Re Artù: differenze tra le versioni

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In Inghilterra erano molti i contrari al fatto che salisse al potere un bambino. Prima di tutto c'era l'importante casta dei [[Narcotrafficante|Narcos]] [[Colombia|Colombiani]] e in secondo piano alcuni conti che facevano dei loro [[feudalesimo|feudi]] delle basi per la droga. All'inizio anche a Camelot qualcuno cercò di contrastare la legittima incoronazione di Artù. Ma Artù riuscì a convincerli ad andare dalla sua parte grazie a Merlino, che era tornato alla ribalta sfruttando la potenza della sua cosca mafiosa degli Alchimisti.
E così Artù perdonò il fratello mandandolo a marcire 60 anni nelle segrete insieme a 100 nobili scelti a caso da una lista. In seguito il fratello fu chiamato Sir Kay poiché si erano dimenticati la chiave e l'avevano lasciato morire di fame. Poi lui e il suo patrigno, importante leader nell'ambito dello smercio di [[padella|padelle]], si misero a fortificare Camelot aiutati dal vescovo di [[Cantebury]] e da Sir [[Lancillotto]], per leggere all'urto dei 10 uomini che sarebbero giunti da tutta la [[Britannia]] contro di loro. Fu un massacro. Da questo massacro Artù ne uscì vincitore. Poi si scoprì che quelli erano solo dei messi inviati per parlamentare e che [[millemila]] uomini stavano giungendo da tutta l'Inghilterra incazzati come [[leghisti]]. Artù allora ricorse a un famoso giochetto:
[[File:Pipino_il_breve.jpg‎|left|thumb|Artù mentre osserva in modo minaccioso una mosca.]]
{{dialogo|Ecco qua, capo dei ribelli, Excalibur è tua, uccidimi|Artù furbo}}
A quel punto il capo dei ribelli capì che se anche avesse avuto Excalibur l'avrebbe avuta tutta sporca di sangue per cui si sottomise ad Artù e per premio venne rinchiuso per 60 anni nelle segrete.
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