Austria: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Vienna}}
[[File:Austria_bandiera.png|left|thumb|180px|Non sono stati capaci nemmeno di copiare la svastica dai Tedeschi. L'hanno messa al contrario.]]
In principio il territorio austriaco era abitato per lo più dalle mosche e da mandrie di mucche. Con l'arrivo delle popolazioni celtiche, però, il quadro geo-politico mutò. In seguito fu conquistata dai [[Antica Roma|Romani]], e successivamente si alternarono [[Longobardi]], Cortobardi, [[Ostrogoti]], [[Franchi]], Bavari e Bavosi. In pratica tutti quanti, tranne gli austriaci, che erano impegnati ad organizzare scampagnate in montagna e tornei di sci. In seguito tutti se ne andarono, anche le mosche e le mucche, e il territorio rimase disabitato per diversi secoli.
 
Le origini dell'Austria come Stato, tuttavia, risalgono intorno all'anno [[1000]] quando il suo primo re, Ottone I, citò la parola "Austria" senza un motivo preciso. Ottone I lasciò il territorio in eredità al suo successore, Bronzone II, il quale decise di fondare un nuovo regno chiamato appunto [[Impero austriaco|Regno d'Austria]], o qualcosa di simile. Nel medioevo tale regnò passò sotto il dominio dei puffi, che lo invasero nel 1400 circa e, equipaggiati con slittini e archibugi ad acqua, misero a ferro e fuoco [[Vienna]]. Con la fine del regno di terrore di Bisnonno Puffo, l'Austria passò di nuovo agli [[Asburgo]], suoi legittimi proprietari, per poi fondersi nel grande [[Impero austro-ungarico]], insieme all'[[Ungheria]], in modo da sembrare più minacciosi insieme. Tale impero terminò con la [[Prima guerra mondiale]], quando, per seguire i sogni di gloria della Germania, l'Austria finì col perdere l'esercito, l'impero e la spavalderia, diventando uno stato insulso e inutile, quale è tuttora. Nella [[Seconda guerra mondiale]], [[Hitler]], che era austriaco, si recò a [[Vienna]] e disse:
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