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→Indovina l'indovinello: di chi parla 'sto ritornello?
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Sistemata la faccenda Edipo continuò tranquillamente il suo viaggio per Tebe. Aveva appena compiuto una strage ma [[chissenefrega]], son cose che capitano. Fischiettando arrivò in un punto in cui la stada era ostruita da una creatura mostruosa e soprattutto grassissima: la temibile [[Sfinge]]. Era il classico risultato che ci si aspetterebbe da un esperimento di gene-splicing mal riuscito: viso e voce di donna, corpo da leone, alette di pollo e, per non farsi mancare proprio nulla, un serpente al posto della coda. Inoltre era grassa. Grassissima. Una montagna di lardo. Si era incastrata lì, sulla strada per Tebe e per non morire di fame divorava tutti quelli che passavano <ref>non aveva pensato che magari con un po' di dieta avrebbe potuto dimagrire e disincastrarsi di lì (era convinta che la sua stazza fosse una questione di ossatura)</ref>. Prima però faceva a tutti un indovinello dicendo che se avessero trovato la soluzione non sarebbero stati mangiati. Ma nessuno in quel paese di citrulli riuscì a trovare una risposta soddisfacente (Laio stava appunto andando a chiedere ad Apollo) e la pancia della Sfinge era sempre piena. Toccò anche a Edipo
{{Dialogo|Sfinge|Quale animale al mattino cammina su quattro zampe, a mezzogiorno su due e la sera su tre?|Edipo|Ah, ma questa è vecchissima! Noi a Corinto la sappiamo da almeno dieci anni! È l' ''uomo''<ref>non sto lì a spiegare perchè, lo sanno anche i cespugli</ref>!}}
La Sfinge si
Allora eliminiamo anche la voce '''SPOSARE LA MADRE''' dall' ''elenco delle cose da fare per adempiere il proprio destino''. Per la voce '''FARCI QUATTRO FIGLI INSIEME''' fu necessario un po' di tempo in più ma riucirono anche in questo e scodellarono Eteocle, Polinice, Antigone e Ismene. Vissero tranquillamente per anni finchè un bel<ref>mica tanto</ref> giorno...
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