Età regia di Roma: differenze tra le versioni

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====Tarquinio Prisco====
{{vedi anche|Tarquinio il Bastardo}}
'''Carmine Salvatore Tarquinio''' ([[Vito Corleone|Corleone]], [[12 aprile]] [[616 a.C.]] - [[Roma (città)|Roma]], [[25 gennaio]] [[579 a.C.]]) fu il quinto re e presidente della R.O.M.A.. Sul soprannome "'''''Prisco'''''" gli [[Ricercatori Oral-B|storici]] hanno avuto lunghi dibattiti; si è convenuto che il vero soprannome doveva essere "'''''Fisco'''''", stando a significare che il re non aveva mai pagato neanche una [[tassa|bolletta]]; Prisco è quindi solamente un mero errore di traduzione. Dopo la morte del suocero, Carmine divenne uno degli uomini più potenti del mondo, capo di una delle più grandi famiglie mafiose mai esistite e presidente di un immenso impero finanziario. Ormai ogni comune attività quotidiana del cittadino romano come il cibo, la droga, la benzina e persino le loro [[merda|feci]] erano controllate dai Tarquinio. Per colpa loro, Roma era diventata un ambiente invivibile dove il [[pizzo]] veniva chiesto anche per andare al cesso; fu così che il popolo romano si rivoltò contro la tirannia di Carmine Tarquinio. Lo stesso [[Livio]] ci narrà il clima di malcontento generale che si era andato a creare in fabbrica:
 
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Carmine si accorse allora di aver esagerato con i suoi sudditi e che non potevano continuare a girare con le [[palle]] al vento in eterno. Siccome il popolo non poteva più tollerare la sua presenza, il re decise di abdicare in favore del figlio ''Servio Tullio''.
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====Servio Tullio====
'''Servio Tullio Tarquinio''' ([[Roma (città)|Roma]], [[15 maggio]] [[578 a.C.]] - [[Roma (città)|Roma]], [[23 giugno]] [[535 a.C.]]) fu il sesto re e presidente della R.O.M.A.. Egli era il nipote di ''Anco Marzio Romolo'' ed il figlio di ''Carmine "Prisco" Tarquinio''; venne incoronato re quando il padre abdicò in suo favore. Morì due ore dopo la sua incoronazione perché [[non mi ricordo]].[[File:Frocio.jpg|thumb|230px|right|''Tarquinio la Fatina''.]]