Clan dei marsigliesi: differenze tra le versioni

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* '''Albert Bergamelli''' era tra gli "uomini d'oro" (come vennero battezzati nel '64) di via Montenapoleone. Originario di Vitry-sur-Seine, un comune vicino a Marsiglia quanto [[Pordenone]] lo è a [[Cosenza]], entrò presto in contatto con la malavita organizzata. Le alternative sarebbero state: farsi [[prete]] (spinto dalla madre molto religiosa) o entrare in politica (raccomandato da suo zio); a conti fatti, erano tutte attività con elevata possibilità di commettere reati. Dopo aver [[Manuali:Finire in gattabuia|dimorato nella maggior parte delle galere]] presenti sulla tratta [[Parigi]]-[[Firenze]], nel 1973 fa perdere le sue tracce e si trasferisce a Roma, lavorando nella banda di Lallo lo Zoppo, ex campione testaccino di corsa campestre gambizzato da Franchino "er criminale". Qui conosce i futuri soci.
* '''Maffeo Bellicini''', detto Lino, è di origini [[Brescia|bresciane]] ed è già uno stimato bandito di fama internazionale. Anche lui ha iniziato a delinquere in giovane età, grazie ad una cooperazione tra [[università]] europee (evolutasi in seguito nel [[progetto Erasmus]]) usufruisce di un periodo di apprendistato criminale nel clan di Jean Claude Zigulì, dedito allo spaccio di pastiglie balsamiche e allo sfruttamento della [[prostituzione]]. Prosegue la sua carriera in [[Svizzera]], specializzandosi nei sequestri delle [[E la marmotta confeziona la cioccolata|marmotte dei cioccolatifici]], in seguito raggiunge il [[Portogallo]] dove, nel corso di una rapina in [[banca]] durante il carnevale di Lisbona, si arrende ad un bambino vestito da sceriffo, credendolo un agente dell'Interpol. Dopo essere riuscito ad evadere, si trasferisce a Roma e conosce Bergamelli.
* '''Jacques René Berenguer''' era già nella capitale dal [[1971]]. C'era arrivato sull'onda dei successi ottenuti in Francia, dove aveva trionfato ai "Dirty Awards" , premio clandestino conferito al ''Peggior [[figlio di puttana]] [[Assassino|scannacristiani]]'' dell'anno. Viene però arrestato per l'omicidio di una prostituta e, nel [[1973]], si arrampica sul tetto del carcere per sollecitare la concessione della libertà provvisoria. {{Citnec|Chiaramente}} viene liberato e torna a Roma. Appena incontra gli altri due il feeling è immediato, sono convinti che la frammentata delinquenza romana è composta principalmente da mezze seghe, decidono quindi di mettersi in proprio e prendersi tutto. Si fanno chiamare la banda delle 3 B, non tanto per le iniziali (anche se era una curiosa coincidenza) quanto per l'amore dei [[Spaghetti western|film western]]. Con un chiaro omaggio a [[Sergio Leone]] si fannnofanno conoscere come ''[[Il buono, il brutto, il cattivo|il buono, il brutto, il bastardo]]''.
 
=== 1975: i sequestri ===
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