Don Chisciotte della Mancia: differenze tra le versioni

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==Titolo dell'opera==
Per rigore storico dobbiamo dire che il personaggio a cui '''Miguel Cervantes''' si ispirò per il suo romanzo "Don Quiquote", cioè '''Don Chisciotte''', era italiano e si chiamava in realtà '''Don Pisciotte''' a causa di una prostatite fastidiosa che, quando montava a cavallo, faceva in modo che alla sua marcia seguisse un rivolo di urina. Di ciò non troviamo traccia nel romanzo, forse perchè Cervantes, lui stesso sofferente di prostatite, solidarizzò col personaggio originale. IL titolo originale in spagnolo, Don Quiquote, fu però cambiato dall'editore per non creare confusione con un altro libro di successo, "Qui,Quo,Qua", e divenne prima Don Cosciotte, poi Don Chisciotte, cosa gradita a Cervantes perchè il nuovo titolo somigliava al nome del personaggio originale Don Pisciotte.
Il romanzo fu scritto in lingua spagnola, da uno spagnolo, pubblicato in Spagna e tuttavia Quiquote è l'unico spagnolo che si chiami così; nè si hanno notizie di qualcuno che si sia mai chiamato Chisciotte. Il Don, poi, dovrebbe rappresentare un titolo nobiliare feudale, ma Chisciotte non aveva feudi, non aveva il becco di un quattrino e mangiava quello che rubava il suo servo '''Sancio Panza''' (ed anche quì il cognome è italiano). Dunque il Don è una specie di titolo come quello che dànno i parcheggiatori abusivi, dai i quali il parcheggiante si vede insignito del tittolo di Dottore, Professore, Onorevole, quello che volete, dipende dalla mancia. E uqesto fatto fa pensare che Cervantes, da giovane, avesse fatto il lavoro di parcheggiatore abusivo di cavalli, o forse anche il paccheggiatore, da pacca (natica, in spagnolo).
Comunque sia, nel romanzo Don Chisciotte si presenta convinto del suo titolo.
==Il Cavaliere Don Chisciotte==
Cervantes dice che Donb Chisciotte è un Cavaliere. Ora un "Cavaliere" presuppone che ci sia un cavallo, ma Cervantes descrive uno scheletro e pelle di cavallo, forse l'unico caso della letteratura dove vi sia in azione il fantasma di un cavallo. E "tal cavallo, tal cavaliere monta" come commenta il poeta latino, e D>on Chisciotte sembra la continuazione del fantasma del cavallo:
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