Andrea Diprè: differenze tra le versioni

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{{scadenza|20121118151550|note=[[Manuale d'umorismo|Poco umoristico]], senza immagini e [[Aiuto:Manuale/Formattazione|malformattato]]|firma={{Utente:Undead Lord/firma}} 16:15, nov 11, 2012 (CET)}}
 
{{Cit|- ... perchèPerchè io non voglio evirare minipeni... Mi limito a farli esplodere di piacere.|Franca Kodi su Andrea Diprè}}
 
 
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Andrea Diprè è un famoso [[Scemo del villaggio|critico d'arte contemporanea]], noto per le sue interviste ad artisti [[coglioni|controversi]] fra le quali annoveriamo vecchie baldracche che sostengono di aver avuto rapporti con esseri extraterrestri, oppiomani, feticisti hardcore, disoccupati cronici, pittori allo stadio terminale di Alzheimer, editori pornografici e vecchie Tristi, Trisstissime, VA' VIA![http://www.youtube.com/watch?v=WzF02E2npPs&feature=related] poetesse.
 
Usualmente pratica i suoi dialoghi di stampo e contenuto platonico stravaccato su un sofà scassato, fatto come una pigna, abbracciato al reietto di turno. Non mancano altisonanti elogi ( sempre opportuni, chiaramente ) a vantaggio del loro ricco curricolo artistico. Lavora in cambio di pompini senza dentiera e noccioline tostate.
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== Biografia ==
 
Nasce nel 1916 da una costola di Vittorio Sgarbi fecondata dai fluidi flemmatici di Vanna Marchi, che lo accudisce con cura materna a suon di "CAPITTOOO?!", offerte imperdibili e forchette nella pancia sino all'età di 36 anni, quando, determinato a fare qualcosa ( possibilmente di brutto ) della sua vita, scappa di casa e si lancia senza inibizioni nel mondo delle televendite. Il suo campo, agli esordi, è quello dei quadri scartati dai pittori bohemiènne del quartiere Latino di Paris ( non quella figa piena di zoccole mangiaformaggio-a-tradimento, quel blocco di plastica cinese cagato in mezzo al deserto del Nevada ). Per adescare potenziali tordi su Telegold, acquisisce uno stile professionale al punto che sembra che creda davvero alle minchiate che dice, un registro lessicale barocco e ricercato fino al paradosso, una giacca color ardesia che si intona con il suo taglio di capelli liso ed unto come una teglia di focaccia, e la smorfia da fattone che lo accompagnerà per il resto della sua carriera. Il suo Motto© è "Vendi l'invendibile: basta spacciarlo per manierismo ed infronzolarlo di stronzate". Gli italiani chiamano e comprano, la sua ascesa verso il dominio delle merdose reti periferiche del paese sembra inarrestabile.
 
== Alcuni talenti scoperti ==
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'''Giacomo De Michelis'''
 
Un uomo dalla dubbia fama e dal certo stato di [[Morto di figa|indigenza]]. I suoi dipinti sono ricchi di [[figa|significato]] ed hanno sempre un tema [[culo|importante]], fra cui il suo evidente stato di povertà e [[tette|confusione]].
 
Utente anonimo