Polemica
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Sgarbi approva questo articolo!! Tu invece no? E Allora? Chi te lo ha chiesto? Perché non te ne vai?? Non capisci un cazzo!!! Capra, capra, capra! Pagato, pagato, pagato!!! |
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Il termine polemica deriva dal greco "πλ νλζζλῆκμιός!!", dal latino "Rosicationem" e significa " secondo me no:"; designa quindi una sorta di guerra, per lo più verbale, condotta contro un avversario detto "povero stronzo di turno".
La polemica oggi è anche una disciplina olimpica; ex sport nazionale dell'URSS, fu inventato dalla compagna confederata "Polah Emika".
La competizione interessa tutti sopratutto a livello amatoriale: non importano differenze di età, di razza o di candeggio. Basta potersi esprimere in un qualunque modo, persino un barrito va bene purché sia fastidioso e inutilmente speso in una occasione che non lo richieda.
Mettiamo i puntini sulle i
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La polemica risponde all'esigenza sociale di dover dire a ogni costo la propria opinione.
Il vero polemico frigge interiormente per blaterare come un vecchio in preda alla demenza senile, urla e si infervora come Vanna Marchi e gode intimamente nel saturare i coglioni a chi lo ascolta.
Se contraddetto, scatena tutta la sua furia distruttiva, infervorandosi al punto di farsi venire la schiuma alla bocca e i capelli tesi in testa.
Regole
Poche e semplici come gli ingredienti del pane, queste regole in realtà rappresentano i cardini fondamentali del contraddittorio polemico. A riporova della loro utilità oggi sono magistralmente interpretate in momenti di alta televisione, da maestri quali Sgarbi o Giletti ed in momenti di alta sportività da Mourinho e quel rosicone di Alonso.
In breve:
- Intercettare un argomento qualunque, anche il più insulso.
Esempio: Brindisi di auguri di natale fatto dal nonno.
- Indignarsi e inorridire, spalancando la bocca , corrugando la fronte e scuotendo il capo a destra e sinistra.
- Irrompere frasi polemiche e aggressive allo scopo di destabilizzare gli avversari.
Nel caso della gioisa festività in esempio potremmo usare frasi del tipo: "Ma come ti permetti, vecchio coglione???" ; "Ma lo sai che Gesù non è nato nemmeno il 25 dicembre?? "; " A me da fastidio che si facciano gli auguri a cazzo: che vuol dire auguri è basta? È fuffa, è solo per parlare, perchè non siete abituati a pensare come Loke o come Nietzsche! Ahaha, se ti sentissero si rigirerebbero nella tomba! A proposito ma quando schiatti tu e ti levi dai coglioni e vai a fare compagnia a loro???! Eh?!"
- Una volta infiammati gli animi continuare fino a che non avrete creato attorno di voi un tappeto coi cadaveri degli avversari morti per sfinimento.
- Il primo che si arrende perde, l'ultimo invece vince.
Cosa si vince?
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Oltre alla gloria inconorata d'alloro del vincitore, (a Bari nota quale "Oh Madonna Benedetta Dell'Incoroneta" ), gli standard europei impongono dei premi e dei trofei che devono essere elargiti dagli enti organizzatori nazionali. In Italia, a seconda del livello in cui si gareggia nei tornei riconosciuti dal Coni con panna, i premi sono :
- A1= Una medaglia riciclata dai tornei di calcetto del grest, un berretto rosso , una palandrana a strisce e due buoni sconto per mentine.
- B2= Una coppa del nonno, una gallina con due uova, un televisore 32 pollici con schermo a tubo catodico.
- P2= Un bacio in fronte dal "Gran maestro", 23 kg di esplosivo, un paio di tangenti ed una simpatica schedatura al sismi.
- P3= Un appalto eolico in Sardegna, circa cinque milioni di euro assieme al simpatico appellativo "uomo di paglia " o "testa di legno", un viaggio a Roma di sola andata.
Manuale del giovane polemico
![](http://static.miraheze.org/nonciclopediawiki/f/f1/Poliziotti_pestano_ragazza.gif)
- "È colpa di Berlusconi"; frase jolly che se giocata al momento giusto, può essere decisiva e farvi vincere la partita.
- Un buon allenamento alla polemica può essere rosicare sui forum in rete di tutto ciò che urta la vostra sensibilità oppure a livello avanzato, su tutto quello che scrivono gli altri.
- Se le vostre argomentazioni sono scarse, potrete semplicemente opporre resistenza infastidendo il vostro avversario affermando il contrario di tutto ciò che dice.
- Non fatene passare nemmeno una: non sia mai che si pensi di voi che siate esseri comprensivi o educati. Attaccate al minimo accenno di movimento e cercate di prendere di mira i più paciosi. Sono quelli che scapperanno per primi.
- Pagatevi una buona assicurazione: vale per tutti gli sport e anche in questo caso, la polemica agonistica può comportare dei rischi.