Non si usa quasi più ma non è errato
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== Biografia ==
=== I primi anni ===
Antonio Salieri naque in provincia di Verona, cosa che lo rese di [[diritto]] un "provincialotto".<br />Si avvicinò che era ancora giovane alla musica grazie al suo [[violino]], da lui usato come remo per raggiungere un isolotto in mezzo all'[[Adige]]: era infatti su quello scoglio brullo che sorgeva il [[conservatorio]], dove una giovane promessa della melodia suonò fino ai quattordici anni, senza che nessuno gi aprisse.<br />Nel [[1964]] comunicò ai suoi [[genitori]] di voler diventare un grande [[compositore]] e loro, per tutta risposta, creparono dalle risate. [[Orfano]] dunque in età [[adolescente|adolescenziale]], nel [[fiore]] della sua carriera artistica e con due [[spalle]] da rematore da far [[squirt|squirtare]] pure la [[Federica Pellegrini|Pellegrini]], Antonio si affidò al [[fratello]] Francesco, detto "il [[gorilla]]" perché riusciva a toccarsi le punte dei [[piedi]] mentre stava sull'attenti. Approdati a [[Venezia]], Francesco e Antonio presero strade diverse: il primo venne notato dall'[[allenatore]] del [[Foot Ball Club Unione Venezia]] e ingaggiato come [[portiere]] con un contratto secolare, il secondo riprese gli studi musicali al conservatorio, dove questa volta riuscì a farsi aprire spacciandosi per il [[fattorino]] delle [[pizza|pizze]].<br />Non passò molto tempo che un ancor giovane Antonio venne notato da [[Florian Leopold Gassmann]], il [[maestro di cappella]] "dalla gaia favella" della corte austriaca.[[File:D'Alema caricatura.jpg|thumb|left|333px|Antonio Salieri fu il primo a sperimentare il [[pianoforte]] elettrico.]] Florian
=== L'apice della sua carriera ===
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=== Verso la fine ===
Giunto alle pendici della [[vecchiaia]] i segni del tempo cominciarono a farsi sentire, tanto che Antonio fu costretto
{{quote2|Te salutamooooo o bel frocioneeeeeee!
Con questa composizioneeeeeee!<br />
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== La {{s|presunta e amichevole}} confermata e feroce rivalità con Mozart ==
La storia di rivalità tra Salieri e il suo allievo [[Mozart]] viene narrata dai nostri [[nonno|nonni]] mentre si sgranocchiano sementine salate, si vuotano i bicchieri di [[vino]] novello e la [[neve]] scende [[ozio|oziosa]] ricoprendo i tetti e i comignoli.
[[File:Ichabod Crane. La leggenda della valle addormentata.jpg|250px|thumb|right|Antonio Salieri ogni volta che giocava con Mozart a "chi ce l'ha più lungo".]]
{{quote2|C'era una volta un compositore che non sapeva che viene per chiunque il momento di tirare i remi in barca.<br />Il suo nome era ''Antonio'', ''Tonio'' per gli amici, ''Io'' per gli [[egocentrismo|egocentrici]], ''oh [[mona]]!'' per i suoi compaesani. Egli aveva un discepolo infido e ambizioso che, giorno dopo giorno, rosicchiava un pezzetto della sua poltrona del successo. Il suo nome era ''Wolfgang Amadeus'', ''Lupobanda Amedeo'' per gli amici italiani, ''[[secchione]] di merda'' per gli amici rosiconi, ''cipollino'' per il suo [[babbo]]. Tra i due la disputa diventava sempre più aspra finché un giorno degenerò, tanto che finì che uno soffiò il pan di bocca all'altro:
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