Edipo: differenze tra le versioni

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Per trovare le origini di cotanta sfiga dobbiamo partire da un giovincello di nome Laio, figlio di Labdaco<ref> figlio di Apelle figlio di Apollo che fece una palla di pelle di pollo e tutti i polli fuggirono a Pilo per non vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo</ref> e padre di Edipo, che fu un così bravo ragazzo da attirare su di sè e sulla sua stirpe la più colossale delle maledizioni. Lo spocchioso principino di Tebe era infatti un mariuolo della peggior specie dall'età di un anno, quando già si divertiva a sputazzare giù dai cavalcavia sui passanti, a insidiare le sue balie ed era il fornitore ufficiale di allucinogeni della [[Pizia]]. Era senz'altro un tipetto precoce, ma suo padre lo riteneva un po' malvagio e troppo zotico (si scaccolava in pubblico, ruttava, scorreggiava e aveva detto che Elena era una troia) e ritenne che dovesse essere educato in modo che almeno avesse la lontana apparenza di un principe. Così sperando in un miracolo mollò il moccioso a un re suo amico, tal Pelope che aveva un figlioletto, tal Crisippo, che era un piccolo lord, il prototipo di figlio che ogni genitore vorrebbe avere. Il miracolo non avvenne. Anzi, il piccolo stronzo corruppe il piccolo lord. Crisippo cominciò a farsi di allucinogeni e a parlare come la Pizia, si indebitò e dovette vendere tutto <ref> ma proprio [[Culo|tutto]]</ref>. Una sera il povero Crisippo, completamente fatto, credendo di essere [[Icaro]] si defenestrò. Solo che si trovava al trentesimo piano della torre di Babele e non aveva ali (neanche di cera). Insomma Laio si tirò addosso una inestinguibile e contagiosissima maledizione che si portò avanti per generazioni fino alla completa estinzione dei Labdacidi (con sollievo di tutti, Labdacidi e non, che non ce la facevano più a sopportare cotanta sfiga).
 
==Facci il nodo, Laio!!=
Dopo questa scabrosa vicenda Laio tornò a Tebe e fu incoronato re. Per prima cosa si sposò con tale Giocasta, una bella figliola di ottima famiglia, e i due sposini decisero di mettere in cantiere un erede. [[Sesso|Si diedero parecchio da fare]] ma niente. [[Sesso|Si diedero da fare ancora di più]] e ancora niente. Chiunque avrebbe consultato un medico, ma non quel volpone di Laio che invece si recò dall'oracolo di Delfi per chiedere direttamente ad [[Apollo]]
{{Dialogo|Laio|'a Pollo!! Perchè nun me riesce d'avè un'n figlio?|Apollo|Ma tu sei Laio?|Laio| Sì, so' Laio, er mejio de Tebe!!|Apollo|Laio figlio di Labdaco! Se avrai un figlio egli ti ucciderà e si giacerà con sua madre dando origine ad una stirpe odiata da tutti!|Laio|Aoh 'nvedi 'sto zozzo che nun me risponne a le domande che 'jie faccio!|[Apollo]|E poi la gente si chiede perchè Laio è stato maledetto...}}
Quando Laio finalmente capì<ref>tre giorni dopo, dopo che in [[ventordici]] tentarono di spiegarglielo</ref> decise che non avrebbe avuto nessun figlio. Si chiese come fare, scartò l'ipotesi dell'evirazione, quella della castazione e quella del supercalcio la dove non batte il sole. Decise di farci un nodo, ma non pareva abbastanza stretto (e di stringerlo di più proprio non se la sentiva). Così dopo essersi autosottoposto alle più raffinate torture optò finalmente per l''''astinenza COMPLETA'''.
 
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