Amintore Fanfani: differenze tra le versioni

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=== Terza presidenza ===
Dopo essere stato barbaramente spodestato, Fanfani giurò sul suo ''Manifesto della razza'' che sarebbe tornato al suo posto, prima però si prese una breve pausa dalla politica italiana, andando a fare una vacanza in [[Egitto]], dove ebbe modo di non farsi gli affari suoi e mettere becco nella [[Crisi di Suez]]; si narra che quando gli egiziani lo videro arrivare lo scambiarono per uno spiritello malefico del deserto e tentarono di linciarlo. Tornato dalla vacanza Fanfani ebbe modo di ritornare al suo legittimo posto il [[26 luglio]] [[1960]], quando il disastroso governo filo-fascista di [[Fernando Tambroni]], venne fatto cadere da una manovra incrociata dei manifestanti [[comunisti]], dei manifestanti missini e del [[presidente della Repubblica]] [[Giovanni Gronchi]].
IL nuono governo di Fanfani viene diviso dagli staoricistorici in due parti distinte:
* nella prima parte chiamata '''Fenfani III''', in cui il nuovo esecutivo non fece assolutamente niente, fino a quando [[Aldo Moro]] non convinse tutto il partito ad avviarsi vesrsoverso [[sinistra]]. L'ex premier [[Fernando Tambroni]] dichiara che la svolta è una [[cazzata]] che rischia di allentare l'amicizia con le potenze occidentali, Fanfani di contro, accusa Tambroni di essere un fottutto [[fascista]] e di andarsene a [[fanculo]], poi già che c'è fa un bel rimpasto di governo, per accontentare Moro e i suoi nuovi amici di merende filo-russi.
* Nella seconda fase, conosciuta come '''Fanfani IV''', il nuovo esecutivo si prodigherà di mettere nella poltrona di [[Presidente della Repubblica]] il democristiano ultra centenne [[Antonio Segni]], in seguito incomincerà tutta una serie di manovre sotttobanco per nazionalizzare l'energia elettrica ed espropriare i tereni ai comuni per costruire altri ecomostri.
 
=== Quarta presidenza ===