Nonsource:Antinuclearismo per idioti

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Le Edizioni Nonciclopediche sono liete di presentare "Antinuclearismo per idioti", il primo compendio tascabile di 1200 pagine su un argomento così ostico che nemmeno la Treccani ha il coraggio di dargli una legittima trattazione, dedicato a tutti i dementi che ancora non hanno potuto farsi un'idea del fastidioso farfugliamento di ambientalisti molto più intelligenti di loro.
L'antinuclearismo è un movimento dalle radici politiche e sociali, ma anche un po' fancazziste, dalle connotazioni fortemente ambientaliste e capitaliste che si danna l'anima per combattere, fino allo sfinimento dei propri interlocutori, l'utilizzo in campo civile o militare di quel caccapuzzone cattivo dell'uranio. E hanno ottime ragioni!

« No al nucleare, sì a Valsoia! *92 minuti di applausi*. »
(Comizio antinucleare standard.)
« Io, ecco, sì... OMMIODDIO, UNA BARRA DI PLUTONIO, DIETRO DI TE! *rombo di minicar elettrica che fugge sgommando*. »
(Ambientalista medio alla domanda "Quali alternative propone all'atomo?")

Argomentazioni contro il nucleare

Scorie ed inquinamento

È risaputo che gli uccellini amano sguazzare nelle macchie oceaniche dovute al lavaggio delle cisterne delle petroliere: come puoi essere così crudele da privarli anche di questa gioia!?

Se c'è un motivo per cui Enrico Fermi e la sua dannata fissione nucleare devono bruciare all'inferno, questo è sicuramente costituito dalle scorie che essa produce, tristemente celebri come fonti di buona parte delle sventure dell'umana stirpe: tumori, avvelenamento delle acque, crescita incontrollata del debito pubblico e pubblicità delle suonerie.

Ogni anno, infatti, mentre una centrale termoelettrica consuma soltanto 2.600.000 tonnellate di petrolio (che però trasforma in altrettanti preziosi gas serra che ci tengono al calduccio durante gli inverni più rigidi), una centrale nucleare consuma ben 30 tonnellate di pesantissimo uranio arricchito, che viene trasformato in altrettante scorie, le quali (come se per esse non fosse già abbastanza disonorevole esistere) osano anche sfrattare centinaia di poveri sassi dalle profondità delle loro miniere abbandonate e parcheggiare laggiù per tutta l'eternità senza neanche pagare il parchimetro!

Inoltre è risaputo che gli alberi hanno bisogno di anidride carbonica per effettuare la fotosintesi: cosa trasformeranno dunque in ossigeno, considerando che una centrale nucleare produce un cinquantesimo della CO2 di una a turbogas? Rischiamo di soffocare tutti quanti, come fate a non capirlo!? E come faremo senza ossigeno a trattenere il respiro quando tutto quel terribile vapore acqueo prodotto dalle ciminiere delle centrali nucleari condenserà e ci annegherà tutti?

Approvvigionamento e dipendenza dall'estero

Circa un terzo di tutto il materiale fissile del mondo viene dall'Australia, anche se l'uranio è ben distribuito in tutti e cinque i continenti: ciò significa terribili difficoltà nell'approvvigionamento rispetto agli idrocarburi. Se infatti per quest'ultimi finora c'è bastato imporre ai paesi arabi dittatori fantoccio ed esportare la democrazia non appena si fossero trattenuti il loro oro nero, come faremo a trovare pretesti per bombardare una nazione di canguri saltellanti e batuffolosi koala?

Per di più, di greggio ce n'è ancora in abbondanza a poco prezzo per ben trent'anni[1][2][3], sempre che Cina, India, Brasile e i loro amichetti in via di sviluppo non ne aumentino il consumo; ma sicuramente non lo faranno, sono ragazzi responsabili, loro! Di elementi radioattivi fissili, invece, ce ne è ancora per un secolo, e allora, perché cominciare il dolce quando ancora non si è finita la pasta?

La centrale a energia cricetica secondo i ricercatori Oral-B è il futuro, sempre che si riesca a risolvere il problema dello smaltimento dei milioni di tonnellate di cacchine rotonde emesse ogni giorno.

Obsolescenza

Il nucleare è roba old, zio! Cioè, i gggiovani come noi lo sanno che il futuro sta in tecnologie più scialle, più cool, come il pavimento della disco, che con l'energia prodotta da tanti gggiovani come noi che si scatenano produce tanta di quell'energia che ci si può azionare la pompetta della birra! O anche l'energia fatta da migliaia di fitness lovers sulle cyclette in spiaggia a Rimini con cui ci si alimenta un intero lettino abbronzante!

