Epitaffio: differenze tra le versioni

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o anche erori dei nomi o dei cognomi, come accadde alla nobildonna Marta Capadazzi Eire che fu scritto sul manifesto mortuario come Marta Capecazz Eire, con grave scandalo della nobiltà e del clero. In un altro manifesto, dedicato al Generale Adelio Strunco di Casamaggiore, si lesse "Amelio Strunzo di Casavatore", e per il Dott. Diletto Fragaglia si lesse " Di Letto Fravaglia" (la fravaglia sono i pesciolini per la frittura).Ma il colmo degli errori fu commesso per il manifesto mortuario del Cardinale Sperandeo Magliulo il cui nome fu erroneamente trascritto sul manfesto come "Card. Sparaendeo Manculo".
 
Altro errore frequentissimo riguarda la dicitura della professione del defunto. Ad esempio, per un artigiano fabbricante di casse, invece di Bartolomeo Picone, cassaiuolo, fu scritto Bartolomeo Picone, cessaiuolo. Bruno Cesario, fontaniere, uomo illbato ed integgerrimo, si trovò sul manifesto funebre con la professione di pottaniere.
 
Quando poi alla descrizione delle virtù dei defunti, è tutto un romanzo:
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