Contadino: differenze tra le versioni

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Il '''contadino''', o colono, villico, castaldo (specie in [[Terronia]]), lavorante, bracciante - da non confondere con "agricoltore" che era un proprietario delle sue terre, sebbene per snobismo o falsa modestia si usasse talora "contadino" anche per definire il proprietario agricolo - sei [[tu]]. Sì, tu. Anche se non zappi più la terra sotto ''dominus'' (signore [[Nobiltà|aristocratico]] [[borghese]]). Anche se in tasca c'hai una ''laura'' (cit. [[Totò]]) inutile in Scienza delle Comunicazioni, Lettere moderne, Scienze politiche e via dicendo.
 
== Percorso involutivo ==
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Infine tu sei passato a quello di [[precario]] cronico (quaternario 4.0, dove 0 è il patrimonio accumulabile dall'occupante tale settore nel corso d'una vita e 4 il voto complessivo da dare a una tale vita). Il padrone non lo vedi nemmeno più perché esiste solo su [[Facebook]] o non compare proprio.
 
Il contadino non proprietario delle terre coltivate si distinse fin dall'antichità per il fatto di non possedere nulla: manco la proprietà della zappa con la quale zappava la terrà del proprietario.
 
Trascorreva il tempo sul podere, che non era suo, perciò ogni tanto si incazzava maledendo la sorte, il padrone, la moglie, i figli e la vacca della stalla (che pure non era sua), la grandine se grandinava, la pioggia se pioveva, il sole se spuntava, il sole se tramontava, la neve se nevicava, etc. etc.
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== Il podere ==
La struttura del podere era semplicissima: in alto la [[villa|casa padronale]], in basso la casetta o torretta colonica, dove il contadino divideva il pasto con i 28 figli vivi (i 15 morti dopo il parto della [[moglie]] erano l'unica sua consolazione, in quanto non da sfamare).
 
In alcuni casi, il dominus non era un farabutto e cercava un contatto esistenziale con il colono, una più adeguata ridistribuzione del (magro) reddito complessivo del podere, che si divideva in:
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