Alberto Gilardino: differenze tra le versioni

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'''Alberto Gilardino''' è un povero [[calciatore]] sfigato della [[Fiorentina]] ed, ahimè, della nazionale [[Italia|italiana]].
== Nascita ==
Alberto Gilardino nacque nella casa dei complessati di [[Biella]] il 5 luglio 1982 da padre falegname e madre ignota; questo influenzerà il suo modo di esultare dopo ogni (raro) gol, quando imita il padre al lavoro (e non un violino come comunemente si ritiene). Dato che tutti erano presi dalle memorabili imprese della nazionale italiana in [[Spagna]], si accorsero della sua nascita solo dopo i festeggiamenti per la vittoria del mondiale. Visse i suoi primi giorni maledicendo Bearzot, la Spagna e la nazionale, questo lo complesserà per tutta la breve esistenza e influenzerà anche la sua fortunata carriera calcistica. Inizia sin da piccolo a giocare nella Cossatese, squadra che non si iscrisse mai a un vero campionato per mancanza di giocatori.
 
== Esordio ==
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== Fine? ==
Gli spettri del passato così ritornano prepotentemente e qui inizia la sua nuova carriera, quella da [[Pippone]] complessato. Alberto, ormai ha timore anche della sua ombra, in ogni intervista non sdegna mai di dire che il suo momento è arrivato, e alla domanda: "Alberto, ora arriverà [[Pato]], [[Ronaldo]] è prossimo alla guarigione, a giugno forse ci sarà Drogba. Non hai paura di non trovare spazio?", Gila risponde puntualmente: "Noo. Sono tutti grandi campioni che aiuteranno sicuramente la nostra squadra, poi la competizione fa bene, più siamo meglio è", salvo poi a fine intervista andare a rannicchiarsi in un angolino con un dito in bocca. In un'altra intervista ha reso noto il fatto che a scuola fosse bravo in matematica e che da grande vorrebbe fare il ragioniere per poter contare tutti i suoi gol passati, visto che non ne farà più. La sua progressiva trasformazione in un fischione barilla lo sta rendendo in campo praticamente immobile. Un altra causa delle sue pessime prestazioni è l'aggravarsi dei problemi di vista. Sta diventando sempre più orbo e poiché in campo vede tre palloni, colpisce sempre quello sbagliato.
Tanto per smentire tutti Alberto Gilardino, passato alla Fiorentina, ricomincia a segnare una caterva di gol per le gioie del popolo rossonero (e di Galliani che si deve iniettare del sonnifero per poter dormire la notte in quanto il dolore provocato dalle martellate autoinfertesi sui genitali per ogni gol di Gilardino non si placa mai; martellate diventate ancora più frequenti dopo il gol segnato ultimamente proprio contro il Milan, anche se poi si è rivelato inutile).
 
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