Dialetti d'Abruzzo: differenze tra le versioni

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Un'altra parola che dovete imparare è '''FRECHT''', conosciuta anche con le varianti ''Fregt'', ''Frecati'', ''frectn'gul'' e la famosa '''OFFREGHETE''', che ha conosciuto popolarità grazie a [[Mario Magnotta|questo grande uomo proveniente dalla città col Parkinson]]. Serve a esprimere stupore per qualcosa, tipo una bella [[gnocca]], un goal della [[calcio|squadra del cuore]], una bella [[gnocca]], un buon pasto, una bella [[gnocca]], una bella [[gnocca]], una bella [[gnocca]], un fatto incredibile appena scoperto<ref>Tipo quello che hanno detto i tuoi amici quando tu gli hai detto che ti sei fatto la bella gnocca già citata</ref>. Non ha una vera e propria traduzione in Italiano, dovrebbe essere qualcosa tipo "accidenti", e pare che sia derivante dagli alieni Gangabanga che hanno popolato questa terra in epoche remote. Alcuni esempi sono nelle citazioni all'inizio della pagina, ma ne abbiamo altri:
[[File:Espressione facciale sconvolta.jpeg|right|thumb|150px|faccia da fare quando si usa il Frecht]]
 
{{quote|Freect, ti proprij ragion'}}
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{{quote|Freghete! La sci vishta a chella là!?}}
{{quote|Accidenti! Hai visto quella là?!}}
 
Quando poi dovete far sapere al mondo che vi è capitata una cosa che vi ha fatto incazzare, non bestemmiare (troppo banale), esclamate'''NAGGIA SAND!''', oppure '''MANNAGG' SANT NIJONT!'''.
 
Conoscere queste parole vi renderà dei veri Abruzzesi come [[Rocco Siffredi]]<ref>Ma non avrete anche [[cazzo|la sua principale caratteristica]]</ref>.
 
=== Accento alla fine ===
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=== Chiedere e dare indicazioni ===
 
{{quote|*'''A''': Scus'm signò, ma pù dicr addò shtà }}lu negozij di Camill' Ciavattàr?
*'''B''': Sci. Tu vè 'nnenz, apù gir a mmanc i continu fin alla casa du fij di Marij u Buttun. Ell la pù vedè.
*'''A''': Grazij eh! Bongiorn!}}
 
== Note ==
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