Villa: differenze tra le versioni

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#REDIRECT [[你知道很多女人都渴望見到你嗎?]]'''Villa''' o casa padronale è “La"La casa dei ricchi”ricchi" ([[Carlo Emilio Gadda]]). Punto. Anche se uno non lo è ma vuole apparire tale e quindi la piglia con un [[mutuo]] centennale o in affitto. O che sia decaduto o che sia asceso. La villa parla di questo: un simbolo d’appartenenzad'appartenenza a una classe sociale, come direbbe Erving Goffman, che se non conosci non sai praticamente nulla di [[sociologia]] [[Economia|economica]].
 
Ovvio che oltre a questa forma [[Architetto|architettonica]], la [[borghesia]] prediliga anche altri habitat (appartamenti o case d'ogni origine e sorta, [[Condominio|condomini]] d'ogni forma e specie etc.), ma qui si considera solo questa particolare categoria residenziale.
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=== Villa rustica ===
La '''villa rustica''', cioè di campagna (''rus'' vuol dire campagna, te lo dico perché il latino non lo sai, lo so). Nel XVII secolo si chiamava casino (anche di caccia, pesca etc.) e, per il fatto che avvenivano accoppiamenti d’ognid'ogni tipo nei 12dodici vani, casino finì per intendere un’altraun'altra cosa, cioè un postribolo; o nel gergo del volgo: [[puttanaio]].
 
Se oggi dici casino, per il processo d’involgarimentod'involgarimento del [[volgo]] volgare, l’unicol'unico senso è quello di “casa"casa di puttane”puttane". Ma ovviamente non è affatto l’unico senso. Magioni in generale di proporzioni razionali, sobrie e prive di fronzoli, edificate in aperta campagna o a mezza collina in posizioni dominanti. Era uso in passato, da parte del [[Franz Kafka|kafkiano]] [[catasto]]<ref>Per "catasto", come per ogni burocrazia classificatrice in genere della Penisola, si v. l'''opus maximum'' d'Augusto Frassineti: ''Misteri dei ministeri. Il primo trattato di Ministerialità Generale e Comparata arricchito di nuove rivelazioni ipotesi esempi e controprove in tre libri completamente ordinato'', Roma, Edizoni Kami, 2004 (introvabile oggi, mi dispiace, avendo la Kami nel frattempo chiusi i battenti). Nonché, del prof. Bartolomeo Previte: ''Dei casini e dei villini e d'altri casini'', Tipografia Pettoruti, stampato in proprio, Belsedere (Siena), 2017. </ref>, classificare tali edifici come fabbricati rurali, poi villini (termine in disuso eccetto appunto che per il catasto) etc.
 
=== Villa palladiana===
La '''villa palladiana o veneta''', categoria del tutto a sé stante delle ville di campagna, oggi reperto museologico, ha proliferato in [[Veneto]] a causa dell’architettodell'architetto [[Andrea Palladio]], che prese una palla di pelle di pollo fatta d’d'[[Apelle]] figlio d’d'[[Apollo]] in testa: da quel momento, tramortito dai [[Greci]] e dalla forma dei templi, si mise a progettare per la deprimente, paludosa campagna veneta degli sfarzosissimi templi con colonne, timpano e statue ovunque (bianche: perché il Neoclassicismo ignorava che le autentiche statue greche risultassero chiassosamente dipinte, ma i secoli le avessero scolorite), in sterminati parchi pieni di [[nebbia]].
 
Più simili a palazzi che a ville, sarebbero state considerate [[kitsch]] da chi aveva concepito le antecedenti ville rustiche con forme sobrie e proporzioni semplici e razionali. Ma a causa del [[feticismo]] novecentesco per il passato, le ville venete palladiane hanno finito per essere venerate: proprio come i templi greci o [[Bayreuth]] dai [[Richard Wagner|wagneriani]]. Per la gioia di Palladio che gongola anche se è morto. Il modello palladiano, dai costi esorbitanti per la manutenzione generale che conduceva sul lastrico i proprietari, fu esportato fuori dal Veneto.
 
