Diabolik: differenze tra le versioni

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[[File:Immaginediabolik.jpg|thumb|right|300px|Diabolik fugge dopo il furto del preziosissimo francobollo Salaparuta.]]
 
Le origini di Diabolik vengono raccontate per la prima volta nel celeberrimo albo ''Diabbo', a c'appartincolik?'' (tipica espressione pugliese usata per chiedere le origini famigliari a qualcuno).
Stando a quanto raccontato, Diabolik molto probabilmente viene dall'Albania e faceva parte di uno sparuto gruppo di clandestini abbandonati su un gommone dallo scafista quando questi si accorse di essere tallonato dalla guardia costiera. Il gommone errò per mare fino a che non giunse vicino alle coste di [[Bisceglie]], una cittadina marittima del barese, allora governata da una banda di criminal guidata da un criminale chiamato '''U' Mestr King'''. Questi crebbe il bambino come un figlio, istruendolo nella nobile arte del crimine, organizzato e non, e il piccolo Nicolino imparò a truccare i motori, ricavare diamanti dai fondi di damigiana, costruire trappole del tipo "Mamma, ho perso l'aereo" e, soprattutto, scoprì come fare maschere perfette. Tuttavia Nicolino era anche pestifero: metteva le puntine sulla sedia della nonna, a [[Capodanno]] sostituiva col proprio piscio lo spumante, e, quando prese la patente, mise sotto l'animaletto domestico del padre: una docile pantera nera mangiatrice di uomini.
 
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