Archeologia: differenze tra le versioni

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==Un po’ di Storia==
 
Il termine archeologia era già utilizzato dagli storici antichi, ma il primo che capì il vero significato del termine fu lo storico greco Tucidide, grande studioso nonché professore presso il liceo psicologico ''ZEUS'' di Tirana. Durante le sue lezioni egli utilizzava il termine per indicare il tempo che si perdeva parlando per ore su cose accadute secoli prima e che nessuno sapeva, ma sulle quali i suoi colleghi si azzeccavano arrivando a decidere le controversie tramite il lancio del coltello o peggio. Lui, uomo molto pratico, affermava che lo studio archeologico era un perfetto modo per abbordare le ragazze e niente altro, infatti durante l’interrogazione di storia bizantina bocciò un suo allievo perché aveva usato il termine ''scienza'' per definire l’archeologia. Il momento magico in cui proclamò l’utilità dell’archeologia, fu durante il ballo di fine anno quando discutendo con il professore di geografia sulla possibilità che i Cari avrebbero abitato in passato le isole dell'Egeo, lo studioso che doveva correggere le tesine delle classi 5°, affermò ''Ma a chi cazzo frega di questi Cari'', diventando il precursore della scie… ehm, (scusate), dell’archeologia. Con la caduta dell’impero Austro-Indiano e l’avvento del Medioevo gli studi iniziati da Tucidide subirono un arresto e ripresero solo con l'Umanesimo e il suo interesse per il passato classico, ma purtroppo per cause ancora ignote gli studiosi subirono una mutazione e vennero attratti dai modelli che erano riprodotti nelle sculture con gli attributi ''extra large'' (dal latino ''arcaico troppo grossi''), infatti in quel periodo si sviluppò un collezionismo di statue antiche e di falsi che fecero registrare cifre record, il PIL raggiunse il 110%. Comunque, lasciamo perdere le cazzate! il primo studioso che ritornò al pensiero del maestro TucididerTucidide, fu Johann Joachim Winckelmann, professore tedesco di sessuologia presso l’Università di Amsterdam, il quale dopo aver pubblicato nell’44 la sua ''Geshihte de Kunst des Altetum'' (in italiano ''Le arti del Kamasutra presso le Geishe''), partecipò agli scavi di Pompei e di Ercolano dove dai primi ritrovamenti lo studioso vide emergere cumuli di mondezza che i romani avevano ricoperto per risolvere il problema dato che non era stato possibile la costruzione ''dell’Inceneretum'' a causa delle proteste dei cittadini. Convinto che la città nascondesse un segno indirizzato a lui continuò nell’attività di scavo e riportò alla luce l’affresco del Lupanare, che lo rallegrò cosi tanto da indurlo a rivolgere la sua attenzione ad una delle sue più importanti scoperte dopo quella della Fusione Nucleare,''Troia'', la mitica rocca dove Ulisse vinse la coppa Uefa. La città lo stregò e fino alla sua morte avvenuta nel 125 in circostanze misteriose, nessuno sa cosa fece o con chi parlò, fu ritrovato solo un manoscritto da lui firmato intitolato ''Alle dame del castello piace tanto fare quello'', la leggenda vuole che sia tornato a Ustica con Ulisse.
Con l’avvento della tecnologia e quindi con uno studio più approfondito della materia si arrivò, negli anni ’60, alla cosiddetta ''archeologia processuale'', la quale si sviluppò per merito della senatrice Merlin che ambiva a collocare l'archeologia tra le scienze esatte, ma questo ambizioso progetto venne bocciato dalla Corte Costituzionale con la motivazione che il primo e l’unico studioso che aveva compreso l’archeologia era stato Tucidide,''' ''Tucy dicetit''''', e il progetto venne abbandonato. Ancora oggi l’archeologia non è una scienza esatta.
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#Aveva il bollino per circolare in centro?
#La biga di che marca era?
Grazie a queste domande riusciamo a capire che l’archeologia è e rimane una dellemateria scienzedavvero più affascinati, tante è che sono in molti a sceglierla come occupazioneaffascinante.
 
===L'aspirante archeologo e l’archeologo===
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