Béla Tarr: differenze tra le versioni

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Sempre più consapevole del proprio talento (omicida), il nostro eroe comprende che la sua via non è la musica, bensì il cinema. Si procura così una cinepresa amatoriale e realizza la sua prima opera, un cortometraggio di 190 minuti che testimonia la lunga e straziante agonia del suo gatto szomorúság-a-pikk. Il film è considerato dagli [[Nessuno|esperti]] una toccante riflessione sulla vita delle classi disagiate nonchè, ovviamente, un omaggio alla triste e nebbiosa pianura ungherese (com'è noto, infatti, in [[Ungheria]] non spunta mai il sole e inoltre il mondo è in bianco e nero).
 
[[File:Nebbia in città.gif|250px|right|thumb|L'ungheria vista da BèlaBéla Tarr]]
È in questo periodo che Tarr conosce lo sceneggiatore [[Giacomo Leopardi]]. I due scoprono notevoli affinità tematiche e decidono di avviare un progetto per un nuovo film che si intitolerà
"A boldogtalan paraszti élet egy olyan világban, ahol az Isten halott, és mi több, mindig esik az eső" (''"l'infelice vita dei contadini in un mondo in cui Dio è morto e perdipiù piove sempre"''). La sceneggiatura del noto poeta e sceneggiatore italiano raccontava una storia epica che tocca tutte le grandi tematiche del pessimismo cosmico ma tutto ciò che si sa sul film è che si apre con un piano sequenza di circa sei ore in cui delle vacche pascolano in un prato.
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'''Atto I'''
 
[[File:Deportati ebrei.jpg|thumb|right|280px|IlUna popolodelle ungheresepiù secondoallegre Bèlascene tarrdell'opera di Tarr.]]
È un triste e nebbioso matino nella pianura ungherese. Il contadino Vesztes si sveglia, sbadiglia, si stiracchia, sbadiglia di nuovo, si gratta dietro l'orecchio, cerca i pantaloni, trova i pantaloni, si mette i pantaloni. I pantaloni sono scuciti. Cuce i pantaloni. Abbottona i pantaloni. Cerca la calza sinistra, trova la calza sinistra, mette la calza sinistra. Cerca la calza destra, non trova la calza destra, cerca ancora la calza destra, trova la calza destra, mette la calza destra. Sbadiglia di nuovo. Si gratta la schiena, non riesce a grattarsi la schiena, riprova a grattarsi la schiena, non riesce ancora a grattarsi la schiena, cerca qualcosa con cui grattarsi la schiena, trova un rametto, si gratta la schiena. Cerca la camicia, trova la camicia, si mette la camicia, sbadiglia, si stiracchia, sbadiglia di nuovo, si gratta dietro l'orecchio (ha le pulci). Cerca la scarpa sinistra, trova la scarpa sinistra, mette la scarpa sinistra, allaccia la scarpa sinistra. Cerca la scarpa destra, non trova la scarpa destra, cerca ancora la scarpa destra, trova la scarpa destra, mette la scarpa destra, allaccia la scarpa destra. Sbadiglia ancora. Cerca la giacca, trova la giacca, mette la giacca, cerca la sciarpa, trova la sciarpa, mette la sciarpa. Cammina. Apre la porta. Esce. Cammina. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora (''mbè? ti stai annoiando? pensa al poveraccio che fa sta vita tutti i giorni mentre tu stai al calduccio a casa tua a leggere sta roba. ma non ti vergogni?''). Arriva. Cerca l'accetta, trova l'accetta, comincia a tagliare la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna (''lo vedi che vita fa sto povero cristo? ma lo vedi si o no??'').Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna (''cioè, una tragedia''). Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Starnutisce (''colpo di scena''). Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Starnutisce ancora. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Torna verso casa. Cammina. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora. Arriva. Mette sul fuoco una pentola. Si scotta. Cuoce dei fagioli. Aspetta che siano cotti. Li mangia. Si scotta la lingua. Pulisce la pentola. Sospira per la durezza della sua esistenza. Esce di casa.Cammina. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora . Arriva. Cerca l'accetta, trova l'accetta, comincia a tagliare la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna (''cioè, una tragedia''). Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Starnutisce. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Starnutisce ancora. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Taglia la legna, taglia ancora la legna, taglia ancora la legna. Torna verso casa. Cammina. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora. Cammina ancora. Arriva. Si spoglia. Si toglie la sciarpa. Si toglie la camicia. Si toglie i pantaloni. Si slaccia la scarpa destra. Si toglie la scarpa destra. Si toglie il calzino destro. Si slaccia la scarpa sinistra. Si toglie la scarpa sinistra. Si toglie il calzino destro. Sbadiglia. Sbadiglia di nuovo. Si corica. Si addormenta.
 
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