Discussione:Gesù: differenze tra le versioni

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::''[http://www.hokutoaudioteca.it/drago/film/attila%20flagello%20di%20dio/fratello_di_dio.wav I' fratello di Dio!]'' ([[Attila|cit.]]) {{-asd}}{{-asd}}{{-asd}} --{{utente:Frank87/Firma}} 20:35, 30 giu 2008 (UTC)
:::'''Wow!''' Non sapevo che accanto ai link ''.wav'' mettesse l'altoparlante! Grazie a questo [[Fake|sig.Gesù]] scopro nuove cose... forse è l'ora che mi converta! {{-sisi}} --{{utente:Zaza/firma}} 12:10, 1 lug 2008 (UTC)
 
== Rispondo! ==
 
Punto primo: di quello che si sente dire siamo tutti Figli di Dio. Non avete sentito niente Voi!? Si è vero, abbiamo in famiglia pure qualche pecora nera. Sarebbe mio fratello, che è un cattivone e gli voglio bene comunque.
Punto secondo: per chi non ha una cultura ampia della storia del Mondo, nei tanti libri che ho letto, qualunque dottrina contenessero veniva spiegato il fatto di dover arrivare ad un punto di totale inconsapevolezza. Riprendo qua una recensione del film di Scorsese "L'ultima Tentazione di Cristo", riuscendo se possibile a spiegarmi meglio:
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L’ultima tentazione di Cristo
Regia: Martin Scorsese
 
 
Durante le sue ultime ore di vita, Gesù Cristo è tentato da Maria Maddalena a rifiutare il sacrificio a cui è destinato.
Basato sul romanzo L’ultima Tentazione (The last temptation) di Nikos Kazantzakis ma non sui quattro vangeli, il film di Scorsese viene presentato dallo stesso regista come una “ricerca fantastica fra gli eterni conflitti dello spirito” e la vita di Cristo è ovviamente al centro di queste tensioni: una vita combattuta, difficile, tesa fra la sofferente condizione di essere umano e l’insistente richiamo a un dovere divino che non può essere ignorato.
Nel film di Scorsese, Cristo, rappresentato dal volto ambiguo e inquietante di Willem Defoe, è innanzitutto un uomo: un uomo pieno di dubbi, pieno di paure, disorientato da voci e apparizioni, segnali di un soprannaturale indefinibile che gli indica la strada, sì, ma solo un poco alla volta, senza rivelargli mai la verità e il proprio destino fino in fondo.
«Vuoi sapere chi è il mio dio? È la paura» afferma Cristo. Paura di essere davvero il Messia e non sapere che cosa fare, paura di dover parlare agli uomini e di rispondere alle loro domande con le parole di Dio, paura di dire le cose sbagliate o, peggio, di dire le cose giuste, e, in ultimo, paura di dover soffrire per tutto questo.
Questo Gesù quindi chiede aiuto a chiunque per ricevere sostegno nel compiere il proprio destino: chiede perdono e conforto alla Maddalena, consigli a Giovanni Battista e agli uomini del deserto, protezione a Giuda e forza a Dio: infatti essere il Figlio di Dio significa non essere risparmiato né dalla sofferenza più atroce, la crocefissione, né dalla morte. Dovere essere il Messia, portare la speranza fra gli uomini, è un compito gravoso, terribile, sovrumano.
L’ultima tentazione di Cristo, e forse l’unica vera tentazione di Cristo, si consuma proprio sulla croce ed è il sogno di una vita da uomo, lontano dalla sofferenza, dalle paure, dall’attenzione della gente; una vita semplice, fatta di amore, famiglia, figli e finalmente libera da quel pesante giogo che lo ha accompagnato per tutta la vita: «Non sei il Messia» gli sussurra l’angelo custode che lo accompagna lontano dalla croce verso la sua nuova vita. Questo vuole il Cristo di Scorsese: essere liberato da questo peso e non avere più un dovere divino da compiere.
 
Non sei il Messia…
Pace e redenzione finalmente.
Ma il mondo ha un immenso bisogno di Dio, ci dice Scorsese attraverso le parole di San Paolo, e neanche il nuovo Gesù, l’uomo che non è il Messia, che non è morto sulla croce, ma che ha scelto una vita lontana da tutto ciò, neanche egli può opporsi a questo: la gente crederà comunque a Gesù, Figlio di Dio, morto crocefisso e risorto dopo tre giorni.
Il male è cedere alla tentazione di liberarsi da quel peso e tradire la speranza di tutti gli uomini. Il bene è seguire con coraggio il proprio destino fino alla fine: volere essere il Messia e voler morire sulla croce.
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Io non impersono nessun altro che me. Se ho capito abbastanza, su internet si usano un sacco di nickname svariati. Ah... c'è una marca di jeans che si chiama Jesus. Magari per chi crede nel dio dei jeans è una probabile blasfemia.
Comunque SI....ho reagito in mal modo. Chiedo umilmente perdono a chi ha fede e speranza. Consiglio a tutti quanti voi di apprendere i messagi e ancora di più i sentimenti trasmessi da Gesù(se volete, nessuno vi obbliga, nessuno ve lo impone), l'umiltà, l'amore, la serenità. Insomma fate le vostre scelte giuste o sbagliate che siano. Grazie a tutti voi che avete letto fino in fondo. Amo il Mondo. Chiedo scusa agli amministratori di questo sito per essermi intromesso e per la lunghezza del messaggio. Era meglio non mettere nessun post(non so quanto ha contribuito positivamente o negativamente a questa discussione)anche se mi sentirei un ignavò(indolente) a non aver risposto a questi post tremendi con un altro tremendo post mio. Il file .wav non l'ho trasmesso Io. By Senza Nome.Teeee!!VVTTB
Utente anonimo