Roberto Maroni

Versione del 11 ago 2008 alle 15:39 di Legolaio (rosica | curriculum) (Nuova pagina: Roberto Maroni è nato a Varese il 15 marzo 1955, attualmente ricopre la carica di Ministro dell'Interno. Laureato in giurisprudenza, ha lavorato come manager degli affari legali di d...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Roberto Maroni è nato a Varese il 15 marzo 1955, attualmente ricopre la carica di Ministro dell'Interno.

Laureato in giurisprudenza, ha lavorato come manager degli affari legali di diverse società; inoltre esercita la professione di avvocato. (ma non andrebbe segnalato a Brunetta trattandosi di statale con un secondo lavoro?)

Inizia la sua esperienza politica alla fine degli anni sessanta militando fino al 1979 nel movimento d'estrema sinistra Democrazia Proletaria. Poi un giorno finita la pioggia incontra e si scontra con Umberto Bossi così... aderisce alla Lega Lombarda, di cui viene eletto Generale dell'Atlantico del Nord e nello stesso periodo è anche consigliere comunale a Varese.

È al fianco di Umberto Bossi nella svolta secessionista della Padania (15 settembre 1996) e viene indagato dalla Magistratura per reati legati al vilipendio dell'unità nazionale e accusato di aver causato uno stato di "depressione del sentimento nazionale" tra i propri concittadini a causa della diffusione delle opinioni sull'indipendenza della Padania dalla Repubblica delle banane.

Nel settembre 2006 fece scalpore la dichiarazione di Maroni a Vanity Fair nella quale asseriva di scaricare video pedopornografici da internet, la provocazione, a suo avviso, serviva a portare il caso dell'educazione sessuale in età prescolare all'attenzione dell'opinione pubblica.

Il 7 maggio 2008 Berlusconi gli affida l'incarico di Ministro dell'Interno.

Pacchetto sicurezza

Provvedimenti giudiziari

È stato condannato in cassazione a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Il reato contestato è stato commesso a Milano il 18 settembre 1996 durante una perquisizione disposta dal Procuratore della Repubblica di Verona nei confronti di tale Marchini Corinto, e poi estesa ad un locale ritenuto nella disponibilità del predetto presso la sede federale di Milano della Lega Nord per l'indipendenza della Padania. Maroni ha riportato ferite cercando di difendere col proprio corpo, assieme ad altri leghisti, i locali dalla perquisizione.