Concerti Poloslovacchi di Bach: differenze tra le versioni

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I '''Concerti Poloslovacchi di Bach''' sono l'opera migliore scritta da [[Johann Sebastian Bach]] assieme alla sua versione mixata di ''O' sole mio''.<br />
Trattasi di 6 concerti scritti da Bach durante il periodo in cui rimase al buio. La caratteristica principale di quest'opera è dunque la sua forma totalmente libera, in cui l'esecutore scrive le note sullo spartito sperando di averle inserite nel rigo giusto, in attesa che qualcuno gli porti una [[cazzo]] di candela.
Trattasi di 6 concerti scritti da Bach durante il periodo in cui rimase al buio. La caratteristica principale di quest'operI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di BachI Concerti Poloslovacchi di 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spartito sperando di averle inserite nel rigo giusto, in attesa che qualcuno gli porti una [[cazzo]] di candela.
La stessa denominazione di "concerti poloslovacchi" è tutt'ora oggetto di studio. Probabilmente al momento di comporli il maestro si trovava al confine tra [[Polonia]] e Slovacchia e decise così di onorare entrambi gli stati per non scontentare [[nessuno]], lo stesso accorgimento usato in altri suoi lavori come la ''Marcia olandobelga'', l'''Ouverture austrosvizzera'' e i ''Preludi della A8 Milano-Varese''.
 
== La nascita dei concerti ==
[[File:Bach fa boccacce.jpg|thumb|right|320px|[[Johann Sebastian Bach|JSB]] cerca di far capire a sua moglie la nota dopo il '''FA''', il '''[[LOL]]''' presente nel 5 rigo del componimento.]]
Non si sa con esattezza quando questi concerti videro la luce, nel senso letterale della parola. Per certo si sa che l'influenza del modello di [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]], di Brahms e dei [[Beatles]] è molto forte. Fonti recenti (i bigliettini che [[Giovanni Allevi]] si portava per le verifiche al Conservatorio) dicono che uno di questi concerti venne presentato al [[Festivalbar]] del [[1728]], presentato dal prozio di [[Pippo Baudo]]. A quanto pare si trattava dell'ultimo concerto, quindi, se il VI è stato presentato in quell'[[anno]], l'inizio della composizione di queste opere dovrebbe risalire al'incirca al [[1432]], quando Bach non era ancora nato, un vero rompicapo per gli storici. La fonte principale prima citata è però [[FIAT|poco affidabile]], in quanto si sa che Giovanni è troppo povero per comprarsi i libri di testo e, quindi, li studia mentalmente a distanza. Di conseguenza, la loro nascita rimane un mistero.
 
== La dedica. ==
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