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{{Cit2|Ci vogliono le "veraci" con gli spaghetti! LE-VE-RA-CI! Che cazzo è 'sta 'merda?|Burri durante un'animata protesta contro una palese violazione alla [[Convenzione di Ginevra]] nel campo di concentramento a Hereford}}
[[File:Alberto Burri.jpg|thumb|320px|right|Un genio si riconosce a prima vista.]]
Nel periodo in cui la [[pittura]] aveva raggiunto le più alte vette della tecnica nella rappresentazione dellla natura, gli artisti non seppero più che cazzo inventarsi. Proprio durante questo periodo decadente crebbe '''Alberto Burri'''. Dopo una insignificante gioventù tra i [[balilla]], Burri si arruolò come ufficiale medico durante la seconda guerra mondiale
== I sacchi ==
Burri, annoiato dai monotoni giorni di prigionia, era da tempo in cerca di un diversivo. Fu così che, dopo una profonda analisi del vuoto che sentiva pulsare dentro e attorno a se, bruciato da un
Un ufficiale americano, vedendolo trafficare davanti allo specchio con [[phon]] e forbicette tutto il santo giorno gli affidò un incarico: rammendare i sacchi di patate bucati. Ce n'erano montagne nel
Finita la guerra Burri fu liberato dal campo di concentramento in [[Texas]] assieme ai [[camerati]] Galeazzo Musolesi e [[Giuseppe Berto]], dal quale Burri imparò l'arte del fallimento. Spiazzato dall'assenza di sacchi bucati in città, ove erano tutti nuovi e integri di pura juta, ma conscio di non avere televisori da suggellare per non pagare il [[canone]], essendo di fatto ancora in [[America]], decise di bucarli. Burri espose i suoi sacchi bucati in una galleria di [[Chicago]], e dove sennò? Ebbero un notevole successo. I visitatori li riempirono di avanzi, pezzi di tartine e bignè del [[rinfresco]]. In quei giorni Burri mangiò a [[scrocco]] nonostante avesse perso la metà del carico a causa dei buchi. Con queste opere Burri tocca le vette del massimo espressivismo e del riciclismo.
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Burri, tornato in [[Italia]] come affermato artista, prese l'ardita decisione di passare a materiali più impegnativi. Scelse i sacchetti di [[plastica]]. Li bucò col fuoco,
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== I gretti ==
Al culmine della sua carriera, non ancora pago delle vette raggiunte, volle dare ancora segno della sua genialità realizzando una serie di opere tutte uguali ma di diverso [[colore]] e dimensioni. L'ispirazione gli venne osservando alcune zolle di [[terra]] spaccate dal sole che gli ricordavano molto un [[quadro]] a olio che era pieno di crepe provocate dalla sua incapacità di diluire i colori. Siccome era da realizzarsi in [[ceramica]] e lui non era capace, le fece fare tutte a un suo amico. Nacquero così le colossali ''zolle di terra secca spaccata dal sole''
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{{Cit2|Eh, il fatto è che di gente che sapeva disegnare già ce ne erano a vagoni. Gli altri avevano già preso praticamente tutto: la frutta l'aveva fatta tutta [[Cezanne]], i cubi li aveva già fatti [[Picasso]]. Avevano
== La fine ==
Burri morì per avvelenamento da monossido di carbonio e asfissia mentre cercava di dare fuoco a un sacchetto della [[Coop]] dentro un sacco di juta in cui si era infilato in cerca di nuove idee geniali.
== Curiosità ==
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* Burri fabbricava i pennelli con le setole dei suoi baffi
* Burri non usava mai un pennello
* Se non per
{{Pittori}}
[[Categoria:Pittori
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