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'''Carmine Crocco''' ([[5 giugno]] [[1830]] - [[30 febbraio]] [[1802]]), conosciuto anche come "''Flagello di Dio''" o "''Lurido Terùn!''", fu {{censura|un
▲'''Carmine Crocco''' ([[5 giugno]] [[1830]] - [[30 febbraio]] [[1802]]), conosciuto anche come "''Flagello di Dio''" o "''Lurido Terùn!''", fu {{censura|un impavido patriota, combattente rivoluzionario e un astuto generale che combatté per la libertà della sua gente dall'oppressione sanguinaria dei [[Piemonte|Piemontesi]]}} un barbaro, sudicio, analfabeta, [[terrone]], delinquente, mafioso, bandito, stupratore, giocatore d'azzardo, [[massone]], adepto del [[Ku Klux Klan|K.K.K.]]<ref>Vi sono tuttavia controversie sulla militanza nella suddetta setta, poichè è vietato l'accesso non solo a [[negri]] e [[ricchione|ricchioni]] ma anche ai [[terroni]].</ref> e chi più ne ha più ne metta, brigante che disertò l'esercito [[Savoia|Sabaudo]] per combattere e ribellarsi all'[[Risorgimento|Unità D'Italia]]
<ref>"''Lla Storria di Itaglia'', [[Renzo Bossi]],[[2012]], Mondadori</ref>
{{wikipedia}}
== Biografia ==
[[File:
Carmine Donatello Crocco nacque a [[Basilicata|Rionero
Il padre era un [[brigantaggio|brigante]], la madre una [[brigantaggio|brigantessa]] (prima ancora del [[Risorgimento]]).
Era il 23° figlio dei Crocco, l'unico superstite tra i fratelli al [[colera]] ed alla [[peste bubbonica]] che infuriava in paese dal [[Medioevo|1400]].
Oltre a frequentare i peggiori bar rioneresi giocando al mezzo giro e a bere Aglianico, il piccolo Carmine diede subito sfoggio delle sue più celebri qualità: pare che all'età di 6 anni, dopo aver bisticciato con un coetaneo che gli aveva rubato una macchinina, abbia sgozzato quest'ultimo trascinando il cadavere per tutto il paese per poi buttarlo in un dirupo.
All'età di 19 anni realizzò il suo sogno: fare il [[calzolaio]].
Si aprì quindi una piccola bottega di scarpe per [[brigante|briganti]], che presto diventò una ditta celebre in tutto il mondo: la [[Crocs S.p.A]].
Il suo sogno fu però interrotto quando un superbo signorotto del luogo, un certo Don
Ah, già che c'era, gli violentò la sorella. E la nonna. E il cane.
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Dopo qualche giorno dalla sentenza della [[Cassazione]], che lo espropriò di tutti gli averi e lo costrinse all'arruolamento nelle file dell'esercito [[Savoia|sabaudo]], invitò con un pretesto Don Peppino ad una fiera del [[chili]], in cui costrinse l'ignaro malcapitato a mangiare i resti dei suoi genitori per poi svelargli il piano e leccargli le lacrime davanti a tutta la città.
== La latitanza e il
[[File:Leonida - Crocco.jpg|
Dopo aver litigato con il [[Sergente Maggiore Hartman|Sergente Maggiore capo istruttore]] durante l'addestramento militare, decise di scappare e darsi alla macchia.
Ah, già che c'era uccise il [[Sergente Maggiore Hartman|Sergente]] a colpi di [[machete]]. E il compagno di stanza. E l'intero plotone.
{{
[[File:Brigantessa.jpg|
Durante la latitanza riuscì ad organizzare un esercito di briganti, di quasi 2.000 uomini, che nella seconda metà dell'800
▲[[File:Brigantessa.jpg|right|thumb|180px|Crocco, ormai latitante, elude l'esercito [[Piemonte|Piemontese]] nascondendosi al mondo intero con un astuto travestimento.]]
▲Durante la latitanza riuscì ad organizzare un esercito di briganti, di quasi 2.000 uomini, che nella seconda metà dell'800 {{s|fece cagare sotto}} diede parecchi problemi al [[re]] ed al suo [[entourage]], che vedevano sgretolarsi il sogno di governare autorevolmente {{s|una massa di imbecilli cagasotto, morti di fame ed ignoranti}} ''uno Stato unito, forte e compatto''.
{{
Il [[re]], dunque, rivoluziona e modernizza l'[[esercito italiano]] (pare che combattessero ancora con clave e fionde) e conduce una mirata e pacifica campagna militare nel [[Terronia|Meridione]]: ordina infatti ai suoi uomini {{censura|di sterminare migliaia di innocenti, di violentare le donne, di distruggere interi paesi, fucilazioni di massa qua e là}} di arrestare solo veri delinquenti, di distribuire caramelle e cioccolatini e di ''mettere dei fiori nei loro cannoni''.
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A [[Basilicata|Rionero]], dove Crocco aveva posto il suo quartier generale, si ebbe lo scontro decisivo: al [[re]], infatti, fu riferito da un brigante disertore dove si nascondeva il terribile assassino e questi, per far capire quanto l'[[Italia]] amasse e rispettasse i meridionali, mandò in avanscoperta e disarmati i reparti dell'[[esercito]] provenienti proprio dal [[Terrone|Sud]].
{{
===
Ovviamente il destino di Crocco era segnato: fu imprigionato {{censura|e i suoi uomini massacrati}} e lasciato marcire in cella per una cinquantina d'anni.
Durante questo lasso di tempo fu condotto il classico processo all'[[Itaglia|italiana]] che, come tale, non si concluse mai.
Il povero [[Carmine]], infatti, preferì lasciarsi morire di [[inedia]] che aspettare ancora la sentenza. In effetti, il processo è tuttora in corso.
== Luogotenenti di Crocco ==
[[File:ZZ top.jpg|
* [[Ninco Nanco]]
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*''Terronator''
*''E.T. l'extra-terrone''
*''La corazzata
*''Mr. Croccodile Dundee''
== Note ==
<references/>
{{portali|Risorgimento}}▼
{{DEFAULTSORT:Crocco}}
[[Categoria:Criminali]]
[[Categoria:Militari]]
▲{{portali|Risorgimento}}
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Provincia di Potenza]]
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