Età regia di Roma: differenze tra le versioni

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====Tarquinio la Fatina====
'''Antonio Gaetano Tarquinio'''<ref>la vergogna della fammigghia</ref> ([[Roma (città)|Roma]], [[15 maggio]] [[578 a.C.]] - [[Roma (città)|Roma]], [[23 giugno]] [[535 a.C.]]) fu l' ultimo re e presidente della R.O.M.A.; si meritò graziosi nomignoli come ''"la FatinaQuellultimochenonmiricordomai"'', ''"il Superbo"'', ''"lo Scricciolo"'' o ''"Sodoma"'' semplicemente perché era un gran [[frocio]]. Era lo [[sfigato]] della famiglia ed il padre Carmine Tarquinio, per la vergogna, lo aveva rinchiuso in [[cantina]] da quando aveva 8 anni. Vi chiedete allora come mai fu lui a diventare re? [[Boh]]. Alla Fatina non fregava un bel niente dei rombanti motori dell' azienda che aveva appena ereditato e tantomeno dei suoi dipendenti; i suoi interessi infatti spaziavano solo dalla nuova collezione autunno-inverno di [[Giorgio Armani]] al gossip sulla vita privata dei VIPs. Un tale [[coglione]] era praticamente inadatto a reggere un'azienda automobilistica multinazionale come la R.O.M.A.; difatti la trasformò in un'impresa tessile. Gli operai, che fino al giorno prima avevano smanettato tra copertoni e olio di motore, si trovarono alle prese con pizzi e merletti, il che li fece praticamente andare in bestia tutti quanti. I romani presero quindi [[assedio|d' assalto]] il castello reale e sguinzagliarono otto [[Leone Di Lernia|leoni]] nella camera della Fatina, il quale venne sodomizzato per 3 lunghi giorni dagli animali stessi<ref>si dice che la Fatina morì con il sorriso sulle labbra</ref> ed infine sbranato. A questo punto, però, le finanze della R.O.M.A. erano tracollate; si tentò una cordata di [[Berlusconi|imprenditori]] per salvare la compagnia di bandiera ma fu del tutto inutile. L'azienda fallì e venne venduta in blocco ad [[Alitalia|Air France]].
 
==♪♪♪ Note ♪♪♪==
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