Disastro del Vajont: differenze tra le versioni

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{{cit|I miei reumatismi non sbagliano mai! Stanotte farà acqua!|Anziano longaronese la sera dell'del [[9 ottobre]] [[1963]]}}
{{cit|Noi l'avevamo previsto!|[[Maya]] sul disastro del Vajont}}
{{cit|Bugiardi! L'ho detto prima io!|Tina Merlin}}
{{cit|L'acqua è vita!|Propaganda della SADE}}
[[File:Onomatopea toc toc.jpg|thumb|right|250px|Il monte Toc in tutto il suo infausto terrore...]]Dicesi {{s|<del>strage del Vajont}}</del> '''disastro del Vajont''' una conseguenza piuttosto infausta di una maldestra operazione di [[irrigazione]] per scorrimento laterale atto a dissetare le colture di [[fragola|fragole]] della [[valle di Longarone]], ma che, a causa di alcuni {{Citnec|infinitesimali [[errore|errori]] di calcolo|e=eufemismo necessario}} superò fortuitamente ogni aspettativa creando una gigantesca quanto insperata area coltivabile al posto di numerosi paeselli abitati solo da [[anziano|vecchietti]] che non attendevano altro se non la [[morte]].<br />Il pastrocchio è avvenuto nellatra notteil tra l'[[9 ottobre|9]] e il [[10 ottobre]] [[1963]], quindi si può dire che avvenne l'8il 9 e ½ ottobre 1963. I protagonisti di questa vicenda sono:
*La '''[[diga]]''', imponente e [[presunzione|spaccona]], quella che la faceva da padrona e invece è stata aggirata come un'allocca dall'[[acqua]] come i [[nazisti]] fecero con la [[Linea Maginot]];.
*Il '''[[monte Toc]]''', fratello del monte Tic, che ha avuto la bella idea di farsi un tuffo in [[piscina]] a [[bomba]] e, come suol succedere con ogni [[ciccione]] che si rispetti, ha schizzato violentemente tutti i presenti nelle vicinanze;.
*L''''acqua''', della quale si decantano sempre glorie e virtù e invece, a conti fatti, fa più casini che mai;.
*'''Longarone e altri paeselli che a quei tempi spuntavano come [[fungo|funghi]]''', che ebbero la sfiga di crescere proprio sotto un miliardo di metri cubi d'acqua.
*La '''[[SADE]]''' ('''S'''ocietà '''A'''tta a '''D'''eterminare '''E'''catombi), società incaricata per i lavori di progettazione e costruzione della diga, che cambiò nome in [[ENEL]] per non essere confusa col famigerato [[Marchese de Sade|marchese]], poichèpoiché in verità era di Giuseppe Volpi Mazzanti Viendalmonte, visconte di Mezzato arciduca di Misurata, che con gran caparbietà riuscì a far passare il progetto illegale trasformandosi in [[fascista]] durante l'era [[Mussolini]], ma anche in [[antifascista]] (ma solo dalla [[Svizzera]] per corrispondenza) al termine della [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Globale]].
*Il professoron '''Carlo S(c)emenza''', incaricato di {{s|<del>taroccare}}</del> {{s|<del>contraffare}}</del> adattare i progetti e gli studi [[geologia|geologici]] e incrementare la produttività della diga.
 
== Eventi ==
== Antefatto: ''perchèperché costruire una diga proprio sul monte Toc, chiamato così proprio perchèperché cadeva a tocchi (pezzi)?'' ==
[[File:Ted e John flippano il dito in aria.jpg|thumb|right|400px|Uomini e animali si dimostrarono [[entuentusiastientusiasmo|entusiasti]] quando fu loro annunciato che avrebbero abitato 300 metri sotto il livello dell'acqua.]]
Sul [[Piave]], che aveva smesso di mormorare da anni, erano già state costruite altre dighe idroelettriche, ma non portavano che un'ottantina di milioni di metri cubi d'acqua. L'arconte [[Volpe|Volpi]], sentendo profumo di [[guerra]], era seriamente intenzionato a costruire una ''banca dell'acqua'' per {{s|<del>lucrare smodatamente}}</del> soddisfare le ingenti richieste di [[energia]] delle industrie belliche o civili che fossero. I segugi del nobiluomo scoprirono che dalle parti di {{Citnec|Casso, Erto e Longarone vi fosse una gola profonda e stretta|e=Riferimento sessuale involontario}}. Calcolarono che in quel tratto dell'affluente del Piave si potessero stipare più o meno sessanta milioni di metri cubi d'acqua. Decisero che quello per loro era il luogo ideale, nonostante il [[geologo]], smuovendo alcune pietruzze, avesse fatto franare un'intera parete di arenaria su un gregge di [[pecora|pecore]] che pascolavano più a valle.
 
