Città metropolitana di Catania: differenze tra le versioni

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L'Etna, montagna per eccellenza, ha da sempre attirato villeggianti estivi in cerca di frescura durante l'estate. La storia di questi paesini si può riassumere semplicemente con queste origini. Il più delle volte si tratta di villaggi eretti interamente con la pietra lavica, altrimenti si sono preferite rocce vulcaniche. La popolazione che caratterizza questi comuni ha mantenuto molto più marcatamente l'aspetto e le usanze [[Ciclope|ciclopiche]]. Tranne la domenica che è festivo.
 
==== Adrano ==== [[File:DSCN0356.jpg]]
==== Adrano ====
Questa località fu un'antica gloria del corollario urbano di Catania, ma in epoche recenti venne quasi del tutto abbandonata fino a diventare una ricca comunità di pastori. L'aria che si respira è ancora quella agreste, così spesso gli uomini sembrano tanti [[Satiro|satirelli]] metà uomo e metà capra, mentre le fanciulle ricordano vagamente le [[Menade|menadi]]: metà fanciulle e metà zoccole.
 
;Monumenti, luoghi di interesse e altra roba simpatica
Il territorio di Adrano è famoso per le curiosità naturali e antropiche che lo rendono un comune fuori dal comune. In città si ammirano il [[castello]] medioevale - oggi museo, pinacoteca, sala ricevimenti e piano bar - che la leggenda vuole fosse un castello medioevale, la [[Chiesa (edificio)|chiesa]] madre apparentemente antica e invece è stata invecchiata di proposito mettendola a bagno in una soluzione speciale, il monumento a [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] che ce ne è sempre uno in ogni città. Fuori dall'abitato sono noti - dal punto di vista naturalistico - i "boschi periodici" così chiamati perché sorgono periodicamente sulle ceneri di quelli incendiati nella stagione precedente, mentre anche gli speleologi più attenti sapranno che la zona è invasa da grotte e cavità ricche di micro habitat cavernicoli che - cosa assai perniciosa - non sono state ancora ostruite, demolite o riempite di cemento, come invece hanno ben provveduto in altri comuni della provincia. Inoltre importanti siti archeologici quale il ''Ponte dei Saraceni'', chiamato così perché spesso chiuso con un sistema di saracinesche, e la contrada ''Mendolito'' che ha restituito un intero villaggio preistorico ancora in buone condizioni, compresi il parcheggio del centro commerciale e il mercatino delle pulci. Ovviamente il villaggio è ancora abitato. Dagli stessi indigeni preistorici. Il che è piuttosto strano, se si considera che le rovine erano sepolte da due metri di terra.
Di recente costruzione sono i templi dedicati alla Dea Quisquiliae, luoghi di culto ove gli adraniti depongono offerte sacrificali [[File:Esempio.jpg]]con cadenza giornaliera.
 
==== Malpasso ====
Utente anonimo