Antonio Salieri: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 13:
 
=== Verso la fine ===
Giunto alle pendici della [[vecchiaia]] i segni del tempo cominciarono a farsi sentire, tanto che Antonio fu costretto aad usare la sua [[tuba]] in [[zaffiro]] da 18 chili come [[apparecchio acustico]]. Terrorizzato all'idea di finire come [[Beethoven|uno dei suoi allievi più sfigati]], Salieri prese la [[Dracone|draconiana]] decisione di autoaccecarsi, convinto che ciò avrebbe potenziato gli altri quattro sensi e in particolar modo il suo amato [[udito]]. Cominciò dunque a tracannare bidoni di [[alcool]] metilico, con qualche [[patata]] fritta per accompagnare, finché non fu talmente stordito da non sentire nemmeno più gli [[ultimatum]] del suo [[fegato]], che alla fine fu soggetto a un'esplosione così spettacolare che i [[cinesi]] vollero conoscerne il trucco per il loro [[capodanno]].<br />Al suo [[funerale]] Antonio Salieri ricevette, come ultimo saluto, un [[requiem]] in Do diesis minor sesta diminuito sopradominante allegretto ma non troppo scritto da uno dei suoi discepoli prediletti, [[Joseph Weigl|Joseph "la bestia der Colosseo" Weigl]]:
{{quote2|Te salutamooooo o bel frocioneeeeeee!
Con questa composizioneeeeeee!<br />
Riga 24:
 
== La {{s|presunta e amichevole}} confermata e feroce rivalità con Mozart ==
La storia di rivalità tra Salieri e il suo allievo [[Mozart]] viene narrata dai nostri [[nonno|nonni]] mentre si sgranocchiano sementine salate, si vuotano i bicchieri di [[vino]] novello e la [[neve]] scende [[ozio|oziosa]] ricoprendo i tetti e i comignoli.
[[File:Ichabod Crane. La leggenda della valle addormentata.jpg|250px|thumb|right|Antonio Salieri ogni volta che giocava con Mozart a "chi ce l'ha più lungo".]]
{{quote2|C'era una volta un compositore che non sapeva che viene per chiunque il momento di tirare i remi in barca.<br />Il suo nome era ''Antonio'', ''Tonio'' per gli amici, ''Io'' per gli [[egocentrismo|egocentrici]], ''oh [[mona]]!'' per i suoi compaesani. Egli aveva un discepolo infido e ambizioso che, giorno dopo giorno, rosicchiava un pezzetto della sua poltrona del successo. Il suo nome era ''Wolfgang Amadeus'', ''Lupobanda Amedeo'' per gli amici italiani, ''[[secchione]] di merda'' per gli amici rosiconi, ''cipollino'' per il suo [[babbo]]. Tra i due la disputa diventava sempre più aspra finché un giorno degenerò, tanto che finì che uno soffiò il pan di bocca all'altro:
Utente anonimo