Antonio Salieri: differenze tra le versioni

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=== Gli ultimi anni ===
Giunto alle pendici della vecchiaia i segni del tempo cominciarono a farsi sentire, tanto che Antonio fu costretto a usare la sua tuba in Re maggiore come apparecchio acustico. Terrorizzato all'idea di finire come uno dei suoi allievi più sfigati, Salieri prese la draconiana decisione di autoaccecarsi, convinto che ciò avrebbe potenziato gli altri quattro sensi, in particolar modo il suo amato udito. Cominciò dunque a tracannare bidoni di alcool metilico, con qualche patatinapatata fritta per accompagnare, finché non fu talmente stordito da non sentire nemmeno più gli ultimatum del suo fegato, che alla fine fu soggetto a un'esplosione così spettacolare che i cinesi vollero conoscerne il trucco per il loro capodanno. Al suo funerale Antonio Salieri ricevette, come ultimo saluto, un requiem in Do diesis minor settima diminuito sopradominante allegretto ma non troppo scritto da uno dei suoi allievi prediletti, Jeff Kinney: Diario di una schiappa.
 
== La {{s|presunta e amichevole}} confermata e feroce rivalità con Mozart ==
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