Disco music: differenze tra le versioni

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[[Immagine:I Bee Gees.jpg|thumb|270px|I Bee Gees.]]
 
===Gli albori===
L'idea di [[discoteca]] è originaria dell'[[Europa]] e risale all'occupazione [[nazista]] in [[Francia]]. All'epoca era vietato divertirsi (era consentito soltanto ballare sulle note dell’inno tedesco) e per questo motivo molte persone si riunivano in gran segreto per ascoltare le loro canzoni preferite su vinile. La cosa non aveva molto a che fare con la [[discoteca]], anzi non c’entrava un [[cazzo]], ma da qualche parte bisognava pur cominciare.
In [[America]] questa idea fu ripresa dal [[ballerino]] professionista ''Al Bacino'' che aprì la prima discoteca americana negli anni '40, riadattando una vecchia piscina vuota. Il suo primo [[dj]] fu un [[cameriere]], Jimmy Sollazzo. Allora esisteva un solo [[disco]] (che era perciò sempre solitario in vetta alle classifiche) e che Sollazzo si limitava a girare dal lato A al lato B per far ballare quattro gatti sul fondale della vasca. Questo nuovo atteggiamento verso il [[ballo]] divenne ancora più importante, alcuni anni anni dopo, con l’avvento del ''British Pop'', dell’''Irish Pop'' ma anche dell’''Irish coffee'' e con l’apertura delle prime discoteche che avevano nomi eclettici come l’''Electric Circus'', il ''Billy Holliday'' o lo ''Zurka Mazurka''. Finalmente con gli anni '60 i dischi in vinile aumentarono e venne totalmente rivoluzionata la figura del [[dj]], che non era più solo uno che girava da un lato all’altro lo stesso [[disco]], ma uno che girava da un lato all’altro dischi diversi. Presto vennero inserite nelle sale da ballo anche le prime luci stroboscopiche, ossia quelle simpatiche luci che mirano dritto agli occhi, rimangono impressionate sulla retina per i successivi 20 minuti facendoti barcollare al centro della pista come un moscone stordito dal Baygon, e la [[nebbia]] finta, del tutto simile ad una micidiale fuga di [[gas]], che si spande per la pista luminosa provocando crisi asmatiche e crisi di panico. La prima volta che venne utilizzata, allo Sballo Tarallo nel 1970, la gente pensò ad un incendio e cominciò a spintonarsi l’un l’altro in cerca dell’uscita di sicurezza che però era solo dipinta sulla parete. Questo aprì anche una discussione sui sistemi di sicurezza delle discoteche di allora che spesso mancavano di uscite di emergenza, scalette antincendio, estintori, telefoni, attaccapanni, servizi igienici, insomma le discoteche di allora sarebbero [[oggi]] considerate a norma in paesi come le [[Filippine]].
[[Immagine:Movimento1.jpg|thumb|270px|Questo movimento in particolare provocava gravi fratture del [[bacino]].]]
 
===[[Febbra|La FebbrA]] del [[sabato sera]]===
Dall’inizio degli anni '70 ci troviamo di fronte ad un vistoso mutamento della musica nera. Artisti come [[Berry White]], Congo Bongo e Buga Buga prendono sempre più piede ed aumentano gli arrangiamenti creativi, vale a dire quelli senza un perché e inventati sul momento, esplodono inspiegabili nuove mode e il [[kitsch]] assurge a ruolo di status. Il ballerino disco si lascia crescere il ciuffo, le basette, le sopracciglia, il [[cerume]] nelle orecchie e il cotone nell’[[ombelico]]. Il suo [[look]] comincia ad essere il simbolo
[[Immagine:La mod dei capelloni prende piede.jpg|thumb|La moda dei capelloni prende pericolosamente piede.]]
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E tanti altri grazie alla TK Disco che sforna nomi come ''Tano Esposito and the Sunshine Band'', i ''T-Connection'', i [[Bim Bum Bam]], i [[Banana Split]]. Bande storiche come i [[Village People]] sono al culmine della celebrità e proliferano tante altre band che si ispirano a loro come i Roxy Sexy, i Mozzi Zozzi, i Muli Giraculi, i Caimani Cerca-ani.[[Immagine:Giraldo.jpg|left|thumb|No, non è [[Magnum P.I.]], e nemmeno Marino Bartoletti: è Thomas Giraldo.]] Nello stesso periodo, intorno al 1975 i fratelli Robin Beegee, Barry Beegee e Francaldo Puccioli formano i [[Bee Gees]], altro complesso anch’esso destinato ad entrare nella storia per aver scritto la colonna sonora del film ''La FebbrA del Sabato sera'', con John Stravolta e [[Maccio Capatonda]].
 
===Giraldo e l’invenzione del discomix===
 
[[Immagine:Dolor-night-fever.jpg|thumb|270px|Tra un passo e l’altro la sciatica era in agguato.]]
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[[Immagine:Dolor-night-fever2.jpg|thumb|270px|Un innocuo saltello, ripetuto [[millemila]] volte portava dritti ad una fastidiosa tendinite.]]
 
===laLa fine della disco===
La discomusic ebbe una caduta vergognosa negli anni '80. Le cause furono molteplici:
 
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*L’entrata in scena dell’italian disco e del [[funky]]. Gente come i [[Ricchi e Poveri]], [[Riccardo Fogli]] e [[Raul Casadei]] invadono i [[juke box]] e la gente capisce che si è davvero arrivati al limite e che può bastare. Purtroppo i diretti interessati non lo capiranno e imperverseranno con i loro tormentoni per i successivi 10 anni. [[Tony Carrasco]], [[Davide Piatto]] e [[Rossana Casale]] formeranno addirittura un complesso chiamato i "N.O.I.A.", un ottimo modo per [[martellarsi le palle]] da soli, nella tradizione del migliore [[Tafazzi]]. Nell’86 arriverà il colpo di grazia con i [[Righeira]], gli incidenti stradali aumenteranno e [[niente]] sarà più come prima.
 
===Resuscitation===
Ultimamente però, visti i penosi successori, s’è assistito ad un semi-revival (questo [[paese]] fa sempre le cose a metà) della discomusic con musiche che riprendono i rischiosi movimenti d’anca d’un tempo e talvolta nelle balere romagnole di metà [[luglio]] può di nuovo capitare di incontrare qualche [[novello]] [[Tony Manero]] che dopo qualche bicchiere di [[novello]], incurante del dolore all’[[uccello]] e pur essendo un [[pivello]] può esibirsi in qualche spaccata che è davvero uno [[sballo]].
 
===Voci correlate===
*[[Discoteca]]
*[[DJ]]
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