===Villa di città===
La '''villa di città''', anche villino (non però di campagna), villetta (sì ma mica quella a schiera economica, che ti credi?), palazzina (sì: in origine aveva il significato di casa signorile, mica quello dei palazzinari del [[Boom]]) a seconda delle dimensioni e delle varianti. Si differenzia dalle precedenti perché sta ovviamente in città e non in campagna e perché di solito - se sufficientemente datata - è più vezzosetta, coi puttini (anche le [[puttane]], dipende), gli stucchi alle cornici delle finestre etc.
 
Se di più recente fattura, può essere di disegno raffinato che si integra nel paesaggio, oppure una [[porcata]] che ti colpisce l'occhio come un calzino bagnato pieno di sabbia. È generalmente circondata da un giardino o parco (a seconda delle dimensioni) chiuso da una cancellata; così che la gentaglia guardi da fuori, sparli del proprietario/dei proprietari e tagli con le forbici le rose che crescono al di là del cancello: atto di [[lotta di classe]].
 
===Villa in montagna===
La '''villa in montagna''': talora costruzione concepita allo scopo e con giardino; talora chalet; talora stalla e/o fienile riadattati, a seconda del livello sociale dei possessori che desiderino vantarsi di avere la famosa “seconda"seconda casa”casa" (quelle che in molti casi, se vai a vedere, recano appeso fuori il cartello "Vendesi").
 
Le differenze sono macroscopiche:
 
'''A'''. Nel caso di ''villa edificata per lo scopo della villeggiatura'' montana, s’assistes'assiste a un po’po' di tutto: dalla bella villa con tetto in legno e una forma razionale fino alla [[cacata]] coi [[nani da giardino]] ovunque e l’intonaco che lascia la pietra a vista in stile finto antico.
 
'''B'''. Nel caso di ''chalet'', idem con patate: dall’eleganzadall'eleganza sobria e di gusto alla porcata di chi ha fatto i soldi come i protagonisti di [[Vacanze di Natale]] e non possedendo senso estetico s’affidas'affida soltanto al proprio senso (malefico).
 
'''C'''. Nel caso di ''stalla e/o fienile riadattati'' assistiamo in genere a rimaneggiamenti pretenziosi con velleità architettoniche [[Minimalismo|minimaliste]] e rivestimenti in costosissimi legni pregiati chiari per emulare lo stile dei paesi [[Scandinavia|Scandinavi]]. Un vaso nero qua, una cucina grigia là, un quadretto, poi nulla. Altro ''open space'', altro vasetto, etc. Perché uno vuole, sì, la stalla e/o il fienile in pietra a vista, ma tutto fa per far scordare che si tratti di un luogo dove stavano le vacche e poco più in là i maiali (che poi si possa parlare del fatto che a soggiornarci per la villeggiatura siano ancora vacche e maiali, è un’altraun'altra questione che non riguarda questa voce).
 
===Villa al mare===
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La villa si eredita o si compra.
 
===Caso dell’ereditàdell'eredità===
Si assiste a congiure del parentado che s’ammalanos'ammalano e/o muoiono nella lotta senza esclusione di colpi onde farsi intestare la proprietà, in attesa che muoia chi la possedeva prima. Nei casi particolarmente sfortunati (ovvio: i più frequenti) detta villa viene tragicamente smembrata fra i figli o altri congiunti. In tal caso risulta che un erede possiede una stanza, l’altrol'altro un’altraun'altra stanza e così via. Uno l’usufruttol'usufrutto della cantina ma non del garage, l’altrol'altro la servitù di passo nel corridoio al primo piano, la proprietà del bagno a pianterreno, il comodato gratuito della finestra e così via. Quando non divisa fra miriadi di eredi, la villa passa a un solo proprietario (o proprietaria) che si troverà, al momento di morire, al punto di partenza, con eventuale parentado in attesa di riceverla in eredità.
 
===Caso dell’acquisto===
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