All Star DC Comics: differenze tra le versioni

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Dopo dieci volumi, la serie si avvia alla sua drammatica conclusione: Superman, con i globuli bianchi che scoppiano come [[gavettone|gavettoni]], si infila il vestito della prima [[comunione]] e affronta il terribile Solaris, una sfera puntuta che ha trasformato il sole in una di quelle lampade a led che fanno venire il mal di testa. Lo scontro è eccitante come solo lo scontro tra una creatura invulnerabile e una sprovvista di arti o altro genere di parti mobili può essere, ma alla fine Superman prevale.
 
Tanto per cambiare, Solaris era solo un complice di Luthor, che è sfuggito alla [[sedia elettrica]] ingurgitando lo stesso cocktail assunto da Lois qualche numero prima, e si presenta al Daily Planet in completo verde e viola, che sono tipo i colori sociali degli scienziati dotati di superforza. Nel frattempo, con la consueta etica professionale Clark Kent ha appena finito di scrivere il proprio coccodrillo ed è stramazzato, ma si riprende e affronta Luthor. Non in corpo a corpo, perché questa mica è la zarrissima morte di Superman degli [[anni '90]], bensì con una [[pistola]]. L'arma rallenta solo il malvagio pelato, giusto il tempo di far finire l'effetto del siero: a quel punto Superman può eroicamente prendere a sberle un uomo normale. Ma diciamocelo, trattandosi di Lex, come fai a resistere alla tentazione?
 
Luthor è sconfitto, ma il Sole è ancora guasto e Superman ha ormai assunto un salutare colorito fluo: con le ultime forze rimaste, l'Uomo d'Acciaio si tuffa nell'astro, dove resterà in posa plastica per diecimila anni.
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