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Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500
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{{cit|I miei reumatismi non sbagliano mai! Stanotte farà acqua!|Anziano longaronese la sera
{{cit|Noi l'avevamo previsto!|[[Maya]] sul disastro del Vajont}}
{{cit|Bugiardi! L'ho detto prima io!|Tina Merlin}}
{{cit|L'acqua è vita!|Propaganda della SADE}}
[[File:Onomatopea toc toc.jpg|thumb|right|250px|Il monte Toc in tutto il suo infausto terrore...]]Dicesi
*La '''[[diga]]''', imponente e [[presunzione|spaccona]], quella che la faceva da padrona e invece è stata aggirata come un'allocca dall'[[acqua]] come i [[nazisti]] fecero con la [[Linea Maginot
*Il '''[[monte Toc]]''', fratello del monte Tic, che ha avuto la bella idea di farsi un tuffo in [[piscina]] a [[bomba]] e, come suol succedere con ogni [[ciccione]] che si rispetti, ha schizzato violentemente tutti i presenti nelle vicinanze
*L''''acqua''', della quale si decantano sempre glorie e virtù e invece, a conti fatti, fa più casini che mai
*'''Longarone e altri paeselli che a quei tempi spuntavano come [[fungo|funghi]]''', che ebbero la sfiga di crescere proprio sotto un miliardo di metri cubi d'acqua.
*La '''[[SADE]]''' ('''S'''ocietà '''A'''tta a '''D'''eterminare '''E'''catombi), società incaricata per i lavori di progettazione e
*Il professoron '''Carlo S(c)emenza''', incaricato di
== Eventi ==
== Antefatto: ''
[[File:Ted e John flippano il dito in aria.jpg|thumb|right|400px|Uomini e animali si dimostrarono [[entusiasmo|entusiasti]] quando fu loro annunciato che avrebbero abitato 300 metri sotto il livello dell'acqua.]]
Sul [[Piave]], che aveva smesso
=== Eppure qualcosa sembrava sconsigliarlo ===
[[File:Piede che tira lo sciacquone.jpg|thumb|left|200px|Uno dei test effettuati in laboratorio su un modello in scala 1:2000 della diga.]]
Che l'area fosse tutt'altro che stabile lo dimostrano dei documenti storici risalenti addirittura a [[Catullo]], che parla di una frana che cadde sul fondovalle, sbarrandolo. Sempre in zona, avvennero frane nel [[1347]], [[1737]], [[1814]], [[1868]]. Si staccarono in particolare dal monte Antelao, provocando vittime e danni considerevoli. Nella vicina vallata di San Lucano, avvennero frane nel [[1748]], [[1908]] e [[1925]]. A questo punto, visto che a tutto c'è un limite, era [[logica|logico]] pensare che non ci fosse più nulla da franare. Comunque, era improbabile che circa tre chilometri di terriccio malmesso decidessero all'unisono di cadere assieme, le antiche rivalità tra le argille e i calcari marnosi scongiuravano una presa di posizione solidale. Questa {{citnec|considerevole deduzione scientifica|e=mica cazzi}} fu il punto cardine sul quale poggiava la convinzione che tutto sarebbe filato liscio. Ben altro ragionamento fu necessario per il ''"problema [[pioggia]]"'' che, come fatto notare da illustri e fradici [[perito|periti]] (incautamente privi di [[ombrello]]), da quelle parti si presentava spesso e volentieri. Questo poteva rappresentare un potenziale pericolo per il bacino idrico, ma la soluzione era a portata di mano: bastava installare una grossa [[sirena]] a Longarone ed istruire la popolazione, qualora ce ne fosse stato bisogno, una volta azionata, tutti dovevano tirare lo [[sciacquone]] simultaneamente.<br />Per il resto, si presero tutte le precauzioni possibili: Semenza si diede una generosa grattata di coglioni, [[qualcuno]] incrociò le dita, [[tanti altri]] rivolsero una preghiera a [[Padre Pio]].<br /> Tutto questo fu però inutile, se la [[sfiga]] ti prende di mira non c'è rituale che possa salvarti, checché ne dica il [[Mago Otelma]]. In effetti, l'[[imprevisto]] fu che mezza montagna decise di sfuggire all'insolita calura di quell'inizio di ottobre con un tuffetto nel bacino
=== Atto primo: progettazione e costruzione ===
