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{{Cit|cjiovvne kjvba nlqnj nqlojvwbb nqhhyfovj klcvhvbw, chiero?|Discorso tipo di Tonino Matarrese}}
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Dopo gli studi viene eletto deputato con il Partito della Pagnotta e pochi anni dopo sostituisce il fratello Vincenzo alla presidenza dell'[[As Bari]]. Protagonista nella [[telenovela]] "[[Dinasty]]", ispirata alla sua famiglia, nella quale interpreta sé stesso, vince due [[Oscar]] come attore e attrice non protagonista.
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Nel [[1985]] viene nominato membro dell'esecutivo dell'[[UEFA]] per la profonda conoscenza delle lingue, in particolare [[inglese]], [[francese]] e [[Islanda|islandese]].
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Tonino viene chiamato al capezzale del [[calcio]] quando la situazione è ormai disperata. La maggior parte dei [[bambini]] delle elementari pratica il [[Cricket]] o il [[Curling]], a causa della violenza dilagante negli stadi che ha visto già la distruzione dello stadio di [[Empoli]] con una bomba carta all'[[uranio]] arricchito lanciata da un gruppo di facinorosi.
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Il geniale Tonino messo alle strette prende delle contromisure immediate anche se drastiche: consente a [[Bettarini]] e [[Coco]] di giocare in [[Serie A]] per far lievitare il numero di donne tifose, e poi emana un'ordinanza nella quale impone a tutti i giocatori, pena amputazione di un arto, di farsi vedere in giro con ragazze dal requisito minimo di misure pari o superiore a quelle di [[Valeria Marini]]. Così facendo i bambini (maschi) ritornano timidamente a interessarsi di calcio, almeno in bagno. Risolta l'emergenza, l'ormai onnipotente Tonino sale al Soglio Presidenziale della Lega Calcio e comincia un'opera di epurazione degli oppositori che culminerà con i fallimenti di [[SSC Napoli|Napoli]] e [[Fiorentina]] (con castrazione chimica di [[Vittorio Cecchi-Gori]]) e la retrocessione della [[Juventus]], che ha visto l'opposizione del prode [[Lapo Elkann]], condannato alla sodomizzazione per mezzo di due [[trans]]. Il delirio di onnopotenza è culminato con l'obbligo per tutte le società [[Italia|italiane]] di calcio di affiggere nella sede principale l'effige del Presidentissimo.
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