Fernando Tambroni: differenze tra le versioni

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=== Le "riforme" ===
Una volta entrato nel pieno delle funzioni, il nuovo governo adottò una serie di provvedimenti, come ad esempio, la diminuzione del prezzo dello [[zucchero]] e della [[benzina]], che furono interpretati da una parte dell'opposizione come dettati da scelte demagogiche; le facessero oggi questo genere di scelte demagogiche, specialmente con la [[benzina]], non sarebbe poi tanto male. Per cercare di tenere alto il profilo del nuovo esecutivo, Tambroni ordinò che venisse fondato il quotidiano filo governativo chiamato [[Telesera]], diretto da quel finto socialista di [[Ugo Zatterin]].
 
Fin qui per Tambroni le cose andarono discretamente bene, ma i veri problemi, quelli che di solito necessitano di veri statisti per essere risolti, non tardarono ad arrivare, nel caso del governo Tambroni il problema fu uno solo, ma assolutamente micidiale. In pratica nel [[1960]] i membri del [[Movimento Sociale Italiano]] decisero di tenere il loro sesto congresso nazionale a [[Genova]], città decorata con la Medaglia d'oro della Resistenza, nonché roccaforte storica dei [[comunisti]].
 
Tambroni da buon democristiano filo-fascista decise di fare orecchie da mercante sull'avvenimento, ma com'è logico aspettarsi i partiti di sinistra scesero subito in piazza a protestare, nel tentativo di farfarlo cadere Tambroni e insediarsi sulla sua poltrona vacante. Tambroni, che era solito sbrigare le cose con i metodi spicci tipici degli ex militanti fascisti, scelse la linea dura, originando i noti [[fatti di Genova del 30 giugno 1960]], in cui la città venne messa a ferro e fuoco. Non solo, le proteste si estesero rapidamente al resto del paese e il [[7 luglio]] a [[Reggio Emilia]], ci scapparono ben cinque morti tra manifestanti.
 
Alla fine non ci fu altra scelta che impedire il congresso del [[MSI]], di conseguenza i missini votarono conseguentemente contro la legge di bilancio del governo, facendolo cadere. Tambroni temporeggiò fino al [[19 luglio]], sperando in un nuovo incarico da parte del presidente [[Gronchi]], il quale lo aveva già forzatamente dimesso dalla carica da 12 giorni e senza neanche avvisarlo.
 
== Ultimi anni ==