Repubblica Popolare Cinese di Prato: differenze tra le versioni

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*[[Edizioni del prato]]
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Versione delle 22:30, 19 feb 2008

Prato è (inconsapevolmente) la capitale della Cina. Sorge vicino alla città di Erba.

Storia

Fondata nel 100,007 aC/dC da Qualcuno, fu scoperta solo intorno al XII secolo da Marco Polo, che, distratto dall'immane fatica di creare un buco con la caramella intorno, credette di essere finalmente giunto alla corte del Gran Khan. I pratesi, popolazione gentile, per non deludere l'Illustre veneziano cominciarono ad importare intere comunità di cinesi (che peraltro venivano venduti dal loro paese a prezzi stracciati) (ma, se ci fai attenzione, sono un po' difettosi...)(ma, via, pe icché ttull'ha pagahi, icché pretendi?).

Proprio per la grande capacità nella compravendita di stracci, prestissimo Prato potè vantare di avere svuotato la Cina, che a seguito di ciò infatti potè abolire le misure di contenimento della natalità.

Vista dall'alto della città.

Sfortunatamente, vista l'inettitudine dei rappresenanti del governo locale, o della loro ignoranza cronica, nelle registrazioni dell'ultimo censimento 3 o 4 zeri sono stati omessi

  • Impiegato 1: oh sent'un po', ma icchè volea dì lo zero?
  • Impiegato 2: Nulla! Lo zero 'unnè nulla 'uncelo scriverai micha eh?

e l'originaria cifra di 11'322'000 cinesi a Prato censiti sono divenuti 11'322. Comunque la giunta comunale si è potuta vantare della riconosciuta capacità di integrazione che la città ha saputo dimostrare nei confronti della comunità cinese:

  • Intervistatore: Salve ci dicono che Prato è la città dove gli immigrati sono meglio integrati. Lei che è un pratese DOC che ne pensa?
  • Pratese: Nihao, io molto felice essele Platese! Plato glande e bella città, io sento me come casa, come essele in Cina
  • I: Ma le differenze culturali non creano problemi, attriti...?
  • P: Tu poi vedele, da solo! Qui tutti uguale a Cina, vedele tu diffelenze cultulali? Dove?
  • I: Senta, solitamente gli immigrati vengono usati come manodopera a basso costo anche in condizioni disumane e naturalmente a nero... lei ha notizia di fatti simili?
  • P: Io non capile a quali immiglati tu pensale! Pelò se tu intelessato a sapele come aplile capannone tessile con lavolatoli a basso costo e tutto nelo, io posso insegnale tu!
  • I: No no guardi io sono qui solo per intervistare... ci dica quali prospettive vede per la sua città?
  • P: Io cledele essele impoltante pe futulo che comunità platese essele lapplesentata da uomini più a lei vicini. Io cledele che essele necessalio eleggele sindaco di Plato un cinese. Solo cinese può capile vele necessità dei platesi.
  • I: Come avete sentito, cari ascoltatori, l'integrazione è così radicata che addirittura un pratese si auspica che il sindaco sia un cittadino immigrato. Dovremmo tutti prendere esempio da ciò. Dal vostro inviato è tutto. Arrivederci!
  • Cameraman (fuori campo): Ok. Stop. Ottimo lavoro, sei andato benissimo, neppure una sbavatura!
  • I: Menomale, se no ci toccava rifare tutto da capo... ed è già ora di pranzo... Ti sei fatto dare il nome di un buon ristorante, tanto mettiamo tutto in nota spese!
  • C: Mah.. senti qui ci sono solo ristoranti cinesi, io mi mangio un panino
  • I: Assurdo, ho fatto l'inviato dall'estero, e ho trovato ristoranti italiani a New York, a Sidney, a Baghdad, a Città del Capo, sull'Isola di Pasqua, al Polo Nord... e qui manco uno? Ma gli italiani dove ca**o sono?

Negli ultimi anni Prato, consapevole di non essere più competitva nel campo tessile come in passato, in particolare condizionata fortemente dalle manifatture cinesi, ha tentato il rilancio nel settore terziario.

Proprio in quest'ottica sono stati migliorati i mezzi di trasporto cittadini con la creazione delle LAM (Lente A Muovere) Rossa Verde Gialla, per dirla in una parola arcobaleno (tributo indubbio all'orientamento confederato (Unione) della giunta). Quando ci si è resi conto che però ciò non faceva entrare abbastanza soldi nelle casse comunali si è prontamente provveduto a pedonalizzare tutto il pedonalizzabile, purtroppo neppure ciò ha incrementato gli introiti.

