Fëdor Dostoevskij: differenze tra le versioni

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[[File:Megadirettore.jpg|thumb|200px|right|L'editore Stellovskij.]]
Conclusasi la guerra nel [[1856]], graziati e riabilitati per l'intercessione della [[Madonna]] di [[Fatima]] presso l'[[vescovo|archimandrita]] di Mosca, i fratelli Dostoevskij torneranno nella Capitale e si separeranno dopo una furibonda scazzottata scaturita da opposte intenzioni in merito alla spartizione dell'eredità di una zia ricca di Perelkino, presso il governatorato di Smolensk, morta di una lieve contusione riportata alla fronte dopo essersi scontrata con un proiettile che procedeva contromano.<br />
Divisa equamente l'eredità, dietro ingiunzione di un [[giudice]] di [[pace]], Dostoevskij sfrutterà inizialmente il piccolo gruzzolo per compare carta, penna e calamaio e mettersi a [[lavoro|lavorare sul serio]]. Nel maggio 1856 comincia la prima stesura del breve romanzo lungo '''''La povera gente stanno male''''', che viene pubblicato sette mesi dopo da un editore anonimo che, pur riservandosi tutti i diritti, voleva rimanere ignoto, forse per evitare la figuraccia. Il libro fu un vero successo di vendite e di critica e l'editore, fiutando l'affare, fece proporre a Dostoevskij un contratto perenne per la pubblicazione di tutte le sue opere future e l'amministrazione delle rendite. Bisognoso di denaro, poiché - come si vedrà - aveva già sputtanato l'eredità giocando al [[videopoker]], Dostoevskij firma la proposta senza pensarci sopra, scoprendo solo dopo che l'editore non era altri che lo zoppo Stellovskij, pronto a vendicarsi per l'antico incidente subito in guerra. Ad un'analisi più attenta, eseguita da un notaio che si nutriva abitualmente di [[limoncello]], venne fuori che il documento [[sottoscritto]] da Fëdor Michailovič era un vero e proprio contratto capestro, irrescindibile, eterno, diabolico e perfettamente regolare: d'ora in poi Dostoevskij avrebbe dovuto fornire, ogni due mesi, una nuova opera di successo, pena il pignoramento di tutti i suoi averi. Ma dato che le sventure non arrivano mai da sole, proprio in quel periodo Dostoevskij aveva sviluppato una dipendenza maniacale dal [[gioco d'azzardo]], che lo costringeva a un'incoercibile tendenza a giocarsi pure le [[mutande]].
 
=== Problemi giudiziari e rivalità con Tolstoj ===
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