Età repubblicana di Roma: differenze tra le versioni

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==Struttura politica==
La repubblica romana (caccapupù) aveva un'organizzazione molto complessa: era guidata da due [[tizio|tizi]] chiamati [[consoli]], con mandato annuale, ossia un tempo insufficiente per garantire una vera stabilità politica, ma sufficiente per mettere tutti i propri amici e parenti all'[[ATAC]]. I consoli erano eletti tramite libere [[elezioni]] a [[suffragio universale]], che escludevano però [[donne]], [[schiavi]], [[extracomunitari]], [[terroni]] e creature immaginarie.
[[File:Stupidi su trattori da giardino.png|thumb|300px|La sfida tra [[Cesare]] e [[Pompeo]].]]
 
Il pilastro principale della repubblica romana erano le assemblee popolari, che avevano compiti importanti come eleggere le cariche e acclamare i [[dittatori]]. Le votazioni venivano effettuate tramite [[televoto]] o [[applausometro]]. La votazione per alzata di mano, adoperata fino al 430 a.C., fu scartata dopo le proteste dei mutilati di guerra. La più autorevole assemblea era il [[senato romano]], costituito dai capi delle famiglie [[patrizi|patrizie]], dagli ex-consoli e da tutti i vincitori del [[sorteggio]] del [[Kinder Merendero]].
 
Altra carica fondamentale era il [[tribuno della plebe]], che aveva il compito di bilanciare il potere dei patrizi in favore dei plebei. Per tale ragione, egli era dotato di poteri speciali come invulnerabilità, diritto di veto e vista a [[raggi X]]. La carica era riservata ai plebei, ossia a coloro che presentavano una dichiarazione dei redditi al disotto dei 10 sesterzi l'[[anno]], come gli [[imprenditore|imprenditori]] e i [[gioielliere|gioiellieri]].
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