Cast Away: differenze tra le versioni

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Chuck Noland è un uomo di [[Fama|successo]]. Questo perché è [[Stati Uniti d'America|americano]], lavora in una grossa azienda che spedisce [[Pacco bomba|pacchi]] in tutto il mondo e ha un'agenda su cui annota i suoi impegni. Ciò fa di lui un figo, anche se indossa maglioni di pessimo gusto, non si chiama Jack e non ha una pistola. Ossessionato dal [[tempo]], cronometra tutto ciò che gli sta intorno: dal tempo che gli operai impiegano per imballare un pacco fino alla durata degli [[Orgasmo|orgasmi]] dei [[Maiale|maiali]]. Nel tempo libero si allenava per entrare nel guinness dei primati con il record di "apertura e chiusura della cerniera lampo", ma ci ha rinunciato dopo essersi chiuso dentro il suo [[Pene|affare]] per la terza volta.
 
All'inizio del film Chuck si trova in [[Russia]] e si comporta da tipico americano spaccone: ruba la bicicletta ad un [[bambino|bambino disabile]] e inganna un ragazzino facendogli consegnare un pacco e pagandolo con uno Snickers. Inoltre apre un nuovo punto di smistamento pacchi per la sua azienda, con l'intento di sfruttare la manodopera dei lavoratori [[russia|russi]], notoriamente analfabeti e propensi a farsi sfruttare senza fare domande.
 
Una volta tornato a casa dalla sua futura moglie, festeggia il [[Natale]] con alcuni amici. Quella sera Chuck Noland indossa un [[maglione]] così orrendo che la sua [[fidanzata]] decide tacitamente di non [[matrimonio|sposarlo]] più. Nello stesso momento Chuck matura l'idea di partecipare all'[[Isola dei famosi]] (che quell'anno si teneva nell'Oceano Pacifico). Il giorno dopo, quindi, parte promettendo di tornare entro [[capodanno]]. Successivamente si giustificherà dicendo che intendeva il [[capodanno]] di quattro anni dopo.
 
=== L'incidente ===
[[File:Cast Away.jpg|right|thumb|250px|Chuck Noland, prima del naufragio.]]
Durante il viaggio in [[aereo]] verso l'Isola, però, al pilota viene voglia di un caffelatte shakerato, e siccome non può lasciare i comandi inizia a far compiere all'aereo movimenti sussultori. Così facendo l'aereo si schianta in [[mare]] e il pilota giustamente muore. Siccome la sua azione era stata troppo stupida, però, anche il resto dell'equipaggio merita la morte: l'unico a salvarsi è Chuck, che si era preventivamente appropriato della bombola d'[[ossigeno]] del co-pilota, il quale successivamente tornerà in scena sottoforma di boa galleggiante.
 
In seguito allo schianto dell'aereo, il naufrago Chuck Noland si ritrova su un'[[isola]] disabitata. Seguono circa 7,4 ore di [[silenzio]] in cui il regista ha voluto sottolineare l'inutilità di vivere da soli su un'isola, ma soprattutto ha voluto sottolineare il fatto che gli avanzava un bel po' di pellicola e non sapeva come utilizzarla.
 
=== Sopravvivere su un'isola disabitata ===
Dopo pochi giorni, il [[mare]] comincia a restituire il contenuto dell'aereo, che era composto per lo più da pacchi che dovevano essere consegnati dalla FedEx. Il protagonista può così rallegrarsi e fare uso di oggetti che risultano utilissimi su un'isola del Pacifico, come pattini da ghiaccio e palloni da pallavolo.
Con diversi giorni di [[ritardo]], sul bagnasciuga arriva anche il co-pilota. Quest'ultimo appare [[verde]] e orrendamente rigonfio, al che Chuck Noland formula due ipotesi: la prima era che fosse morto; la seconda invece imputava il gonfiore al fatto che l'[[uomo]] non mangiava [[yogurt]] da diverse settimane e quindi aveva una carenza di [[Bifidus Actiregularis]]. Nel dubbio, lo seppellisce per evitare il diffondersi di un'epidemia che avrebbe sterminato il 100% della popolazione dell'isola, e soprattutto per evitare di dover dividere con lui il poco cibo a disposizione, qualora fosse stato vivo. Dopo essere riuscito ad accendere un [[fuoco]] con l'alito, inizia a catturare [[pesci]] e granchi per farli alla brace.
[[File:Zattera mezza scassata.jpg|left|thumb|270px|L'imbarcazione che gli salverà la vita, piccolo capolavoro di [[ingegneria]] frutto di attente riflessioni.]]
 
=== Wilson ===
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=== Il ritorno a casa ===
Dopo aver ottenuto la vela, ci costruisce intorno una [[zattera]] usando una matita, un elastico e un [[limone]], riempendo gli spazi vuoti con l'ausilio di sabbia, saliva e buone speranze. La solida imbarcazione, equipaggiata con remi e due scialuppe di salvataggio, si accinge così ad attraversare mezzo [[oceano]] Pacifico. Ormai alla deriva, viene ritrovato impigliato nella rete di un peschereccio [[Canada|canadese]], scambiato per un [[pesce sega]] e venduto al mercato del pesce al prezzo di sette dollari al chilo. Tornerà a casa in scatola e scoprirà che tutti quelli che lo amavano avevano smesso di cercarlo da circa 30 minuti dopo il naufragio e celebrato il suo [[funerale]] il giorno dopo la scomparsa. Nella scena finale, un ormai traumatizzato Chuck Noland non riuscirà neanche a flirtare con una [[bella figa|bella gnocca]], l'unica del film tra l'altro, che compare per circa due minuti.
{{Finetrama}}
 
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*Il film è tratto da una storia vera, tratta a sua volta da un libro
*In realtà Wilson era solo un [[Super Santos]]
*Non tutti sanno che l'isola su cui è stato girato il film in realtà non era altro che il guscio di una [[tartaruga]] gigante che fluttuava nell'oceano Pacifico
*È per questo che nessuno ha mai trovato Chuck Noland, perché l'isola era in continuo movimento
 
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