Considerando l'elevata estensione dei campi di fragole e [[mirtillo|mirtilli]] da bagnare in vallata le menti della SADE pensarono bene di costruire un muro di sbarramento di estensioni [[saturno|saturniane]], cosicché si potesse usufruire dell'acqua anche negli [[anno bisestile|anni bisestili]], che un giorno in più, non si sa mai, poteva benissimo sballare il calendario di [[irrigazione]], o quello di [[Frate Indovino]].<br />Il primo intento del Semenza, noto furbone di tre cotte, consisteva nel piazzare un mega-canotto tra le chiappe del Toc e tingerlo color [[cemento]]. Se la sarebbe così cavata con una montagna di tempo risparmiato e un montagnone di quattrini intascati. Poi gli venne un'idea migliore:[[File:Tizio piscia in un laghetto.jpg|thumb|right|365px|L'architetto Semenza, soddisfatto della sua opera, inaugura, a modo suo, il bacino della diga del Vajont.]] scaricò camionate su camionate di mattoncini [[LEGO]], dei quali in quel periodo impazzava la moda in quanto da poco inventati, alle appendici del monte. Poi si mise col [[megafono]] nella piazza di Longarone e cominciò a strepitare:
{{quote|VENITE! VENITE! GRANDE GARA DI COSTRUZIONI DI DIGHE COI MATTONCINI LEGO!!! COSTRUITE LA DIGA PIÙ SOLIDA E IMPONENTE E VINCETE UNA INNOVATIVA RADIO A COLORI!!!}}
Non l'avesse mai detto.<br />Riuscì appena a terminare l'annuncio che qualunque essere vivente nel raggio di 6 chilometri si precipitò nella vallata a incastonare pezzi di [[plastica]] e a urlare come un ossesso.[[File:Muro di lego.jpg|thumb|left|Un particolare della diga oggi: il cemento non ha retto ma i mattoncini
{{quote|E
=== Atto secondo: collaudo ===
La prima prova d'invaso fu una vera faticaccia. Si doveva fare arrivare l'acqua per riempire il vascone da un'affluente secondario anch'esso munito di diga, che purtroppo a causa di eventi che capitano, crollò. Fortunatamente l'onda distrusse così pochi, e a dirla tutta anche piuttosto squallidi, paesini
▲La prima prova d'invaso fu una vera faticaccia. Si doveva fare arrivare l'acqua per riempire il vascone da un'affluente secondario anch'esso munito di diga, che purtroppo a causa di eventi che capitano, crollò. Fortunatamente l'onda distrusse così pochi, e a dirla tutta anche piuttosto squallidi paesini, che nessuno se ne accorse, tranne la solita rompicoglioni della Merlin che gridava alla tragedia. Poco tempo dopo, in [[Francia]] crollò un'altra diga costruita dalla SADE, e lì i morti furono parecchiotti ma, cosa più grave, erano state rase al suolo centinaia di ettari di terra coltivata a [[Champagne]]. Quando finalmente riuscirono a fare arrivare acqua alla diga ecco che la [[montagna]] cominciò a muoversi.
{{Cit|Ragazzi, ho un'ideona! Se riempiamo il bacino in un botto crolla tutto, facciamo una cosa: riempiamo e vuotiamo a poco a poco, così crolla un po' alla volta!|I geniali ingegneri trovano la soluzione.}}
Questo movimento ebbe l'effetto di mangiucchiarsi quello che restava del [[piede]] della montagna.
=== Atto terzo: il pastrocchio (o il successone?) ===
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# far circolare la voce che l'acqua del bacino era miracolosa, che alcuni [[Disabile|paraplegici]] erano tornati a camminare e che ad una pensionata novantaduenne di Erto erano tornate le [[mestruazioni]];
# scaricare nel bacino 1200 cisterne di sciroppo concentrato di [[tamarindo]] ed invitare gli abitanti della provincia di [[Belluno]] a farsi gratis un bel bicchierone di bibita rinfrescante.
Il successo era garantito ma l'iniziativa fu abbandonata, le ditte contattate non avrebbero mai prodotto in tempo un così elevato numero di [[Bicchiere|bicchieri di plastica]].<br /> Passano circa due mesi, sono le 22
[[File:Vajont dinamica incidente.jpg|right|thumb|380px|La dinamica del disastro ricostruita dai
# Il Toc "scodella" (in soli 20 secondi) 270 milioni di metri cubi di rocce e [[terra]] nel bacino. Per ridicolizzare quegli incompetenti che avevano fatto le prove in laboratorio, lo fa molto velocemente e con due grossi blocchi, invece che lentamente e in piccole quantità (come ipotizzato dai cervelloni).