E poi, le energie rinnovabili possono ancora svilupparsi alla grande: ad esempio, sono già in fase di costruzione pannelli fotovoltaici che catturano il doppio di raggi solari semplicemente raddoppiando la superficie, mentre per il nucleare, nel più ottimistico dei casi, si può sperare ad esempio che nel giro di dieci o venti anni si costruiscano centrali capaci di funzionare con comunissimo torio di scarto. Insomma bazzecole e pinzillacchere.

Catastrofi

In tutta la storia ci sono stati non venti, non trenta, ma addirittura due incidenti del settimo livello di gravità della scala INES[4] e uno di sesto, il che vuol dire che possono succedere altri disastri come questi, ma molto raramente, troppo raramente. Per quanto riguarda il petrolio, infatti, possiamo stare tranquilli circa

Dopo il terremoto in Giappone, è una vera fortuna che le raffinerie del paese abbiano preso spontaneamente fuoco, depurando con centinaia di tonnellate di monossido di carbonio l'aria contaminata dalle radiazioni di Fukushima

i grandi disastri ambientali, tanto almeno uno all'anno è sempre garantito, mentre per quelli atomici non si sa mai quanto bisogna aspettare: forse decenni, forse anche più visti gli alti standard di sicurezza delle nuove centrali, un'attesa troppo lunga anche per i nervi più saldi.

E poi, male che vada, uno sversamento di idrocarburi nei corsi d'acqua o nei mari annienta tutta la catena alimentare, ma è una delle ricorrenze più amate da tutti, soprattutto da quegli scrocconi dei gabbiani a gasolio e dalle spiagge, che una volta tanto possono ricevere anche loro una bella abbronzatura permanente come i loro frequentatori, grazie all'impossibilità di lavar via il greggio dalla sabbia; quelle malandrine delle scorie nucleari, invece, se ne stanno laggiù nelle miniere a covare il loro rancore, in paziente attesa che arrivi un qualche terremoto di settimo grado ad incrinare le loro prigioni, per poi mettere in atto il loro malefico piano: darsi alla fuga e contaminare centinaia di metri cubi di rocce sotterranee innocenti ed indifese.[5]

Realizzazione e gestione

Se i giapponesi, che a dieci anni diventano campioni del mondo della lega Pokémon, a dodici risolvono delitti impossibili e a quindici sconfiggono Dio in persona, se persino loro non sono riusciti a realizzare centrali nucleari sicure, come può farlo un popolo di pizzaioli mafiosi come noi? E poi si sa come vanno le cose con i lavori pubblici: una cosa pubblica non è né una cosa mia, né una cosa tua, è Cosa Nostra: vi fidereste di impianti costruiti con cemento depotenziato e spaghetti al ragù? No, ed è per questo che non ci si potrà mai fidare del nucleare in Italia: è fottutamente piena di italiani.

Esempi di nazioni virtuose ed economia

Dopo tutta la fatica fatta per promuovere la fuga di cervelli, rischiamo di veder rimpatriare dei premi nobel come Carlo Rubbia! Il quale viene GIUSTAMENTE citato dagli antinuclearisti a loro sostegno, tanto è vero che... ehm... è anche intervenuto in prima persona, mi pare... con delle ferme prese di posizione CONTRO il nucleare... dichiarando che... ehm... Va be', non è mai intervenuto, però, dai, si sa che lui è contro, l'ha confidato sottovoce ad un mio amico.

Si sa, i rimedi della nonna sono sempre i più efficaci e i più economici. Proprio seguendo questa linea ideologica gli Stati Uniti d'America hanno deciso da decenni di abbandonare l'energia atomica e tornare alle tecnologie semplici e genuine dei bei vecchi tempi: le centrali termoelettriche a carbone. Sì, amici da casa, a carbone! È il carbone il combustibile del futuro, a buon prezzo e facile da reperire: vi basterà infatti fare i cattivelli per un anno, uccidendo le forme di vita che più vi aggradano e Babbo Natale vi porterà tanti sacchi pieni di carbone. Pensate a quanto potrà essere facile procurarsi delle vittime con delle centrali che inquinano il quadruplo di quelle a gas! E poi immaginate quanto potranno essere più allegre le nostre città, avvolte in una vispa cappa di fumo nero, con bande di allegri spazzacamini che si esercitano con le coreografie di Mary Poppins!

