Winner Taco: differenze tra le versioni

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== L'apogeo e la scomparsa ==
Fine [[anni '90]]: l'Italia è scampata a [[Tangentopoli]], a [[Mani pulite]] e persino a [[Monica Lewinski]], {{Citnec|stretta collaboratrice}} di [[Bill Clinton]]. Ma quegli anni difficili non sono ancora finiti. L'[[Algida]] decide infatti di mettere in commercio un gelato che pare un incrocio tra un sofficino finito in un barattolo di [[Nutella]] e un [[wafer]]: il Winner Taco. Il nome nasce dall'estrema fantasia di Arturo Bergamelli, o come si chiamava, che in un giorno qualsiasi all'interno della sua casa di [[Roma]], precisamente in salotto, pensò di mescolare alcune parole delle uniche lingue che conosceva: il francese e il romanaccio. Da un canna finita male nacque infatti il nome ''Oui ner tacos'', letteralmente ''Sì nei tacos''<ref>Il creatore si suicidò il giorno successivo, dopo aver letto il nome.</ref>, che divenne poi, per la fortuna (o no?) di tutti, "'''Winner Taco'''". Ora il problema era cercare qualcuno che facesse da [[mascotte]], da [[promoter]] per questa novità nata in un momento di [[Sega mentale|misticismo culinario estremo]].
 
Nessun animale sembrava disposto a ricoprire tale ruolo, nemmeno uno come [[Reinhold Messner]]. Per superare l'impasse ci si affidò a un sistema infallibile: la [[Ambarabaciccicoccò|conta]] e sotto a chi tocca. Toccò a un [[orso]] bianco che era apparso in un [[poster]] in una puntata di [[Telenovela|Milagros]].<br />
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