# La prima onda distrugge alcune località in comune di Erto e Casso sulla sponda opposta. Urtando si divide in due parti le quali, dopo una breve discussione sul da farsi, decidono di andarsene ciascuna per proprio conto. Ogni tanto si telefonano ancora.
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{{Quote|Poteva bastare? ...nemmeno per sogno.}}
[[File:Vajont Longarone prima e dopo il disastro.jpg|right|thumb|380px|''A sinistra'': Longarone, 9 ottobre 1963. ''A destra'': Longarone, 10 ottobre 1963.]]
Raggiunto il greto sassoso del Piave, per fare ancora più danni, la gigantesca onda carica consistenti detriti e, in un eccesso sconsiderato di perfidia, li usa per distruggere quasi completamente Longarone.<br />
È stato stimato che l'onda d'urto, dovuta allo spostamento d'aria, fosse di intensità eguale (se non addirittura superiore) a quella generata dalla [[bomba atomica]] sganciata su [[Hiroshima]]. Giambattista Brigadon, [[Alcolismo|assiduo frequentatore di osterie]] (ancora in giro a quell'ora), riuscì a pensare: ''"Cazzo ci fa la bora a Longarone?!"'', subito prima di essere spazzato via.<br /> Alle 5:30 del mattino giunse sul luogo un primo reparto di [[alpini]] per portare soccorso. Il colonnello in comando chiamò la base leggermente piccato:
{{Quote|Sarebbe ora di aggiornarle queste mappe di [[merda]], qui non c'è nessun paese.|Il Col. Alfio Maria Pantegana redarguisce alla radio il caporale Rampozzini.}}
L'equivoco durò poco: richiamati dalle grida di [[dolore]] gli alpini scavarono anche a mano per riuscire a trovare i corpi dei dispersi. Il bilancio fu davvero drammatico: dei circa 2000 morti furono recuperati solo 1500 cadaveri, metà dei quali impossibili da riconoscere, poiché l'acqua squagliò le loro [[carta d'identità|carte d'identità]].<br />Se non altro le fragole vennero su una meraviglia
=== Atto finale: cause, ricerca di un [[capro espiatorio]] a cui dare la [[colpa]] e altre inutilità ===
[[File:Tenda su una montagna.jpg|right|thumb|250px|Il turista d'oltreoceano ritenuto all'inizio responsabile del disastro.]]
[[Qualcuno]] mise in giro la voce che uno [[stupido turista americano]], in cima al Toc, stava piantando i picchetti della [[tenda canadese|canadese]] con troppa foga. Questa [[
Dopo aver scartato il surfista (per non perdere la credibilità internazionale) le indagini si concentrarono nel dare risposta ad una delle seguenti domande:
# Se era prevedibile, ''"chi non aveva previsto?"''
# Se era davvero imprevedibile, ''"chi non aveva [[imprevisto]]?"''
Siccome la seconda frase pareva brutto anche a dirla, fu lasciata da parte. Si tentò quindi di stabilire chi non era stato abbastanza previdente. ''"Diamine, le prove erano state fatte! Cosa era sfuggito agli attenti [[Ingegnere|ingegneri]]?"''<br /> Riguardando i test effettuati sembrava tutto fatto a regola d'arte: centinaia di fogli pieni di [[inchiostro]], calcoli complicatissimi, formule di [[fisica]] [[vettore|vettoriale]], previsioni meteo del [[Edmondo Bernacca|Colonnello Bernacca]], il resoconto delle prove effettuate con la breccia per simulare la frana, qualche infantile scarabocchio, non mancava davvero nulla. La commissione incaricata dal Ministero dei Lavori Pubblici ci perse il [[sonno]]. Due di questi periti, il geom. Pinzagatti e il dott. Pallarigida, discutevano animatamente presso il ''Bar del pescatore'' di Soverzene, quando all'improvviso:
{{Quote|Fare la prova con la breccia è stato un errore.|Avventore del bar.}}
[[File:Castoro assassino.jpg|right|thumb|250px|Per un breve periodo gli investigatori indagarono anche su Sigmund, un [[castoro]] altoatesino che aveva perso la gara di appalto per la costruzione della diga.]]
