questo postulato a modo proprio; probabilmente per un refuso tipografico è saltata la ''g'' del ''co'''g'''ito'' cartesiano e Mosconi, non avvedendosene (o, anche, ritenendolo l'ennesimo errore dello stronzo che non mette i punti e le virgole), così declina: '''Coito, ergo sum''', e perciò contesta Cartesio in quanto il ''cogito'' ha sempre ed in ogni caso pensabile per oggetto il ''coito'', cui è perennemente diretta ogni attività umana, in ultima '''ana'''lisi.
 
==La polemica con Parmenide==
Parmenide afferma: '''Ciò che esiste è e ciò che non esiste non è''', al che Mosconi commenta con almeno 18 punti interrogativi (??????????????????) e replica: '''Ciò che è esiste, e ciò che non è non esiste''' completando così il rovesciamento della filosofia eleatica.
 
Spesso al profano sfugge il contenuto esistenziale di queste affermazioni, cioè la differenza, tutta parmenidea, tra essere ed esistere. Mosconi la porta all'estrema conseguenza, ma sembra avere ragione perchè, secondo Parmenide ''se sei una ciofeca, allora esisti'', ma secondo Mosconi no, ''se esisti, allora e solo allora, puoi essere una ciofeca''.
 
Infine Mosconi, con una semplice osservazione, distrugge anche la filosofia di Zenone, il maggiore allievo di Parmenide. A proposito del teorema della freccia, che secondo Zenone non si muove, Mosconi osserva che le freccie stradali sono inchiodate al palo di sostegno, perciò non si muovono.
==La polemica con Protagora==
Protagor affermava: '''l'uomo è la misura di tutte le cose'''. Affermazione categorica, come si vede, che però Mosconi contesta e rovescia in senso finalistico in quanto, a suo dire, il centro del pensiero dell'uomo non è se stesso bensì la '''passera''' o anche qualche altra parte anatomica, a seconda. In questo secondo caso è certamente vero, ammette Mosconi, che è importante la '''misura''', perchè se piccola lascia insazi e se grande lascia emorroidi. L'affermazione di Protagora dunque è restrttiva, applicabile solo a gay, trans e soggetti femminili etero, pertanto non generalizzabile.
 
ProtagorProtagora affermava: '''l'uomo è la misura di tutte le cose'''. Affermazione categorica, come si vede, che però Mosconi contesta e rovescia in senso finalistico in quanto, a suo dire, il centro del pensiero dell'uomo non è se stesso bensì la '''passera''' o anche qualche altra parte anatomica, a seconda. In questo secondo caso è certamente vero, ammette Mosconi, che è importante la '''misura''', perchè se piccola lascia insazi e se grande lascia emorroidi. L'affermazione di Protagora dunque è restrttiva, applicabile solo a gay, trans e soggetti femminili etero, pertanto non generalizzabile.
==La polemica con Eraclito==
 
Anche il postulato eraclideo viene contesta dal Mosconi; innanzittutto per la deformazione del termine clitorideo in eraclideo. Più ancora Mosconi contesta il '''Panta rei''' (tutto scorre) di Eraclito, sostenendo che ciò è vero in due soli casi: un recipiente con buchi e le malattie veneree.
 
Marx afferma ''Proletari di tutti i paesi, unitevi!''. Mosconi contesta questa affermazione come assurda; infatti dove mai è possibile riunire circa 6 miliardi di Proletari?
 
Mosconi affronta, in ultimo, ma non per ultimo, il postulato kantiano ''la ragione prerscrive alla natura le sue leggi''. Qui il livello dello scontro filosofico diviene epico. Mosconi domanda: ''ma la natura è in grado di leggere la ricetta''? Evidentemente, no! e allora che cazzo dice Kant! una prescrizione che non può essere letta è come il manifesto di una donna nuda, usabile solo per riti onanistici. La natura onanizza? a ciò Mosconi non risponde.
 
Ultimo duello Mosconi lo impegna con Ernst Mach, dimostrando che, in seguito ad un errore di battuta, il suo testo ''Analisi delle sensazioni'', in realtà è stato frainteso, in quanto l'originale era '''Ano'''lisi delle sensazioni e trattava del piacere anale.
 
==Soggettività e mondo circostante==