Innumerevoli paesi hanno già deciso di abbandonare del tutto il nucleare, come la Germania o anche la Germania, (dal tedesco "Tcher Manien", "Terra dei Furbi"), che dopo attente e approfondite riflessioni durate ben due giorni, ha reputato saggio mandare a donnine allegre decenni di investimenti e di sviluppo industriale e quindi di chiudere tutte le centrali nucleari, per paura di pericoli indefiniti, così da far perdere miliardi a mefistofelici azionisti di tutta Europa, che già hanno sporto denuncia per essere risarciti. E, siccome i tedeschi sono più avanti di noi, lo faranno immediatamente, entro il 2022! Ma chi siamo noi e tutto il resto del mondo per accusarli di essere degli emeriti pirla? Oltretutto, essendo tedeschi, hanno già pensato a come sopperire al mancato apporto di energia elettrica che ne deriverà: costruendo nuove centrali a carbone! E mantenendo le tradizioni tedesche, non le tireranno su in casa loro, ma in Polonia, dove la manodopera costa meno e dove nessuno si lagna se si anneriscono intere città.

Come se tutto questo non bastasse, bisogna ricordare il nostro dovere morale di difendere la nostra italianità: con cosa riciclerà il denaro sporco la principale azienda italiana che però non esiste se non con le pale eoliche? Dove schiacceranno il pisolino pomeridiano nelle calde giornate estive gli italici disoccupati se non sotto un fresco pannello solare? Vogliamo veramente usare un'energia che dia lavoro a orde di ignobili ingegneri, tecnici e fisici nucleari? Non pensate agli inevitabili sbarchi sulle nostre coste di barconi stracarichi di sporchi scienziati che vengono a rubare, stuprare le nostre donne e portarci via il posto di lavoro, dopo tanta fatica fatta a cacciarli dal nostro paese? E allora dite no al nucleare, preserviamo la nostra italianità!

Alternative plausibili

Solare fotovoltaico

« Basta importare uranio dall'estero! Per ottenere l'indipendenza energetica ci basterà ricoprire di pannelli fotovoltaici appena tutta l'Umbria! »
(Un'ottima soluzione, anche a quel portasfiga di Don Matteo.)

La più valida alternativa a questa demoniaca fonte di energia è sicuramente il solare fotovoltaico; esso presenta numerosissimi vantaggi rispetto al nucleare, ossia:

Aaah, le verdi colline del Bel Paese!
  • Ecologia: Smaltendo scorie radioattive si riempie ogni anno una galleria di una preziosa miniera abbandonata; immaginate i vostri bambini, che scavano una buca in spiaggia e dopo appena qualche migliaio di metri si trovano immersi nel plutonio fuso coperti di piaghe purulente da radiazioni: è questo che volete, che i vostri figli possano ridursi in poltiglia tumefatta ogni volta che giocano con paletta e secchiello? Eh? Eh?
Per quanto riguarda invece le immense distese di pannelli fotovoltaici che ogni venti-trenta anni vanno sostituite, anche se non possono essere riciclate, possono comunque essere riutilizzate in modo creativo, come fermacarte, ad esempio, o per farci un gustoso minestrone di silicio, visto che i campi coltivati su cui una volta crescevano le tue amate[6] zucchine sono stati ricoperti da impianti solari.
  • Estetica: Basta, non se ne può più di amene campagne profumate trapuntate di fiorellini variopinti, non siamo mica ricchioni! È ora di svecchiare l'immagine del nostro paese, e i pannelli fotovoltaici capitano proprio a fagiolo: non lo sapevi che quest'anno vanno di moda i rettangoloni neri e blu?
  • Economicità: Perché costruire centrali nucleari che si ripagano completamente, costi di smantellamento inclusi, in pochi anni, quando puoi comprare dei pannelli che si ripagano in appena vent'anni[7] e poi hai tutto di guadagnato per ben dieci anni[8][9][10]: non vorrai mica far la figura dell'avaro? Ricordati che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli!
  • Continuità di fornitura: Notoriamente i pannelli solari funzionano perfettamente e a pieno regime anche nelle notti di plenilunio, con solo una piccola diminuzione di resa nelle notti di luna nuova, quindi sono particolarmente utili la sera, quando voi accendete la luce per leggere in santa pace il vostro amato libro sui vantaggi del fotovoltaico.