Furono interrotti da un [[muratore]] del luogo, tale Girolamo Branzin, che aveva udito (e non poteva davvero farne a meno) l'accesa conversazione. I due chiesero al grezzo individuo di argomentare la sua affermazione. Il Branzin li [[Idiota|classificò con una rapida occhiata]] e decise che serviva un [[esempio]]. Si avvicinò al [[cappuccino]] di Pinzagatti e ci versò dentro un abbondante cucchiaiata di [[zucchero]], niente. Puntò quello di Pallarigida e stavolta ci tirò dentro due zollette, il perito si insozzò la cravatta di caffellatte.
{{Quote|Fare la prova con la breccia è stato davvero da mona.|Il Branzin che rincara la dose.}}
Illuminati dallo sconcertante e inaspettato esperimento, i due saltarono la [[colazione]] e corsero in ufficio. In effetti, che prima o poi ci sarebbe stata una frana sul Toc era cosa certa, si era tentato di stabilire quanto poteva essere dannosa, a quanto pare: in malo modo. Si era dato per scontato che franasse a rate (un paio di metri cubi al mese) e molto lentamente, o che in qualche modo, prima di immergersi, la frana sentisse se l'acqua
== E i colpevoli? ==
La maggior parte erano già morti di [[vecchiaia]] al momento del [[processo]], arconte compreso. Tra i rimanenti, una parte si difese asserendo che eseguiva ordini di quelli morti di vecchiaia, l'altra in quel periodo era a casa in [[malattia]].▼
[[File:Tombino con marchio SADE.jpg|thumb|left|300px|Una rarissima foto dell'ultimo stabilimento SADE rimasto ancora in piedi (anzi sotto...), dopo che i dirigenti si sono dovuti sotterrare!]]▼
▲La maggior parte erano già morti di vecchiaia al momento del processo, arconte compreso. Tra i rimanenti, una parte si difese asserendo che eseguiva ordini di quelli morti di vecchiaia, l'altra in quel periodo era a casa in malattia.
== E i colpevoli? ==
Ma insomma! Voi italiani, sempre a cercare colpevoli e mai soluzioni!
== La diga oggi ==
Una cosa che nessuno ha mai capito e che bisogna precisare ostinatamente è che la diga del Vajont <u>non è stata disintegrata</u>, ma le hanno solo fatto lo [[scalpo]]. Quella maledetta [[montagna]] di sassi e lacrime è ancora lì, beffarda. Minacciosa. Non v'è più acqua dall'altra parte (c'è solo un laghetto residuo). Solo quando piove. Ma lì ora [[
▲Una cosa che nessuno ha mai capito e che bisogna precisare ostinatamente è che la diga del Vajont non è stata disintegrata, ma le hanno solo fatto lo scalpo. Quella maledetta [[montagna]] di sassi e lacrime è ancora lì, beffarda. Minacciosa. Non v'è più acqua dall'altra parte. Solo quando piove. Ma [[Deserto|lì non piove mai]].<br />La diga non ha alcuna utilità in tempi odierni. Pochi anni fa iniziarono i lavori di messa in sicurezza per permettere il riutilizzo della strada che passa sopra la diga, in modo da permettere il transito di orde di giapponesi armati di fotocamera da una parte e la caduta libera di suicidi dall'altra. Sembrava un bel progetto dopotutto, ma il [[terremoto]] in [[Abruzzo]] del 2009 fece staccare dal Toc un'altra mega-caccola di terra e sterpaglie che sommerse l'orda di giapponesi armati di [[fotocamera]]. Tratti invece in salvo i suicidi.
== Curiosità ==
*Durante la progettazione della diga un allora vispo [[Umberto Bossi|Bossi]] tentò di infilare la sua proposta di innalzare la diga fino al [[cielo]], attendere l'accumulo di un [[oceano]] d'acqua, bombardare la diga e spazzare via così [[Centro Italia]] e [[Mezzogiorno]]. La proposta fu scartata. Ci sarebbero stati troppi consensi.▼
▲[[File:Tombino con marchio SADE.jpg|thumb|left|300px|Una rarissima foto dell'ultimo stabilimento SADE rimasto ancora in piedi (anzi sotto...), dopo che i dirigenti si sono dovuti sotterrare!]]
▲*Durante la progettazione della diga un allora vispo Bossi tentò di infilare la sua proposta di innalzare la diga fino al cielo, attendere l'accumulo di un oceano d'acqua, bombardare la diga e spazzare via così Centro Italia e [[Mezzogiorno]]. La proposta fu scartata. Ci sarebbero stati troppi consensi.
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* [[Lego]]
[[Categoria:Catastrofi]]
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