Utente:KaiserIta/Sandbox: differenze tra le versioni

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Superata la via della legazione arrivarono in piazza dell'obelisco. Raggiunto il solito quisibeve si sedettero nei tavolini all'esterno e finalmente Cesare cambió discorso:"Io prendo un caffeol"
Superata la via della legazione arrivarono in piazza dell'obelisco. Raggiunto il solito quisibeve si sedettero nei tavolini all'esterno e finalmente Cesare cambió discorso:"Io prendo un caffeol"
"Come fai a bere quella roba roba?"
"Come fai a bere quella roba roba?"
"Parla quello che beve l'acqua rossa dell'Eritra..."
"Parla quello che beve l'acqua rossa dell'Eritrea..."
Tarcisio rispose con una faccia disgustata "É buono il karkadé..." fissando la tazza di liquido nero che la cameriera aveva appena posato sul tavolo. Per distrarsi dall'insopportabile odore di cicoria tostata cominciò a guardarsi intorno, come ogni mattina. A dominare il panorama della piazza, di fronte all'obelisco egizio, si ergeva con arroganza il vecchio e fatiscente palazzaccio. Un'enorme costruzione, molto piú antica del fascismo stesso. La superficie annerita e scrostata, le finestre ridotte a buchi, coperte da grate arrigginite, i tre portoni d'ingresso murati e bloccati da pesanti travi di metallo. In cima al palazzo, nella parte piú alta della facciata, subito sotto al semidistrutto campanile a vela, troneggiava la colossale scritta "ME NE FREGO !".
Tarcisio rispose con una faccia disgustata "É buono il karkadé..." fissando la tazza di liquido nero che la cameriera aveva appena posato sul tavolo. Per distrarsi dall'insopportabile odore di cicoria tostata cominciò a guardarsi intorno, come ogni mattina. A dominare il panorama della piazza, di fronte all'obelisco egizio, si ergeva con arroganza il vecchio e fatiscente palazzaccio. Un'enorme costruzione, molto piú antica del fascismo stesso. La superficie annerita e scrostata, le finestre ridotte a buchi, coperte da grate arrigginite, i tre portoni d'ingresso murati e bloccati da pesanti travi di metallo. In cima al palazzo, nella parte piú alta della facciata, subito sotto al semidistrutto campanile a vela, troneggiava la colossale scritta "ME NE FREGO !".
A rendere ancora piú sgraziata la spettrale struttura era il deleterio contrasto con l'ambasciata tedesca, perfettamente mantenuta, praticamente attaccata al palazzaccio.
A rendere ancora piú sgraziata la spettrale struttura era il deleterio contrasto con l'ambasciata tedesca, perfettamente mantenuta e praticamente attaccata al palazzaccio.
Tarcisio guardava quella peculiare edificazione, cosí differente da quelle circostanti, con molto interesse.
Tarcisio guardava quella peculiare edificazione, cosí differente da quelle circostanti, con molto interesse.

Versione delle 13:34, 4 set 2016

Superata la via della legazione arrivarono in piazza dell'obelisco. Raggiunto il solito quisibeve si sedettero nei tavolini all'esterno e finalmente Cesare cambió discorso:"Io prendo un caffeol" "Come fai a bere quella roba roba?" "Parla quello che beve l'acqua rossa dell'Eritrea..." Tarcisio rispose con una faccia disgustata "É buono il karkadé..." fissando la tazza di liquido nero che la cameriera aveva appena posato sul tavolo. Per distrarsi dall'insopportabile odore di cicoria tostata cominciò a guardarsi intorno, come ogni mattina. A dominare il panorama della piazza, di fronte all'obelisco egizio, si ergeva con arroganza il vecchio e fatiscente palazzaccio. Un'enorme costruzione, molto piú antica del fascismo stesso. La superficie annerita e scrostata, le finestre ridotte a buchi, coperte da grate arrigginite, i tre portoni d'ingresso murati e bloccati da pesanti travi di metallo. In cima al palazzo, nella parte piú alta della facciata, subito sotto al semidistrutto campanile a vela, troneggiava la colossale scritta "ME NE FREGO !". A rendere ancora piú sgraziata la spettrale struttura era il deleterio contrasto con l'ambasciata tedesca, perfettamente mantenuta e praticamente attaccata al palazzaccio. Tarcisio guardava quella peculiare edificazione, cosí differente da quelle circostanti, con molto interesse.