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Pater Noster qui es in cælis:
sanctificétur Nomen Tuum;
advéniat Regnum Tuum;
fiat volúntas Tua,
sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum
da nobis hódie;
et dimítte nobis débita nostra,
sicut et nos
dimíttimus debitóribus nostris;
et ne nos indúcas in tentatiónem;
sed líbera nos a malo.
Amen.
L'aggettivo supersubstantialem dell'originale traduzione della Vulgata è stato sostituito successivamente da cotidianum, come riportato qua sopra.
Da notare anche l'espressione ne nos inducas in tentationem, che presenta anche una particolarità grammaticale tipica del latino post classico: l'imperativo negativo nel latino classico era espresso con la forma ne + congiuntivo perfetto ovvero ne nos induxeris in tentationem, mentre la Vulgata usa il congiuntivo presente.
Traduzione italiana (versione in uso nella liturgia cattolica) [modifica]
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,[1]
ma liberaci dal male.
Amen
Traduzione italiana (versione in uso presso la Chiesa evangelica valdese[2]) [modifica]
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano;
e rimetti a noi i nostri debiti,
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori;
e non esporci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Tuo è il regno, la potenza, e la gloria nei secoli.
Amen.
Il Padre Nostro nella Bibbia [modifica]
Il racconto evangelico [modifica]
Nei due vangeli, è Gesù che insegna il Padre Nostro ai suoi discepoli per insegnar loro il modo corretto di pregare. Il racconto evangelico sembra indicare che i suoi seguaci prestavano completa fiducia ai suoi insegnamenti. Si deve ricordare che la religiosità ebraica del tempo era molto rigida ed aveva riti ed orazioni molto precisi. La relazione con Dio, che secondo le loro credenze reggeva tutto ciò che esiste, era qualcosa di molto delicato, e per questo chiesero a Gesù di indicar loro il modo corretto di rivolgersi a Lui.
Con la preghiera che insegnò loro, Gesù cercò di rompere con l’attitudine che tendeva ad allontanare l’uomo da Dio, e trovò nella semplicità lo strumento che facilitasse il dialogo con quell’Assoluto che Gesù chiamò ed insegnò a chiamare Padre.
== Varie tipologie di educatori ==
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