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{{Carlo Lucarelli}}
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{{Cit|Carlo è vivo e lotta insieme a noi. Come [[Elvis]].|[[Sedicenne comunista]]}}
Quella che raccontiamo stasera è una strana storia. Una storia piena di misteri e di contraddizioni. Una storia di estintori senza incendi, di omicidi senza colpevoli, di spari senza motivo. Se fosse un [[romanzo]] sarebbe un fallimento: nessuno legge più i libri. Ma quello di stasera non è un romanzo, stasera raccontiamo una [[storia vera]]. La storia di '''Carlo Giuliani'''.
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== La morte ==
Passa ancora qualche anno. È il [[20 luglio]] [[2001]]. Siamo a Piazza Alimonda, a [[Genova]], durante il [[G8 di Genova|G8]]. Un Defender con a bordo [[tre]] carabinieri sta partendo dalla piazza: lo guida Filippo Cavataio, che ha preso la patente il giorno prima. Dovendo far manovra per uscire dal parcheggio, invece della retro ingrana la prima, schiantandosi contro un [[cassonetto]] per la raccolta dei [[Game Boy]].
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La piazza è piena di pericolosi [[no global|terroristi]] [[zombie]] [[cannibale|cannibali]], che circondano minacciosamente la jeep ora immobile: i tre militari sono terrorizzati. Il motore si è inceppato, e Cavataio gira più e più volte la chiave a vuoto ripetendo con voce rotta ''“... ti prego parti, ti prego parti, ti prego parti...”''.
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In secondo luogo, analizzando ad alto ingrandimento le immagini dello sparo, si può notare uno sbuffo di fumo fuoriuscire dallo zigomo di Carlo. Uno sbuffo di fumo come quelli che si osservano nelle ''demolizioni controllate''. Paura, eh?
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Infine, è stato dimostrato che i due [[proiettile|proiettili]] non hanno mai ferito Carlo. Il primo ha colpito [[Mio cugino|il ragno che usciva in quel momento preciso dal tronchetto della felicità]]. Il secondo invece è volato alto ed si è scontrato con un [[sasso]] che si trovava sulla sua traiettoria esattamente in quell'istante. C'era una probabilità su ventisette triliardi che accadesse, ed è accaduto. Poi dicono che Dio non esiste.
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