Utente:Connor McSullivan/Sandbox/Sottoscala: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{titolo|Sottoscala vuoto|fontFamily=Forte}}
<br>
<br>
<br>
[[Immagine:Sterpaglia.gif|center|500px|]]
<br>
<br>
<br>
<br>
{{cat|Sandboxes}}
{{cat|Sandboxes}}
{{noncelhofatta}}
[[File:Gump.jpg|right|250px|thumb|<center>«Corri Forrest, Corri!»</center>]]
<br />

{{cit2|La vita è come una scatola di cioccolatini...quadrata|Forrest Gump sul significato della vita}}
{{cit2|È una corsa magnifica; simboleggia gli ostacoli della vita che sembrano insuperabili e invece sono facilmente valicabili grazie alla forza di volontà. In poche parole...è una cagata pazzesca.|[[Pier Paolo Pasolini]] sul significato della corsa di Forrest}}
<br />

Mi chiamo '''Forrest, Forrest Gump'''; ora io non sono un pozzo di scienza, ma non mi piace venire chiamato [[stupido]] perché mamma diceva sempre che stupido è chi lo stupido fa.

{{wikipedia}}
<br />

==Trama==
===Infanzia===
Mi chiamo Forrest, Forrest Gump e sono nato a Greenbow in [[Alabama]]. Quando ero bambino il dottore mi ha detto che ero stupido perchè il mio quoziente intellettivo si era preso solo 50 punti ma mamma mi diceva sempre di non ascoltare quelli che mi dicevano che ero stupido e di non permettere mai a nessuno di dirmi che era migliore di me. Mia madre mi ha sempre voluto bene e ha fatto tutto per me, mi voleva anche far andare ad una scuola dove andavano i bambini normali ed è stata per mezz'ora dentro lo stanzino delle scope insieme al [[preside]], quando è uscita sembrava che avesse corso tantissimo, ma a quella scuola mi hanno ammesso subito. È stato lì che ho incontrato Jenny, la bambina più bella che avessi mai visto; lei era sempre gentile anche se tutti gli altri bambini non volevano mai giocare con me.

Mamma diceva sempre che i miracoli succedono tutti i giorni, certe persone non ci credono, ma invece è così. Un giorno arrivarono dei bambini cattivi e mi tirarono dei sassi, Jenny mi disse di correre e così mi misi a correre, lo so che non mi credete se ve lo dico, ma io corro come il vento che soffia! E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo! È tutto quello che ho da dire su questa faccenda...

Versione delle 16:03, 20 mag 2009


Ebbene sì. Questo utente dichiara ufficialmente:
« Non ce l'ho fatta! »
« È impossibile trovare qualcosa da dire su di me che sia più demenziale della realtà stessa. Parlarne normalmente genera così tante idiozie da mettere in crisi le fondamenta stesse di Nonciclopedia. »
L'utente si scusa e rimane disponibile per chiunque volesse punirlo con il supplizio dello sparticulo.
«Corri Forrest, Corri!»


« La vita è come una scatola di cioccolatini...quadrata »
(Forrest Gump sul significato della vita)
« È una corsa magnifica; simboleggia gli ostacoli della vita che sembrano insuperabili e invece sono facilmente valicabili grazie alla forza di volontà. In poche parole...è una cagata pazzesca. »
(Pier Paolo Pasolini sul significato della corsa di Forrest)


Mi chiamo Forrest, Forrest Gump; ora io non sono un pozzo di scienza, ma non mi piace venire chiamato stupido perché mamma diceva sempre che stupido è chi lo stupido fa.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Connor McSullivan/Sandbox/Sottoscala


Trama

Infanzia

Mi chiamo Forrest, Forrest Gump e sono nato a Greenbow in Alabama. Quando ero bambino il dottore mi ha detto che ero stupido perchè il mio quoziente intellettivo si era preso solo 50 punti ma mamma mi diceva sempre di non ascoltare quelli che mi dicevano che ero stupido e di non permettere mai a nessuno di dirmi che era migliore di me. Mia madre mi ha sempre voluto bene e ha fatto tutto per me, mi voleva anche far andare ad una scuola dove andavano i bambini normali ed è stata per mezz'ora dentro lo stanzino delle scope insieme al preside, quando è uscita sembrava che avesse corso tantissimo, ma a quella scuola mi hanno ammesso subito. È stato lì che ho incontrato Jenny, la bambina più bella che avessi mai visto; lei era sempre gentile anche se tutti gli altri bambini non volevano mai giocare con me.

Mamma diceva sempre che i miracoli succedono tutti i giorni, certe persone non ci credono, ma invece è così. Un giorno arrivarono dei bambini cattivi e mi tirarono dei sassi, Jenny mi disse di correre e così mi misi a correre, lo so che non mi credete se ve lo dico, ma io corro come il vento che soffia! E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo! È tutto quello che ho da dire su questa faccenda...