=== Eppure qualcosa sembrava sconsigliarlo ===
[[File:Piede che tira lo sciacquone.jpg|thumb|left|200px|Uno dei test effettuati in laboratorio su un modello in scala 1:2000 della diga.]]
Che l'area fosse tutt'altro che stabile lo dimostrano dei documenti storici risalenti addirittura a [[Catullo]], che parla di una frana che cadde sul fondovalle, sbarrandolo. Sempre in zona, avvennero frane nel [[1347]], [[1737]], [[1814]], [[1868]]. Si staccarono in particolare dal monte Antelao, provocando vittime e danni considerevoli. Nella vicina vallata di San Lucano, avvennero frane nel [[1748]], [[1908]] e [[1925]]. A questo punto, visto che a tutto c'è un limite, era [[logica|logico]] pensare che non ci fosse più nulla da franare. Comunque, era improbabile che circa tre chilometri di terriccio malmesso decidessero all'unisono di cadere assieme, le antiche rivalità tra le argille e i calcari marnosi scongiuravano una presa di posizione solidale. Questa {{citnec|considerevole deduzione scientifica|e=mica cazzi}} fu il punto cardine sul quale poggiava la convinzione che tutto sarebbe filato liscio. Ben altro ragionamento fu necessario per il ''"problema [[pioggia]]"'' che, come fatto notare da illustri e fradici [[perito|periti]] (incautamente privi di [[ombrello]]), da quelle parti si presentava spesso e volentieri. Questo poteva rappresentare un potenziale pericolo per il bacino idrico, ma la soluzione era a portata di mano: bastava installare una grossa [[sirena]] a Longarone ed istruire la popolazione, qualora ce ne fosse stato bisogno, una volta azionata, tutti dovevano tirare lo [[sciacquone]] simultaneamente.<br />Per il resto, si presero tutte le precauzioni possibili: Semenza si diede una generosa grattata di coglioni, [[qualcuno]] incrociò le dita, [[tanti altri]] rivolsero una preghiera a [[Padre Pio]].<br /> Tutto questo fu però inutile, se la [[sfiga]] ti prende di mira non c'è rituale che possa salvarti, checché ne dica il [[Mago Otelma]]. In effetti, l'[[imprevisto]] fu che mezza montagna decise di sfuggire all'insolita calura di quell'inizio di ottobre con un tuffetto nel bacino,. conCon chi vuoi prendertela, con [[ottobre]]?!
 
