Alfa Romeo: differenze tra le versioni

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== L'<s>Alfiere</s> Alfista ==
[[File:Truzzo_Why_Be_Normal%3F.jpg|right|thumb|100px|Un rappresentante dell'ultima, tragica, generazione di alfistialfiattari. Un minuto di silenzio.]]
Razza in via di estinzione, il vero alfista è un appassionato delle auto prodotte da questo marchio che, tuttavia, negli ultimi tempi via via ha lasciato il posto a falsi intenditori che, perché "fa figo" comprano dette automobili. Metà dei veri Alfisti originari infatti celebrò un imponente suicidio di massa ad Arese ad inizio anni '90, per festeggiare l'uscita sul mercato dell' ''Alfa 155''. L'altra metà è andata da un rivenditore [[Bmw]] e ha fatto perdere le sue tracce. Ad oggi si può trovare un numero di sedicenti alfisti (alfiattari), dall'aspetto simile alla foto riportata a destra e tendenzialmente alla guida di un' ''Alfa Giulietta'' attapirata o un' ''Alfa Mito'' da 78 cavalli o con 120 cv con propulsione a gpl. Questi ultimi, non riuscendo a difendere i loro catorci di fronte alle offerte della concorrenza, tendono a sciorinare le tappe di un passato alfistico glorioso, di "v6 busso e transaxle", di "ponti de dion" e "trazione posteriore", fingendo di non capire che i fasti di un tempo in cui non erano neanche nati e di cui parlano come immersi nei ricordi di ottuagenari senili, non centrano una mazza con le loro fiat ricarrozzate. Oltre a fingere di capirci davvero qualcosa di auto. Di fronte a tali personalità è sconsigliabile qualsiasi sterile tentativo di replica e lasciar loro ai deliri della follia, che andranno in ''[[loop]]'' e vi tedieranno ripetendo lo stesso identico discorso, senza cambiare una firgola né variare gli accenti tonali, per un periodo indefinito di tempo. Ma nello specifico vediamo chi sono oggi i principali acquirenti di codeste automobili:
[[File:250px-Alfetta1972WP.jpg|thumb|right|100px|Il nuovo prototipo del modello Alfa Mito. Deve il nome all'epoca cui è ispirata.]]
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