L'extrema ratio è stata volgere ogni sforzo nel rendere Prato una città di rilevanza turistica. Visto che la presenza del Castello dell'Imperatore, del pulpito di Donatello, della forma squadrata con taglio, del sacro cingolo, non appaiono essere di catalizzatori di turisti, la giunta si è quindi impegnata nel ricercare (con successo) reperti di qualche rilevanza storica nella zona di Gonfienti, per poi ricoprirli con un interporto. Notizia recentissima testimonia che poderosi resti medioevali siano stati rinvenuti nel parco di villa Buonamici (importante residenza nobiliare che occupa diverse decine di ettari di terreno nei pressi del centro storico).

Da indiscrezioni trapelate dai massimi organi comunali pare che il bastione delle forche (importantissima posizione militare a controllo degli approvvigionamenti idrici dell'intera regione, e perciò progettata dal Michelangelo in persona) verrà completamente restaurato addirittura corredato di cannoni bronzei seicenteschi fatti venire appositamente da un recupero da una nave spagnola dell'epoca affondata presso Haiti. Ulteriori indiscrezioni fanno sapere che, se ciò non bastasse a rimpinguare le casse cittadine, pratesi estratti a caso verranno appesi per il collo proprio sul suddetto bastione.

Nel tentativo ulteriore di distinguersi nel panorama toscano Prato ha tentato già in passato sia la via dell'arte che quella della scienza. Vanno ricordati il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci e il Centro di Scienze Naturali. Il pratese medio stenta solitamente a riconscere l'importanza di queste istituzioni, ma sono indubbiamente il fiore all'occhiello della città.

Il museo d'Arte contemporanea ospita ogni anno decine di artisti sconosciuti dalle opere mirabili di cui vale la pena accennare ad una supposta macchina per digerire (in grado quindi di sfornare merda) e le statue degli uomini orinanti di un noto scultore (pare si chiamasse De Piscis).

Il Centro di scienze naturali di Galceti invece raccoglie creature di ogni specie e foggia. Pare per lo più si tratti di animali esotici rinvenuti casualmente in Prato, in quanto perché ivi abbandonati da concittadini deficienti che se le erano comprati come souvenir di un viaggio oltremare. Anche in questo indiscrezioni autorevoli, fanno sapere che vi sia custodito un esemplare di Chirotterus Dementes Carissimus: i primi studi (costati decine di migliaia di euro) fanno supporre si tratti di una specie aliena (con probabilità marziana), assomigliante per foggia ad un pipistrello, ma si importanza incommensurabile. Ancora è incerto chi sia il pratese che avrebbe fatto il viaggio su Marte riportando tale essere. Le malelingue suppongono che si tratti del solito potente di turno che gode di ampi appoggi politici e può contare sull'insabbiamento di qualunque indagine...

GEOgraFIA

In quanto a Geo, Prato confina a Nord con il Sud, a Sud con 'Est, a Est con l'Ovest e a Ovest con l'Ovest.

In quanto a Fia, ce n'è, vai, un te la piglià...

In quanto a gra: non pervenuto.

Dialetto

Ben pochi sanno che a differenza del fiorentino il pratese non aspira la c (o la t, dipende dalla parola). La elide del tutto. E non solo le due lettere in questione, ma anche il finale delle parole. Gli studiosi pensano che in realtà il pratese abbia dato origine al brasiliano.

Alcuni Esempi

  • Son di Prao e voglio esse (abbreviazione del verbo essere) rispettao, posa i sasso e mangia i bao
  • Fogao pe i Prao
  • In do tu se stao? Son stao in Affeganistà
  • Poero ane
  • S'addì d'andà? Tu m'addì indo'
  • Cacao meravigliao (cacato meravigliato, non si conosce ancora il senso di questo detto locale)
  • O giùe, dammi un bombolone ai'ccioccolao...
  • Dihaneeee!!! (imprecazione tipica pratese)
  • Tettuvvatuttaddritto(indihazione stradale)

Patologie Gravi

Tanti sono i difetti dei pratesi. Un esempio lampante è che questa pagina sia stata scritta in verde per nessun motivo apparente, se non quello di distinguersi. Dai cinesi.

Voci correlate