=== Atto primo: progettazione e costruzione ===
Considerando l'elevata estensione dei campi di fragole e [[mirtillo|mirtilli]] da bagnare in vallata le menti della SADE pensarono bene di costruire un muro di sbarramento di estensioni [[saturno|saturniane]], cosicché si potesse usufruire dell'acqua anche negli [[anno bisestile|anni bisestili]], che un giorno in più, non si sa mai, poteva benissimo sballare il calendario di [[irrigazione]], o quello di [[Frate Indovino]].<br />Il primo intento del Semenza, noto furbone di tre cotte, consisteva nel piazzare un mega-canotto tra le chiappe del Toc e tingerlo color [[cemento]]. Se la sarebbe così cavata con una montagna di tempo risparmiato e un montagnone di quattrini intascati. Poi gli venne un'idea migliore:[[File:Tizio piscia in un laghetto.jpg|thumb|right|365px|L'architetto Semenza, soddisfatto della sua opera, inaugura, a modo suo, il bacino della diga del Vajont.]] scaricò camionate su camionate di mattoncini [[LEGO]], dei quali in quel periodo impazzava la moda in quanto da poco inventati, alle appendici del monte. Poi si mise col [[megafono]] nella piazza di Longarone e cominciò a strepitare:
{{quote|VENITE! VENITE! GRANDE GARA DI COSTRUZIONI DI DIGHE COI MATTONCINI LEGO!!! COSTRUITE LA DIGA PIÙ SOLIDA E IMPONENTE E VINCETE UNA INNOVATIVA RADIO A COLORI!!!}}
Non l'avesse mai detto.<br />Riuscì appena a terminare l'annuncio che qualunque essere vivente nel raggio di 6 chilometri si precipitò nella vallata a incastonare pezzi di [[plastica]] e a urlare come un ossesso.[[File:Muro di lego.jpg|thumb|left|Un particolare della diga oggi: il cemento non ha retto ma i mattoncini si. Ne furono usati circa 180 milioni.]] In 29 secondi netti, quattordici morti, numerose proteste per presunto gioco scorretto e tre anni prima dell'arrivo dell'autorizzazione dello [[stato]], la diga del Vajont venne eretta. Era un mostro di 265 x 30 metri, della capacità di ben due [[Giuliano Ferrara]] e mezzo e dal peso complessivo di 88 chilogrammi.<br />Non s'era mai vista simile maestosità nel [[Bel Paese]], persino il Semenza sembrava incredulo d'esserci riuscito. Ma in tutta quella bellezza egli sapeva che c'era ancora un [[cappio]] dal quale doveva liberarsi. Non era la prova di restistenzaresistenza della diga. Non era il test di efficienza del bacino idrico. Non era il problema di nascondiglionascondere delil centinaio di miliardi che gli era stato anticipato dal quale, a cose fatte, non sottrasse altro che la spesa per i LEGO. [[Nulla]] di tutto questo.
{{quote|E mo' dove cacchio la trovo la radio a colori?|Semenza davanti a un'orda di popolani furiosi e bramosi di premi promessi.}}
 
=== Atto secondo: collaudo ===
La prima prova d'invaso fu una vera faticaccia. Si doveva fare arrivare l'acqua per riempire il vascone da un'affluente secondario anch'esso munito di diga, che purtroppo a causa di eventi che capitano, crollò. Fortunatamente l'onda distrusse così pochi, e a dirla tutta anche piuttosto squallidi, paesini e [[nessuno]] se ne accorse, tranne la solita rompicoglioni della Merlin che gridava alla [[tragedia]]. Poco tempo dopo, in [[Francia]] crollò un'altra diga costruita dalla SADE, e lì i morti furono parecchiotti ma, cosa più grave, erano state rase al suolo centinaia di ettari di terra coltivata a [[Champagnechampagne]]. Quando finalmente riuscirono a fare arrivare acqua alla diga ecco che la [[montagna]] cominciò a muoversi.
 
