Figa pelosa: differenze tra le versioni

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Nel 1860, dopo decenni di umiliazioni, Curbetti decise di darsi all'[[arte]], quella vera.
[[File:Astronauta.jpg|thumb|right|240px| tantomeno andò sulla Luna.]]
Comprò tela e [[pennello|pennelli]] impegnando di nascosto il [[cilicio]] della madre, e iniziò a dipingere un quadro di 40x50 cm, che avrebbe, a sentir lui, "rivoluzionato il modo di guardare alla pittura". Esposto a tradimento al salone dell'arte moderna Vaticana il quadro, denominato dall'intuitivo Curbetti "'''''Figa Pelosa'''''", fece scoppiare il finimondo. Accusato di [[pornografia]], di [[voyeurismo]], di [[esibizionismo]], di voler mandare in rovina i fabbricanti di [[rasoio|rasoi]], e di un sacco di altre cose per lui incomprensibili, il povero Mimmo venne mandato davanti al [[giudice]] seduta stante.
Le carte del [[processo]] sono andate perdute, tuttavia si sa che durò più o meno 25 minuti. Un record, per gli standard pontifici dell'epoca. Con l'accusa di "aver attentato alle fondamenta del potere ecclesiastico" Mimmo fu sbattuto in cella, senza [[pane]] [[acqua]] per giorni. Ma tanto aveva un carboncino, che usò per scrivere " ''Viva le tette'' " sulle pareti.
 
Il dipinto, insieme ai suoi beni personali consistenti in un pennello a doppio manico, venne messo in vendita nel classico mercatino carcerario, come da tradizione pontificia, allo scopo di far pagare al cliente il costo del suo mantenimento in gattabuia.
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Poco dopo l'incarcerazione del Curbetti, il dipinto fu notato da un [[pittore]] francese a Roma per turismo, tale [[Gustave Courbet]]. Che, attratto dalla forza espressiva del pube così terribilmente [[anni '80]], lo comprò al mercato carcerario per quattro soldi. Nel viaggio di ritorno Roma - [[Parigi]], effettuato in [[carrozza]], Courbet comprese la vera utilità del quadro. In fase di sorpasso, gli bastava mostrare il quadro dal finestrino che l'altro cocchiere si andava a schiantare contro un [[platano]]. Courbet annotò sul suo diario: {{Carattere|Lucida Handwriting|100%|"I pubi pelosi spaccano"|}}.
 
Arrivato a casa, osservò attentamente l'opera, decise che non c'erano bisogno di modifiche (la [[ceretta]] era ancora un lusso per le èliteélite, e lui era un intransigente pittore realista) e la rinominò, con felice intuizione, "''[[L'origine del mondo]]''". Per un'analisi critica si veda la [[L'origine del mondo|relativa voce]].
 
L'opera, poi venduta, divenne famosa in tutto il mondo ed è oggi esposta al [[museo d'Orsay]]. Gustave Courbet, grazie a quel dipinto, potè:
*Fare i soldi, che si sputtanò in [[alcool]].
*Essere insignito della Legion d'Onore, che rifiutò perchèperché lui sì che era figo.
*Essere ricordato come il più importante pittore realista, alla faccia degli stronzi che lo criticavano.
*Rimorchiare un casino, che male non fa.
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