Eolico

Non vi sentite un po' come Don Chisciotte, nel dire di no a questa geniale conciliazione fra tutela del paesaggio e produzione energetica?

Hai provato col solare ma hai scoperto che non produce un Watt di potenza quando è notte, quando è nuvoloso, quando gli alberi e gli altri edifici fanno ombra e quando sta attraversando un periodo difficile ed è un po' giù? L'eolico invece può garantirti un flusso di energia sempre costante, oh mio divino Eolo! Pensate ai molteplici vantaggi:

  • Abiti in un ventoso paesino di montagna e vorresti guadagnare qualche spicciolo con qualcosa che copra con un piacevole TRONGTRONGTRONG continuo il fastidioso cinguettio degli uccellini o meglio ancora li affetti direttamente con lame di metallo che girano ad almeno un centinaio di chilometri orari in punta? Beh, forse per il guadagno faresti meglio ad andare a vendere il culo sulla circonvallazione, ma in compenso hai trovato la soluzione a quelle bestiacce alate!
  • Hai un senso dell'orientamento così scarso da dover uscire di casa trascinandoti sempre dietro un lunghissimo filo e non ne puoi più di dover raccontare ai tuoi amici che sei alla ricerca del Minotauro? D'ora in poi potrai fare a meno del TomTom per portare fuori l'immondizia semplicemente piantando in cortile una visibilissima torre alta più di cinquanta metri con in cima un'allegra
    Alla faccia di chi dice che l'idroelettrico non sia ecologico, grazie alla sola Diga delle Tre Gole si è riusciti a sfrattare un milione e mezzo di dannati musi gialli e ad eliminare dalla faccia della terra il temibile delfino del Fiume Azzurro, tristemente conosciuto come "Il demonio saltellante con le pinne a mandorla"
    girandolona personalizzabile in bianco, rosa o altri colori trendy che si abbinano alla grande col paesaggio!

Idroelettrico

Quante volte hai tentato invano di afferrare l'acqua, quanti pomeriggi passati ad aspettare che abbassasse la guardia, quanti proiettili sprecati per cercare di tramortirla e non sei mai riuscito a catturarla? Pensa alla soddisfazione che potrai avere imbrigliando non una manciata di gocce, ma un intero fiume selvaggio e tumultuoso! Pensa alla riconoscenza dei contadini dei campi circostanti, che poi non potranno più lamentarsi della siccità, anzi ti ringrazieranno per aver nascosto alla società le loro patetiche case proletarie sotto dieci metri d'acqua! Pensa al sollievo dei pesciolini che non dovranno più soffrire una vita di reumatismi ed indigestioni per colpa di tutta quell'umidità, potendo finalmente darsi la dolce morte gettandosi fra le pale delle turbine idroelettriche!

Conclusioni

È dunque ovvio che non ci si può fidare del nucleare, né dei suoi sostenitori, che celano chissà quale subdolo complotto dietro tutti quei paroloni scientifici, né di quegli sporchi atomi kamikaze che tramano di farsi esplodere accuratamente nascosti dentro centrali malfamate. Infine non vi sembra strano che il nucleare possa dare tutti questi vantaggi ad un così basso prezzo? Ricordate che nessuno dà niente per niente: c'è sotto qualcosa, quelle dannate barre d'uranio non ce la raccontano giusta e io ho fiuto per queste cose, altroché se ce l'ho!

E allora, cittadini, alla luce di tutto ciò, non potevamo far altro che dire NO al nucleare; dovevamo farlo per i nostri figli, dovevamo farlo per un mondo di pace, dovevamo farlo perché... Perché sì, punto e basta!!

Voci correlate

Note

  1. ^ Salvo 'improbabili' speculazioni.
  2. ^ Salvo 'improbabili' rivoluzioni in tutto il Maghreb e il Medio Oriente.
  3. ^ Salvo 'improbabili' chiusure di centrali nucleari in tutto il mondo dopo Fukushima.
  4. ^ Chernobyl e Fukushima.
  5. ^ Se solo penso alla sofferenza di tutti quei poveri sassi mi si riempiono gli occhi di lacrime...
  6. ^ tu sai cosa intendo
  7. ^ Sperando negli incentivi del Governo
  8. ^ Assicurazione a parte
  9. ^ Rischio dello sviluppo del solare offshore in Africa a parte
  10. ^ Smaltimento a parte
Questo è un libro di squallidità, uno di quelli un po' meno illeggibili della media.
È stato miracolato come tale il giorno 5 giugno 2011 col 37.9% di voti (su 29).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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