{{Cit|Ragazzi, ho un'ideona! Se riempiamo il bacino in un botto crolla tutto, facciamo una cosa: riempiamo e vuotiamo a poco a poco, così crolla un po' alla volta!|I geniali ingegneri trovano la soluzione.}}
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[[File:Vajont la crepa sul monte Toc.jpg|left|thumb|320px|Lo specialista austriaco Leopold Müller ha finito la [[colla vinilica]] e guarda preoccupato la crepa.]]
Alla fine dell'estate del [[1963]], poiché i sensori rilevarono movimenti preoccupanti del monte Toc, venne deciso di diminuire gradualmente l'altezza dell'invaso, sia per scongiurare il distacco di una frana, sia per evitare che una possibile frana potesse provocare un'onda che scavalcasse la diga. Per ottenere lo scopo, furono valutate un paio di [[Idea|idee]] particolarmente geniali:
# Farfar circolare la voce che l'acqua del bacino era miracolosa, che alcuni [[Disabile|paraplegici]] erano tornati a camminare e che ad una pensionata novantaduenne di Erto erano tornate le [[mestruazioni]];
# Scaricarescaricare nel bacino 1200 cisterne di sciroppo concentrato di [[tamarindo]] ed invitare gli abitanti della provincia di [[Belluno]] a farsi gratis un bel bicchierone di bibita rinfrescante.
Il successo era garantito ma l'iniziativa fu abbandonata, le ditte contattate non avrebbero mai prodotto in tempo un così elevato numero di [[Bicchiere|bicchieri di plastica]].<br /> Passano circa due mesi, sono le 22,:39 del [[9 ottobre]] 1963, il fronte franoso del Toc si è stancato delle solite lungaggini burocratiche italiane e, senza i permessi necessari, decide di concretizzare quanto già annunciato a più riprese: frana.<br /> Grazie all'ausilio della figura al lato, siamo in grado di ricostruire le fasi salienti del disastro.
[[File:Vajont dinamica incidente.jpg|right|thumb|380px|La dinamica del disastro ricostruita dai {{s|<del>defunt}}</del> periti.]]
# Il Toc "scodella" (in soli 20 secondi) 270 milioni di metri cubi di rocce e [[terra]] nel bacino. Per ridicolizzare quegli incompetenti che avevano fatto le prove in laboratorio, lo fa molto velocemente e con due grossi blocchi, invece che lentamente e in piccole quantità (come ipotizzato dai cervelloni).
# La prima onda distrugge alcune località in comune di Erto e Casso sulla sponda opposta. Urtando si divide in due parti le quali, dopo una breve discussione sul da farsi, decidono di andarsene ciascuna per proprio conto. Ogni tanto si telefonano ancora.
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=== Atto finale: cause, ricerca di un [[capro espiatorio]] a cui dare la [[colpa]] e altre inutilità ===
[[File:Tenda su una montagna.jpg|right|thumb|250px|Il turista d'oltreoceano ritenuto all'inizio responsabile del disastro.]]
[[Qualcuno]] mise in giro la voce che uno [[stupido turista americano]], in cima al Toc, stava piantando i picchetti della [[tenda canadese|canadese]] con troppa foga. Questa [[ironia|eccellente pensata]] nascondeva il bieco tentativo di abbattere il debito con l'[[America]] accumulato nel [[dopoguerra]]. Lo ''[[yankee]]'' effettivamente c'era e lo si vide [[Surf|surfare]] sulla gigantesca onda solo per qualche secondo.<br />
Dopo aver scartato il surfista (per non perdere la credibilità internazionale) le indagini si concentrarono nel dare risposta ad una delle seguenti domande:
# Se era prevedibile, ''"chi non aveva previsto?"''
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== E i colpevoli? ==
La maggior parte erano già morti di [[vecchiaia]] al momento del [[processo]], arconte compreso. Tra i rimanenti, una parte si difese asserendo che eseguiva ordini di quelli morti di vecchiaia, l'altra in quel periodo era a casa in [[malattia]].
[[File:Tombino con marchio SADE.jpg|thumb|left|300px|Una rarissima foto dell'ultimo stabilimento SADE rimasto ancora in piedi (anzi sotto...), dopo che i dirigenti si sono dovuti sotterrare!]]
== E i colpevoli? ==
 
Ma insomma! Voi italiani, sempre a cercare colpevoli e mai soluzioni! Se proprio ci tenete a saperlo furono condannate parecchie persone: tre operai a sei mesi di lavori socialmente utili per non aver indossato il caschetto anti-infortunistico regolarmente consegnato loro da SADE; un [[vigile urbano]] fu multato per non aver apposto correttamente il cartello caduta massi; a tre mesi di [[silenzio stampa]] fu condannata [[Tina Merlin]] per aver gufato per tutto il tempo. Contenti adesso?
 
== La diga oggi ==
Una cosa che nessuno ha mai capito e che bisogna precisare ostinatamente è che la diga del Vajont {{<u|>non è stata disintegrata}}</u>, ma le hanno solo fatto lo [[scalpo]]. Quella maledetta [[montagna]] di sassi e lacrime è ancora lì, beffarda. Minacciosa. Non v'è più acqua dall'altra parte (c'è solo un laghetto residuo). Solo quando piove. Ma lì ora [[deserto|non piove più]], l'acqua ha imparato la lezione e adesso se ne sta alla larga.<br />[[File:Crostata di fragole.jpg|thumb|right|325px|Ecco per cosa sono decedute quasi duemila persone...<br /> Vabbè, ora ve lo posso dire... Ne è valsa la pena!]]La diga non ha alcuna utilità in tempi odierni.<br />Pochi anni fa iniziarono i lavori di messa in sicurezza per permettere il riutilizzo della strada che passa sopra la diga, in modo da consentire il transito di orde di giapponesi armati di fotocamera da una parte e la caduta libera di suicidi dall'altra. Sembrava un bel progetto dopotutto, ma il [[terremoto in Abruzzo]] del [[2009]] fece staccare dal Toc un'altra mega-caccola di terra e sterpaglie che sommerse l'orda di giapponesi armati di [[fotocamera]]. Tratti invece in salvo i suicidi.
 
== Curiosità ==