Utopia: differenze tra le versioni
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Famoso il momento in cui il popolo smesse di produrre e di lavorare e un rappresentante dei patrizi, <s>te meno, à trippa</s> [[Menenio Agrippa]], allietò la plebe con un [[Supercazzola|discorso]] molto covincente, di cui ne riportiamo uno spezzo: |
Famoso il momento in cui il popolo smesse di produrre e di lavorare e un rappresentante dei patrizi, <s>te meno, à trippa</s> [[Menenio Agrippa]], allietò la plebe con un [[Supercazzola|discorso]] molto covincente, di cui ne riportiamo uno spezzo: |
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{{quote|...e così, se lemani non danno cibo alla bocca, esso non finisce allo stomaco, come antani per due, con scappellamento a destra (o a sinistra, dipende se vuoi imboccare la Salaria o la Tiburtina. Ergo, il tavoleggiamento delle assi del [[colosseo]] cazziano perfettamente con quelle della [[Lazio]], e se noi siamo romani abbiamo il dovere di palettare saracinesche e di trasmettere politica in televisione. In conclusione, se non lavorate non riusciamo a campare, ma vi promettiamo [[Schiavitù|più libertà]]!|[[Menenio Agrippa]]}} |
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=== Durante il risorgimento === |
=== Durante il risorgimento === |
Versione delle 19:03, 15 dic 2009
Utopia, dal Grecino Ut, per - topìas, topàs quindi "per la topa" o per un'altra interpretazione "toper" o "pertop"
Storia dell'Utopia
Tra gli uomini primitivi
Nasce nell'antichità come modo di cuccare tra gli uomini primitivi: difatti, spesso i maschi più intelligenti del branco intrattenevano i membri più belli ma stupidi facendogli sognare esemplari femmina belli e intelligenti, creando al branco numerose seghe mentali e lasciando le donne libere, poi prese dai membri intelligenti. Inoltre Utopia era anche considerato un buon filetto cotto a puntino e non duro come la pietra.[1]
Nell'antica Roma
Nell'antica Roma l'utopia era un mezzo di strumentalizzazione, usato dagli imperatori per tenere buona la plebe[2].
Famoso il momento in cui il popolo smesse di produrre e di lavorare e un rappresentante dei patrizi, te meno, à trippa Menenio Agrippa, allietò la plebe con un discorso molto covincente, di cui ne riportiamo uno spezzo:
Durante il risorgimento
Il risorgimento è il periodo più pieno di Utopie, ne elenchiamo qui qualcuna:
- L'unità d'Italia. Fu necessario l'intervento degli alieni per completarla.
- L'eguaglianza del popolo.
- Il suffragio universale
- Il voto alle donne.
Il regime fascistaIl reIl papa- Papi[e la marmotta confeziona la cioccolata]
- Tua sorella[citazione necessaria]
L'utopia al giorno d'Oggi
Oggi di utopie ne esistono parecchie (come ad esempio le dimissioni di alcuni parlamentari), ma si possono dividere in due grandi filoni:
- Utopie morali (o politico-collettive): molto frequenti, sono spesso futili seghe mentali inculcate da politici, complottisti, 100% Animalisti, Chiesa, Marx e simili. In genere nei discorsi e nella propaganda iniziano con frasi del tipo "Sappiamo tutti cosa vogliamo!" oppure "Popolo!" e finisce con un "e come lo vogliamo ottenere?"
- Utopie di altro genere (o seghe mentali): utopie generate dall'individuo, spesso nocive a sè stessi e toglienti parte del lavoro a Federica.