Bunga bunga: differenze tra le versioni

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===Il parere dell'antropologo Leonardo Melis ===
[[File:Scheletri con bacino frantumato.jpg|right|thumb|250px|Morte da Bunga Bunga.]]bacin
 
Il ''bunga bunga'' in terra sarda, non poteva sfuggire all'occhiuta attenzione dell'[[antropologo]], [[archeologo]] e fantasista [[Leonardo Melis]], acuto osservatore dell'evoluzione dei costumi isolani. Dalle dense pagine del suo saggio apprendiamo che il rito del ''bunga bunga'' fu inventato dai [[Popoli del mare]] per rinforzare lo coesione del gruppo, messa a dura prova dalle tremende condizioni di vita durante le frequenti crociere nel mediterraneo dall'[[antico Egitto]] alla [[Sardegna]], a bordo delle famose carrette del mare.
 
Il rituale, si sarebbe poi trasmesso alle popolazioni affacciate sul Golfo della Sirte, venutene a conoscenza nel corso di un respingimento in mare messo in atto dalle pentecontere di vedetta libiche, coadiuvati da [[Celti]] della [[Padania]] e di generazione in generazione fino a [[Gheddafi]] e [[Hosni Mubarak|Moubarak]].
 
A questo punto, sempre secondo la dotta ricostruzione di Melis, entrerebbe in gioco Silvio Berlusconi il quale, in uno dei momenti più alti e costruttivi della sua luminosa politica estera, avrebbe perorato la tenuta di una sessione straordinaria dell'assemblea generale interamente dedicata alla didattica del ''bunga bunga''. Solo di fronte al consueto indecisionismo dell'[[ONU]], avrebbe organizzato con l'amico Gheddafi degli intensi stage, a beneficio suo e della sua corte, nella magnifica tenda berbera piantata a [[Roma]], sui prati di Villa Pamphili.
 
Alle intense sedute didattiche non ha potuto partecipare il presidente egiziano Mubarak, anch'egli invitato, ma costretto a declinare per precedenti, anche se meno importanti, impegni istituzionali. Per farsi perdonare, il presidente Mubarak ha inviato in sua vece la professoressa Karima Keyek al Mubarak, più nota come ''Ruby Bungabunga Rubacuori''.
 
===Il ''bunga bunga'' come rito di passaggio a nuove dimensioni spirituali===
[[File:suorasorca1.jpg|left|thumb|150 px|Una spiritualità intensa e composta, sembra attraversare la concentrata espressività di Ruby, qui colta in una fase topica del rito di passaggio del ''bunga bunga'', mentre si accinge a ricevere la definitiva benedizione dall'[[Unto dal Signore|Unto del Signore]], che ne sancirà l'agognata adesione alla [[Cattolicesimo|fede cattolica]], per la gioia di Monsignor Fisichella.]]
 
Il rituale può assumere in certi casi una diversa sfumatura, così sottile da essere sfuggita perfino all'acutissimo antropologo Leonardo Melis: ciò è emerso a sorpresa durante la trasmissione [[Annozero]] di [[Michele Santoro]]. In un'intervista telefonica gentilmente concessa alla redazione del programma, la minorenne marocchina Ruby Rubacuori ha rivelato un commovente dettaglio circa la condotta del premier Berlusconi: questi, da [[buon samaritano]], in mezzo ai tanti farisei della sinistra, avrebbe semplicemente agevolato la liberazione della ragazza dagli asfissianti catene psicologiche della sua fede originaria, permettendole di abbracciare consapevolmente la più consona [[cattolicesimo|fede cattolica]]. In questa nuova ottica, il ''bunga bunga'' si rivelerebbe come un rito di passaggio, attraverso il quale suggellare il sofferto e delicato passaggio all'esperienza spirituale della nuova fede cattolica.
 
La notizia ha riempito di entusiasmo gli ambienti vaticani, che si sono espressi con alte e ferme parole, per bocca di monsignor Fisichella, precipitatosi a dichiarare alle agenzie: «''L'avevo detto io che il bunga-bunga andava collocato nel suo contesto!''»
 
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