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'''L’archeologia'''
La facoltà di Archeologia è la scelta universitaria più gettonata da chi ha frequentato un liceo classico, infatti, sotto l’effetto di droghe credono di poter diventare [[Indiana Jones]], ma svanito l’effetto della sostanza allucinogena, finiscono a chiedere l’elemosina presso la stazione. C’è da dire comunque che recenti studi hanno dimostrato che appendendo al collo il cartello ''Sono un archeologo'' si ottengono più soldi rispetto al cartello con la scritta ''Ho fame'', quindi è una facoltà che ammettendo discreti guadagni ricompensa chi per anni ha faticato e studiato. (Ai giorni nostri non è poco!!).
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==Un po’ di Storia==
Il termine archeologia era già utilizzato dagli storici antichi, ma il primo che capì il vero significato del termine fu lo storico greco Tucidide, grande studioso
Il primo studioso che ritornò al pensiero del maestro Tucidider, fu Johann Joachim Winckelmann, professore tedesco di sessuologia presso l’Università di Amsterdam, il quale dopo aver pubblicato nell’44 la sua ''Geshihte de Kunst des Altetum'' (in italiano ''Le arti del Kamasutra presso le Geishe''), partecipò agli scavi di Pompei e di Ercolano dove dai primi ritrovamenti lo studioso vide emergere cumuli di mondezza che i romani avevano ricoperto per risolvere il problema dato che non era stato possibile la costruzione dell’Inceneretum a causa delle proteste dei cittadini. Convinto che la città nascondesse un segno indirizzato a lui continuò nell’attività di scavo e riportò alla luce l’affresco del Lupanare, che lo rallegrò tanto da indurlo a rivolgere la sua attenzione ad una delle sue più importanti scoperte dopo quella della Fusione Nucleare,''Troia'', la mitica rocca dove Ulisse vinse la coppa Uefa. La città lo stregò e fino alla sua morte avvenuta nel 125 in circostanze misteriose, nessuno sa cosa fece o con chi parlò, fu ritrovato solo un manoscritto da lui firmato intitolato ''Alle dame del castello piace tanto fare quello'', la leggenda vuole che sia tornato a Ustica con Ulisse.
Con l’avvento della tecnologia e quindi con uno studio più approfondito della materia si arrivò, negli anni ’60, alla cosiddetta ''archeologia processuale'', la quale si sviluppò
▲Con l’avvento della tecnologia e quindi con uno studio più approfondito della materia si arrivò, negli anni ’60, alla cosiddetta ''archeologia processuale'', la quale si sviluppò in particolare negli Stati Uniti per merito della senatrice Merlin, che ambiva a collocare l'archeologia tra le scienze esatte attraverso l'elaborazione di un metodo nuovo, che partendo da ipotesi teoriche arrivasse a verificarle grazie a metodi scientifici quale l’inchiappettamento. Si criticava la tendenza degli archeologi tradizionali a limitarsi alla pura e semplice fantasia con pratiche fai da te come i manu-fatti, ma senza una riflessione metodologica o una considerazione sugli effetti conseguenti a tale pratica.
==Tecniche per l'indagine archeologica==
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Fra le tecniche scientifiche più alla moda ci sono:
#Il Carbone 14 o la Carbonella 07 (se il reperto prende fuoco è, o meglio, era originale.)
#La Radiografia
#Il Radar (usato soprattutto dagli americani per scoprire le basi degli Spartani nel Mediterraneo).
#La Fotografia artistica, le migliori sono pubblicate su Max.
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